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3' grezzi Ep. 451 Spiagge (non calpestate)

Mar 27, 2023 · 3m
3' grezzi Ep. 451 Spiagge (non calpestate)
Description

Le alghe formano palle di paglia, alcune sono delle sfere praticamente perfette. Camminarci sopra è come muoversi sopra la gommapiuma. Poi ci sono i banchi di gusci di conchiglie (calpestandoli...

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Le alghe formano palle di paglia, alcune sono delle sfere praticamente perfette. Camminarci sopra è come muoversi sopra la gommapiuma. Poi ci sono i banchi di gusci di conchiglie (calpestandoli mi viene in mente 'crisp', il termine inglese che bene descrive la sensazione che in italiano significa 'croccante'). E poi i banchi di fiori selvatici. Un angolo di paradiso è la spiaggia della mia infanzia che i blocchi di cemento del porto canale hanno cercato inutilmente di cancellare.

TRASCRIZIONE [ENG translation below]

Ho fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia, ma non la spiaggia cittadina dove vado sempre, quella dove ci sono i baretti, le famiglie che portano in giro i cagnolini, dove ci sono i surfisti estate e inverno. No, sono andata nella spiaggia che non so nemmeno più come si chiami, una spiaggia dove io andavo da bambina, dove tutta la città andava un secolo fa. Una spiaggia che è scomparsa quando sono diventata adolescente. Perché allora hanno cominciato a costruire il porto canale, una cattedrale nel deserto della quale ricordo gli immensi blocchi di cemento che hanno deturpato questa spiaggia che, io ci ho passato la mia infanzia in quella spiaggia.

Aveva le dune di sabbia sottile, sabbia bianca, quasi rosa. C'erano i casotti dove la gente andava a trascorrere la domenica. Sono tornata in quella spiaggia per una lunga passeggiata ed è stato molto bello perchè era come essere in un luogo completamente diverso, anche se davanti c'era il mare che conosco molto bene e grazie al vento di maestrale il mare era piatto, c'era l'acqua trasparente, faceva quasi venire voglia di entrare a fare un bagno, non fosse che le temperature sono ancora un po' proibitive.

La sabbia c'è ancora, si vede in alcuni tratti, però è quasi completamente coperta da, non so quale sia il termine tecnico, quelle alghe che vengono arrotolate dalla corrente che poi vengono sputate a riva sotto forma di palle di mare, patate di mare.

Sono delle palle di paglia. Alcune di queste sono perfettamente rotonde e siccome su questa spiaggia ci passa pochissima gente, giusto qualche persona che ci porta il cane, oppure qualche pescatore che comunque non va a passeggio, ci piazza la seggiolina e si mette lì a pescare, alcune di queste sono perfettamente rotonde e per alcuni tratti la spiaggia è completamente coperta da queste palle di alghe, e come ci cammini sopra sembra quasi di rimbalzare, viene voglia, viene voglia di dare dei calci come se fossero delle palle e rimbalzano e vanno lontano.

E poi ci sono dei lunghi tratti coperti completamente da conchiglie quando ci cammini sopra fanno quel rumore tipico delle conchiglie crash crash.

E poi ci sono banchi incredibili di fiori, di vegetazione che, appunto perché non ci va mai nessuno, cresce indisturbata. In questo periodo dell'anno c'è un fortissimo odore di fiori, di erbe, erbe del Mediterraneo.

È stata una bella passeggiata, è stata una passeggiata che mi ha fatto ricordare come è la terra quando non viene calpestata.


TRANSLATION

I went for a long walk on the beach, but not the city beach where I always go, the one where there are the little bars, the families walking the little dogs, where there are the surfers summer and winter. No, I went to the beach I don't even know what it's called anymore, a beach where I used to go as a child, where the whole town used to go a century ago. A beach that disappeared when I became a teenager. Because then they started to build the canal port, a cathedral in the desert of which I remember the immense concrete blocks that defaced this beach, I spent my childhood there on that beach.

It had fine sand dunes, white sand, almost pink. There were the little houses where people went to spend Sunday. I went back to that beach for a long walk and it was very nice because it was like being in a completely different place, although in front was the sea that I know very well and thanks to the mistral wind the sea was flat, there was transparent water, it almost made you want to go in for a swim, except that the temperatures are still a bit prohibitive.

The sand is still there, you can see it in some sections, however it is almost completely covered by, I don't know what the technical term is, those seaweeds that are rolled up by the current that are then spit ashore in the form of sea balls, sea potatoes.

They are straw balls. Some of them are perfectly round and because very few people pass by on this beach, just a few people who take their dogs there, or a few fishers who don't go for a walk anyway, they place their little chair there and they stand there and fish, some of them are perfectly round and for some stretches the beach is completely covered by these seaweed balls, and as you walk on them it almost feels like bouncing, it feels like, it feels like kicking them as if they were balls and they bounce and they go far.

And then there are long stretches covered completely by shells when you walk on them they make that typical crashing shell noise.

And then there are incredible banks of flowers, of vegetation that, precisely because no one ever goes there, grows undisturbed. At this time of year there is a very strong smell of flowers, herbs, Mediterranean herbs.

It was a nice walk, it was a walk that made me remember what the earth is like when it is not trodden on.
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Author M. Cristina Marras
Organization M. Cristina Marras
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