#1 Come e quando nasce il flamenco - Flamenco chiavi in mano
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Sulla sua origine storica non ci sono testimonianze scritte che ci raccontino della storia del flamenco se non nei titoli di alcune riviste e giornali, a fine ottocento, che parlano...
show moreIl fatto che non ci siano notizie apre la porta veramente a qualunque tipo di interpretazione.
Da dove viene il flamenco è chiaro, ascoltandolo. E' molto chiaro che ha una radice fortissima nella musica araba. D'altra parte, 700 anni di presenza moresca nel sud della Spagna non possono essere passati inosservati e non possono avere lasciato come unici retaggi questioni di tipo architettonico.
Un'altra radice nel flamenco dal punto di vista musicale è quella della musica ebraico sefardita, quindi degli ebrei della diaspora. Anche questo tipo di musica sicuramente si è espansa e ha raccolto informazioni da altri generi musicali durante il cammino che ha portato gli ebrei a diffondersi in varie parti del mondo, e poi, appunto, ad un certo punto, a concentrarsi in Spagna e ad un certo punto anche ad esserne cacciati... perché si parla davvero di tempi molto antichi, eppure questa radice ebraica e questa radice ancora araba si sentono fortissime nel flamenco di oggi.
Un'altra radice è sicuramente una radice autoctona spagnola, che si può riconoscere nella musica folkloristica regionale di varie zone. Questo ha portato tutta una serie di generi ad entrare nel flamenco con delle modifiche ad opera di alcuni musicisti. Si dice che questi generi sono stati "afflamencati", quindi portati nel flamenco. E' un fenomeno che ha arricchito enormemente il flamenco ma è un fenomeno piuttosto recente, è un fenomeno che è cominciato all'incirca un secolo fa, anzi, anche meno di un secolo fa. Quindi si parla di un'arte che, così come la vediamo oggi, è piuttosto giovane.
Ultima radice che è sicuramente molto importante è legata alla cultura gitana. I gitani, essendo una popolazione tradizionalmente nomade, arrivando dal nord dell'India ha percorso tutto un cammino verso il Medio Oriente e poi, una volta arrivata nella penisola anatolica, i gitani sono andati in parte verso il nord dell'Europa, dei Balcani, e un'altra parte invece verso la penisola Iberica passando attraverso tutto il mondo arabo mediterraneo. Bene, durante tutto questo cammino, i gitani hanno raccolto tutta una serie di eredità musicali e coreutiche da tutti i territori in cui sono passati.
Quindi il flamenco è un coacervo di queste varie culture.
D'altra parte, l'Andalusia stessa è un po' oriente un po' occidente, un po' Africa, un po' mare, un po' terra, un po' Mediterraneo, un po' Atlantico, un po' colonie, quindi è veramente una cultura molto mista e che porta con se veramente tantissimi elementi.
Prima di una certa epoca, appunto, dicevo, prima di circa gli anni sessanta del 1800, non ci sono testimonianze scritte in cui si nomini la parola "flamenco", però basta ascoltare una toná, uno dei palos più antichi del flamenco, per rendersi conto che sia assolutamente una fotocopia, diciamo, della cantillazione coranica o del richiamo alla preghiera arabo.
Il flamenco, quindi, nasce come coacervo, perciò, per questa ragione, non è totalmente organico nel suo amico io stesso per dire una battuta di nel flamenco è vero tutto il contrario di tutto e anche altre cose per cui cercare di quadrare il cerchio e di dare delle regole universali che valgano sempre in tutti i casi non è possibile perché il flamenco è davvero molto complesso e vasto e sfaccettato e alcune cose funzionano in una logica e altra in un'altra la nostra razionalità e le capacità analitiche tipiche della cultura occidentale possono andare ad analizzare il flamenco e trarne delle conseguenze.
A questo punto ho una domanda: ma questi elementi mescolati tra di loro fanno del flamenco ciò che il flamenco è oggi? No. In realtà no, perché il flamenco, essendo una forma d'arte viva, si arricchisce continuamente di nuove sonorità, di nuove possibilità, di nuovi strumenti musicali, di nuovi ritmi.
Ciò che si può concludere comunque è che il flamenco sia nato veramente nella notte dei tempi, cioè le sue radici, senza soluzione di continuità, rimontano davvero tanto tempo indietro e non si può sapere esattamente a quando.
Per fortuna, oggi i tempi sono molto cambiati ed esiste addirittura una scienza, la flamencologia, che dedica a questo meraviglioso e complesso genere musicale un curriculum studi grosso, come quello di un conservatorio vero e proprio.
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze del mondo arabo dal lontano 1985. Sono una super appassionata di qualunque cosa sia logico e comprenda espressione, corpo, musica, forme artistiche, e soprattutto offra alla persona che lo pratica e alla persona che lo riceve (quindi anche al pubblico) l'occasione di stare meglio nella propria vita. Il flamenco ha tutte queste caratteristiche ed è meraviglioso investigare a questo riguardo.
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Author | Sabina Todaro |
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