3' grezzi Ep. 243 Metaverso
Sep 3, 2021 ·
3m
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Description
Un mondo virtuale. Al posto di quello reale. Il mondo di The Matrix non era mai stato tanto vicino. LINK Il 'metaverso' raccontato dalla BBC https://www.bbc.com/news/technology-57942909 Il 'metaverso' raccontato da...
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Un mondo virtuale. Al posto di quello reale. Il mondo di The Matrix non era mai stato tanto vicino.
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Il 'metaverso' raccontato dalla BBC
https://www.bbc.com/news/technology-57942909
Il 'metaverso' raccontato da Ellissi, la newsletter di Valerio Bassan
https://ellissi.email/2021/09/03/metaverso-e-mediaverso/
TESTO TRASCRITTO (English translation below)
Mark Zuckerberg, lui il fondatore di Facebook, ci promette di creare un universo tutto per noi, un universo che non è quello che conosciamo nel mondo reale dove possiamo toccare le cose, ma è un universo che un po' abbiamo già cominciato a intravedere con le lunghe dirette su Facebook e vari altri metodi che usiamo per comunicare con gli altri in tempo reale. Il mondo che Zuckerberg ci promette lo chiama metaverso quindi che è un universo un po' meta che c'è e che non c'è, è un posto dove noi tutti, esseri umani (e penso anche gli animali) avremo una rappresentazione virtuale dentro il computer o dentro il cellulare o dove usiamo o comunque, qualsiasi sia il mezzo che usiamo per essere interconnessi con gli altri quando non lo siamo in tempo reale, quindi avremo una rappresentazione virtuale, avremo un avatar, e questo avatar potrà comunicare con tutti gli avatar che sono là, delle altre persone delle altre cose, degli altri oggetti, e potremo anche quasi disegnare un ambiente virtuale attorno a noi, e come noi dei piccoli ologrammi ci muoveremo e faremo delle cose, tipo andare in ufficio senza dover andare in ufficio, interagire con gli altri, il tutto sarà in in realtà virtuale quindi ci muoveremo nelle nostre case, nei nostri uffici reali con questi caschi in testa, e attraverso il visore vedremo quello che è lo schermo del mondo del metaverso. Sì anch'io mi sto trattando la testa e pensando da un lato, vabbè forse ancora un po di tempo prima che tutti abitino questo metaverso, un po' di tempo passerà, e dall'altro però sono anche un po' terrorizzata perché uno dei 'disclaimer' una delle avvertenze di questo metaverso è che Zuckerberg ha già messo le mani avanti dicendo "Non preoccupatevi! Tutto quello che dite durante i vostri colloqui personali non verrà utilizzato da Facebook per vendervi prodotti, non verrà utilizzato per fare un profilo della vostra persona ecc." e a me preoccupa un po' che sarà inevitabile invece che useranno tutto quello che diciamo, si ritorcerà contro di noi. Quindi, niente inizia questa mattina con questi pensieri un po' da sì, da distopia da antiutopia, questo mondo dove non ci si potrà più toccare realmente, dove con la scusa del virus non si uscirà più e non si farà più niente, vivremo nelle nostre piccole celle, a quel punto... sta per uscire il quarto episodio di The Matrix e non era proprio... non sembra più tanto così lontano il mondo di The Matrix. Vabbè prometto che domani sarò meno pessimista.
ENGLISH TRANSLATION
Mark Zuckerberg, the founder of Facebook, promises us to create a universe just for us, a universe that is not what we know in the real world where we can touch things, instead, it is a universe that we have already begun to catch a glimpse of with the long live broadcasts on Facebook and various other methods we use to communicate with others in real time. The world that Zuckerberg promises us is called metaverse, so it is a somewhat meta universe that is there and it isn't, it is a place where all of us, human beings (and I think also animals) will have a virtual representation, inside the computer or inside the mobile phone or whatever means we use to interconnect with others when we are not connecting in real time, so we will have a virtual representation, we will have an avatar, and this avatar will be able to communicate with all avatars that are there, of other people of other things, of other objects, and we can also almost draw a virtual environment around us, and as tiny holograms, we will move and do things, like going to the office without having to go to the office, interacting with others, everything will be in virtual reality so we will move in our homes, in our real offices with these helmets on our heads, and through the viewer we will see the screen of the world of the metaverse. Yes, I too am shaking my head and thinking, oh well maybe it'll take some more time before everyone inhabits this metaverse, some time will pass, but on the other hand, however, I am also a bit terrified because one of the 'disclaimers' one of the caveats of this metaverse is that Zuckerberg has already covered his back saying "Don't worry! Nothing of what you say during your personal interviews will be used by Facebook to sell you products, it will not be used to profile you etc." and it worries me a little that it will be inevitable instead that they will use everything we say, it will backfire on us. So, there you go, I start this morning with these thoughts a bit like in a dystopian, anti-utopian world, this world where we can no longer touch each other in real life, where with the excuse of the virus we will no longer go out and we won't do anything, we will live in our little cells, at that point... the fourth episode of The Matrix is about to be released and it wasn't really... the world of The Matrix doesn't seem so far away anymore. Oh well, I promise that tomorrow I'll be less pessimistic.
