3' grezzi Ep. 201 Gioco = Lavoro
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Description
Il lavoro cerca sempre di più di assomigliare ad un gioco: con la gamification si cerca di rendere il lavoro meno faticoso. C'è invece qualcuno che cerca di rendere il...
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Vi consiglio caldamente di provare a fare questo gioco che ripropone la frustrazione di non riuscirire a concludere niente - It Is As If You Are Doing Work (è come se stessi lavorando)
https://pippinbarr.github.io/itisasifyouweredoingwork/
Qui l'intervista a Pippin Barr sulla fantantastica newsletter We Make Money Not Art di Regine Debatty (di questa newsletter vi ho parlato qualche giorno fa, andate a riascoltarvi la puntata numero 188)
https://we-make-money-not-art.com/interview-with-pippin-barr-maker-of-witty-and-infuriating-video-games/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+wmmna+%28we+make+money+not+art%29
Il mio secondo gioco preferito in assoluto, Paper Please (Glory to Arstotzka!)
https://papersplea.se/
Qui potete giocare a Paper Please gratis online
https://paperspleasegame.com/
TRASCRIZIONE TESTO (English translation below)
Immaginatevi un videogioco che vi ripropone le schermate maledettissime di Windows quando vi si aprono un sacco di pop-up, vi arrivano email, notifiche eccetera. È quello che ha fatto Pippin Barr, che più che un videogamer è un filosofo, secondo me. E lui è partito dalla considerazione di come la tecnologia che noi usiamo per lavorare, sempre di più cerchi di assomigliare ai videogiochi per renderci il lavoro più piacevole, e lui fa esattamente il contrario, prende i giochi e li rende sempre più simili al lavoro, lavoro anche, così come spesso capita nella vita, che noi facciamo senza neanche renderci conto perché lo stiamo facendo, oppure quando il computer ci chiede di fare delle cose che noi non sappiamo perché ci chiede di farle, però dobbiamo farle se vogliamo procedere con il nostro lavoro, altrimenti non ci fa andare avanti, penso a tutti gli aggiornamenti e le cose di questo tipo. Ecco, questo suo gioco "As if you were doing work", è come se stessi lavorando, è esattamente così. Vi si apre una schermata, tipica del computer anni 2000 della Windows, e il computer poi vi chiede di fare delle cose, però venite continuamente interrotti non potrete mai fare quello che vi chiede, per cui trascorrere tutto il tempo del gioco a litigare con l'interfaccia dei computer. Pippin Barr fa questi giochi molto divertenti, molto ironici. Un altro che ha fatto è quello, tutta una serie dedicata ai miti dell'antica Grecia, c'è il gioco che si chiama Sisifo e consiste in questo signore, Sisifo, che spinge un masso gigantesco sopra la montagna e quando arriva in cima alla montagna, bum! Rotola giù e quindi può cominciare di nuovo all'infinito. Un altro gioco molto interessante è quello che si rifà all'happening fatto da Marina Abramovic al MOMA, famosissimo: l'artista Marina Abramovic rimase non mi ricordo quanti giorni al MOMA, otto ore nove ore tutti i giorni, seduta a un tavolino la gente faceva la fila e poi poteva guardarla intensamente negli occhi. Ecco, il gioco di Pippin Barr lo ripropone e si fa la fila per entrare al MOMA e non ci si può distrarre perché ogni tanto il gioco ci dice di fare delle cose, un passetto avanti, e se non lo facciamo perdiamo il posto in fila e dobbiamo ricominciare da capo. C'è una bellissima intervista a Pippin Barr nell'immancabile newsletter We Make Money Not Art di Regine Debatty, metterò il link nelle note al programma, dove tra l'altro Pippin Barr parla di uno dei miei videogiochi preferiti in assoluto, diciamo il secondo dopo The Stanley Parable, e parla cioè di Paper Please che è un gioco dove si finge di essere un ufficiale di frontiera in un paese dell'Est e di mettere dei timbri alle persone che chiedono di entrare o di uscire o di passare la frontiera. Anche di questo metterò il link nelle note del programma.
ENGLISH TRANSLATION
Imagine a video game that shows you the bloody Windows screens when a lot of pop-ups open, emails, notifications, etc. arrive. That's what Pippin Barr, whom I consider a philosopher rather than a game creator, did. He started by considering how the technology we use to work, increasingly tries to resemble video games to make our work more enjoyable, and he does exactly the opposite, takes the games and makes them look more like work, the same tasks that, as often happens in life, we perform without even realizing why we are doing them, like when the computer asks us to do things that we do not know why it is asking us, but we must perform them if we want to proceed with the our job, otherwise it won’t allow us to proceed, I think about all the system updates and things like that. Well, in his game "It is as if you were doing work", it is exactly like that. A screen opens, in the style of the Windows 2000 computer, and the computer then asks you to do things, but you get continually interrupted and you will never be able to complete the required tasks, so you spend all the time in the game arguing with the computer interface. Pippin Barr makes these games very funny, very ironic. Another one he created is the one, there is an entire series dedicated to the myths of ancient Greece, there is this game which is called Sisyphus, and consists of this gentleman, Sisyphus, pushing a gigantic boulder over the mountain and when he gets to the top of the mountain, boom! it rolls down and then he can start infinitely again. Another very interesting game is the one that refers to the happening done by Marina Abramovic at MOMA, very famous: the artist Marina Abramovic stayed I don't remember how many days at MOMA, 8, 9 hours every day, sitting at a table while people stood in line to be allowed to look deeply into her eyes. Well, Pippin Barr's game proposes this again but it’s about queueing to enter MOMA and we cannot get distracted because every now and then the game asks us to do things, like take a step forward, and if we do not obey we lose our place in line and we have to start again. There is a beautiful interview with Pippin Barr in the unmissable “We Make Money Not Art” newsletter by Regine Debatty, I will put the link in the program’s notes, and among other things, Pippin Barr talks about one of my favorite video games ever, let's say my second favourite after The Stanley Parable, he speaks about Paper Please, which is a game where you pretend to be a border officer in an Eastern European country and you put stamps on people’s papers when they ask to enter or exit or to cross the border. Of this too I will put the link in the notes of the program.
Here you can listen to the podcast in Italian while reading the translation in English MAGIC!
https://youtu.be/mc-yCMHKPgU
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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