3' grezzi Ep. 227 Radiodramma giapponese
Aug 18, 2021 ·
3m
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Description
Immaginate di ascoltare un radiodramma in giapponese e di capire tutto quello che succede, anche se non parlate la lingua. È quello che è deve essere successo agli ascoltatori di...
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Immaginate di ascoltare un radiodramma in giapponese e di capire tutto quello che succede, anche se non parlate la lingua. È quello che è deve essere successo agli ascoltatori di un'emittente tedesca negli anni '60 quando è stato messo in onda il radiodramma Marathon di Naoya Uchimura preceduto da una breve introduzione in tedesco. Io ho ripetuto l'esperimento e il risultato è stato incredibile, godibilissimo. Sì perché il radiodramma Marathon di Naoya Uchimura è costruito così bene che si capisce anche solo conoscendo l'argomento di cui parla a grandi linee.
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Purtroppo non trovo pagine italiane che parlino del radiodramma, ecco la pagina in tedesco con fotografie scattate durante la registrazione
https://hoerspiele.dra.de/vollinfo.php?dukey=4914110&SID
TESTO TRASCRITTO (English translation below)
Nelle mie ricerche e nelle mie letture, nei miei ascolti a proposito dei radiodrammi sono incappata in una perla, ora non so se sono incappata in questa perla perché sono appena finite le Olimpiadi, quindi la parola 'maratona' ha attirato il mio sguardo, perché si sa, la maratona è la regina delle discipline olimpiche, sta di fatto che sono incappata letteralmente in questa in questa perla: un radiodramma giapponese che risale agli anni Cinquanta, mi pare '56 o '57, e racconta il monologo interiore, anzi il dialogo interiore di questo maratoneta che sta completando la gara, è un dialogo tra sé e il suo allenatore. Cos'ha di particolare? È abbastanza lungo dura circa una quarantina di minuti, ma la cosa particolare è che se si ascolta in Giappone c'è ad ascoltarlo una persona che capisce il giapponese si tratta semplicemente di un bel radiodramma fatto bene, molto curato nei suoni e nelle ambientazioni. Però quello che mi ha colpito, e come ho anche trovato questo radiodramma, è che nel 1962 una radio pubblica tedesca, la Bayerischen Rundfunk, lo ha trasmesso in versione integrale in giapponese per il suo pubblico che non parlava il giapponese ma parlava il tedesco. Io ho la fortuna di capire il tedesco quindi sono riuscita a capire i dieci minuti di introduzione dove spiegano in tedesco di cosa si tratta, le varie fasi di questo radiodramma, e poi durante il radiodramma in giapponese ogni cinque dieci minuti lo speaker in tedesco diceva "Ecco adesso c'è la scena coi genitori", "Ecco adesso c'è la scena dove si ricorda il suo fallimento precedente" così. Quindi questi 75 circa minuti di trasmissione con l'introduzione in tedesco e poi tutto il radiodramma in giapponese. Questo radiodramma giapponese si può seguire benissimo se si capiscono le introduzioni in tedesco, è un esempio di un radio dramma che si può seguire con tranquillità e con grande gusto e con grande soddisfazione anche se non si parla la lingua, perché è fatto in un modo pazzesco. Per quasi tutto il radio dramma c'è il ritmo che viene dato mentalmente dall'allenatore 'uno-due uno-due', poi il respiro affannato che se voi avete mai corso sapete il ritmo che si forma nel respiro, le voci e il rumore della gente che fa il tifo, è veramente pazzesco ed è una perla. Purtroppo non posso mettervi il link perché son riuscita a trovarlo con grande difficoltà per poterlo studiare ma non ho l'autorizzazione a diffonderlo. Però se vi capita mai nella vita, non perdetevi Marathon di Naoya Uchimura.
ENGLISH TRANSLATION
In my research and in my readings, in my listening about radio plays, I stumbled upon a pearl, now I don't know if I stumbled upon this pearl because the Olympics have just ended and the word 'marathon' caught my eye, because you know, the marathon is the queen of the Olympic disciplines, the fact is that I literally stumbled upon this rare find: a Japanese radio drama that dates back to the fifties, I think '56 or '57, and tells the inner monologue, actually the inner dialogue of this marathon runner who is completing the race, is a dialogue between himself and his coach. What's special about it? It is quite long and lasts about forty minutes, but the particular thing is that if someone listens to it in Japan, and the listener is someone who understands Japanese, it is simply a good radio play done well, with great attention to sounds and settings. But what struck me, and this is also how I found this radio play, is that in 1962 a German public radio, Bayerischen Rundfunk, broadcast it in full version in Japanese for its audience who did not speak Japanese but spoke German. I am lucky to understand German so I managed to understand the ten minutes of introduction where they explain in German what it is about, the various phases of this radio play, and then during the Japanese radio play every five to ten minutes the speaker in German says something like "Here now is the scene with the parents", "Here now is the scene where he remembers his previous failure" and so on. So, 75 minutes ca. of broadcast with the introduction in German and then the whole radio play in Japanese. This Japanese radio play can be followed very well if you understand the introductions in German, it is an example of a radio drama that can be followed with ease and with great enjoyment and satisfaction even if you do not speak the language, because of the incredible way in which it is constructed. For almost all the radio drama there is the mental rhythm given by the coach 'one-two one-two', then the laboured breathing that if you have ever run you know the rhythm that is formed while breathing, the voices and the noise of people cheering, it's really amazing and it's a pearl. Unfortunately, I cannot put the link because I was able to find it with great difficulty in order to study it but I do not have the authorization to disseminate it. But if you ever happen to stumble upon it, don't miss Naoya Uchimura's Marathon.