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Il 'metaverso' raccontato dalla BBC
https://www.bbc.com/news/technology-57942909
Il 'metaverso' raccontato da Ellissi, la newsletter di Valerio Bassan
https://ellissi.email/2021/09/03/metaverso-e-mediaverso/
TESTO TRASCRITTO (English translation below)
Mark Zuckerberg, lui il fondatore di Facebook, ci promette di creare un universo tutto per noi, un universo che non è quello che conosciamo nel mondo reale dove possiamo toccare le cose, ma è un universo che un po' abbiamo già cominciato a intravedere con le lunghe dirette su Facebook e vari altri metodi che usiamo per comunicare con gli altri in tempo reale. Il mondo che Zuckerberg ci promette lo chiama metaverso quindi che è un universo un po' meta che c'è e che non c'è, è un posto dove noi tutti, esseri umani (e penso anche gli animali) avremo una rappresentazione virtuale dentro il computer o dentro il cellulare o dove usiamo o comunque, qualsiasi sia il mezzo che usiamo per essere interconnessi con gli altri quando non lo siamo in tempo reale, quindi avremo una rappresentazione virtuale, avremo un avatar, e questo avatar potrà comunicare con tutti gli avatar che sono là, delle altre persone delle altre cose, degli altri oggetti, e potremo anche quasi disegnare un ambiente virtuale attorno a noi, e come noi dei piccoli ologrammi ci muoveremo e faremo delle cose, tipo andare in ufficio senza dover andare in ufficio, interagire con gli altri, il tutto sarà in in realtà virtuale quindi ci muoveremo nelle nostre case, nei nostri uffici reali con questi caschi in testa, e attraverso il visore vedremo quello che è lo schermo del mondo del metaverso. Sì anch'io mi sto trattando la testa e pensando da un lato, vabbè forse ancora un po di tempo prima che tutti abitino questo metaverso, un po' di tempo passerà, e dall'altro però sono anche un po' terrorizzata perché uno dei 'disclaimer' una delle avvertenze di questo metaverso è che Zuckerberg ha già messo le mani avanti dicendo "Non preoccupatevi! Tutto quello che dite durante i vostri colloqui personali non verrà utilizzato da Facebook per vendervi prodotti, non verrà utilizzato per fare un profilo della vostra persona ecc." e a me preoccupa un po' che sarà inevitabile invece che useranno tutto quello che diciamo, si ritorcerà contro di noi. Quindi, niente inizia questa mattina con questi pensieri un po' da sì, da distopia da antiutopia, questo mondo dove non ci si potrà più toccare realmente, dove con la scusa del virus non si uscirà più e non si farà più niente, vivremo nelle nostre piccole celle, a quel punto... sta per uscire il quarto episodio di The Matrix e non era proprio... non sembra più tanto così lontano il mondo di The Matrix. Vabbè prometto che domani sarò meno pessimista.
ENGLISH TRANSLATION
Mark Zuckerberg, the founder of Facebook, promises us to create a universe just for us, a universe that is not what we know in the real world where we can touch things, instead, it is a universe that we have already begun to catch a glimpse of with the long live broadcasts on Facebook and various other methods we use to communicate with others in real time. The world that Zuckerberg promises us is called metaverse, so it is a somewhat meta universe that is there and it isn't, it is a place where all of us, human beings (and I think also animals) will have a virtual representation, inside the computer or inside the mobile phone or whatever means we use to interconnect with others when we are not connecting in real time, so we will have a virtual representation, we will have an avatar, and this avatar will be able to communicate with all avatars that are there, of other people of other things, of other objects, and we can also almost draw a virtual environment around us, and as tiny holograms, we will move and do things, like going to the office without having to go to the office, interacting with others, everything will be in virtual reality so we will move in our homes, in our real offices with these helmets on our heads, and through the viewer we will see the screen of the world of the metaverse. Yes, I too am shaking my head and thinking, oh well maybe it'll take some more time before everyone inhabits this metaverse, some time will pass, but on the other hand, however, I am also a bit terrified because one of the 'disclaimers' one of the caveats of this metaverse is that Zuckerberg has already covered his back saying "Don't worry! Nothing of what you say during your personal interviews will be used by Facebook to sell you products, it will not be used to profile you etc." and it worries me a little that it will be inevitable instead that they will use everything we say, it will backfire on us. So, there you go, I start this morning with these thoughts a bit like in a dystopian, anti-utopian world, this world where we can no longer touch each other in real life, where with the excuse of the virus we will no longer go out and we won't do anything, we will live in our little cells, at that point... the fourth episode of The Matrix is about to be released and it wasn't really... the world of The Matrix doesn't seem so far away anymore. Oh well, I promise that tomorrow I'll be less pessimistic.
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Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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