Il professor Pierpaolo Gazzin è un ingegnere elettrico laureato all'Università di Padova e che insegna materie di indirizzo all'
ISP G.B. Garbin di Schio, Vicenza. Ha raccontato nel podcast Insegnanti al microfono la sua esperienza di insegnante neolaureato in una scuola superiore, per poi decidere di mettersi a lavorare come ingegnere libero professionista migliorando così sul campo la sua formazione universitaria. Dopo alcuni anni ha sentito che il rapporto con glil alunni in classe era la cosa che gli mancava di più, per cui ha deciso di rimettersi in gioco nella scuola. Insegna elettrica, tecnica di manutenzione e tecnica grafica nel professionale, dove l'avventura con gli studenti e i colleghi è molto ricca e appagante. Tornato a scuola con una maturità ed esperienza diversa, continua la sua curiosità per cercare di entrare in sintonia con gli alunni, coinvoglerli in classe e offrire loro ogni occasione utile per farli crescere. Non si risparmia nello stare con loro e cercare di scoprire quei talenti che spesso rischiano di restare anonimi o perdersi nella massa. Il professionale è una scuola notoriamente con un target di alunni "difficili", perchè spesso poco motivati, poco educati allo studio, con un contesto sociale, economico e culturale fragile, per cui oltre alla materia e al sapere occorre essere attenti all'aspetto umano del ragazzo e della ragazza. E' convinto che sia la passione per l'educazione a fare un buon insegnante, non tanto l'importanza della materia inseganta all'interno del curriculum scolastico. E' l'atteggiamento, l'approccio, l'interesse per la scuola e i ragazzi che fanno la differenza, E questo loro lo percepiscono e lo riconoscono. Per questo ogni anno fa il talent scout alla ricerca degli studenti potenzialmente più capaci per offrire loro la possibilità di mettersi in gioco oltre la scuola, partecipando come scuola, a diversi concorsi e gare nazionali. L'ultima ha cui ha partecipato con un alunno, è stata la gara nazionale degli istituti professionali di indirizzo di manutenzione e apparati, ottenendo il
primo posto. Il Garbin, grazie a lui, al dirigente scolastico e al team di colleghi ha vinto la gara nazionale. Ha partecipato a tante altre competizioni, ogni volta con alunni diversi, che gli hanno permesso di valorizzare quei talenti nascosti dentro le nostre classi.
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