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Purtroppo non trovo pagine italiane che parlino del radiodramma, ecco la pagina in tedesco con fotografie scattate durante la registrazione
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TESTO TRASCRITTO (English translation below)
Nelle mie ricerche e nelle mie letture, nei miei ascolti a proposito dei radiodrammi sono incappata in una perla, ora non so se sono incappata in questa perla perché sono appena finite le Olimpiadi, quindi la parola 'maratona' ha attirato il mio sguardo, perché si sa, la maratona è la regina delle discipline olimpiche, sta di fatto che sono incappata letteralmente in questa in questa perla: un radiodramma giapponese che risale agli anni Cinquanta, mi pare '56 o '57, e racconta il monologo interiore, anzi il dialogo interiore di questo maratoneta che sta completando la gara, è un dialogo tra sé e il suo allenatore. Cos'ha di particolare? È abbastanza lungo dura circa una quarantina di minuti, ma la cosa particolare è che se si ascolta in Giappone c'è ad ascoltarlo una persona che capisce il giapponese si tratta semplicemente di un bel radiodramma fatto bene, molto curato nei suoni e nelle ambientazioni. Però quello che mi ha colpito, e come ho anche trovato questo radiodramma, è che nel 1962 una radio pubblica tedesca, la Bayerischen Rundfunk, lo ha trasmesso in versione integrale in giapponese per il suo pubblico che non parlava il giapponese ma parlava il tedesco. Io ho la fortuna di capire il tedesco quindi sono riuscita a capire i dieci minuti di introduzione dove spiegano in tedesco di cosa si tratta, le varie fasi di questo radiodramma, e poi durante il radiodramma in giapponese ogni cinque dieci minuti lo speaker in tedesco diceva "Ecco adesso c'è la scena coi genitori", "Ecco adesso c'è la scena dove si ricorda il suo fallimento precedente" così. Quindi questi 75 circa minuti di trasmissione con l'introduzione in tedesco e poi tutto il radiodramma in giapponese. Questo radiodramma giapponese si può seguire benissimo se si capiscono le introduzioni in tedesco, è un esempio di un radio dramma che si può seguire con tranquillità e con grande gusto e con grande soddisfazione anche se non si parla la lingua, perché è fatto in un modo pazzesco. Per quasi tutto il radio dramma c'è il ritmo che viene dato mentalmente dall'allenatore 'uno-due uno-due', poi il respiro affannato che se voi avete mai corso sapete il ritmo che si forma nel respiro, le voci e il rumore della gente che fa il tifo, è veramente pazzesco ed è una perla. Purtroppo non posso mettervi il link perché son riuscita a trovarlo con grande difficoltà per poterlo studiare ma non ho l'autorizzazione a diffonderlo. Però se vi capita mai nella vita, non perdetevi Marathon di Naoya Uchimura.
ENGLISH TRANSLATION
In my research and in my readings, in my listening about radio plays, I stumbled upon a pearl, now I don't know if I stumbled upon this pearl because the Olympics have just ended and the word 'marathon' caught my eye, because you know, the marathon is the queen of the Olympic disciplines, the fact is that I literally stumbled upon this rare find: a Japanese radio drama that dates back to the fifties, I think '56 or '57, and tells the inner monologue, actually the inner dialogue of this marathon runner who is completing the race, is a dialogue between himself and his coach. What's special about it? It is quite long and lasts about forty minutes, but the particular thing is that if someone listens to it in Japan, and the listener is someone who understands Japanese, it is simply a good radio play done well, with great attention to sounds and settings. But what struck me, and this is also how I found this radio play, is that in 1962 a German public radio, Bayerischen Rundfunk, broadcast it in full version in Japanese for its audience who did not speak Japanese but spoke German. I am lucky to understand German so I managed to understand the ten minutes of introduction where they explain in German what it is about, the various phases of this radio play, and then during the Japanese radio play every five to ten minutes the speaker in German says something like "Here now is the scene with the parents", "Here now is the scene where he remembers his previous failure" and so on. So, 75 minutes ca. of broadcast with the introduction in German and then the whole radio play in Japanese. This Japanese radio play can be followed very well if you understand the introductions in German, it is an example of a radio drama that can be followed with ease and with great enjoyment and satisfaction even if you do not speak the language, because of the incredible way in which it is constructed. For almost all the radio drama there is the mental rhythm given by the coach 'one-two one-two', then the laboured breathing that if you have ever run you know the rhythm that is formed while breathing, the voices and the noise of people cheering, it's really amazing and it's a pearl. Unfortunately, I cannot put the link because I was able to find it with great difficulty in order to study it but I do not have the authorization to disseminate it. But if you ever happen to stumble upon it, don't miss Naoya Uchimura's Marathon.
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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