3' grezzi Ep. 459 Sì al fallimento! Anche al museo.
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3' grezzi Ep. 459 Sì al fallimento! Anche al museo.
Description
Mentre in Italia a scuola ci insegnano ad aver paura di sbagliare, inculcandoci così una paura degli errori che ci bloccherà per il resto della vita, da altre parti l'errore...
show moreTRASCRIZIONE [ENG translation below]
Mentre in Italia si ha terrore di sbagliare, in altre parti del mondo gli sbagli, e quindi anche i fallimenti, vengono celebrati addirittura con un museo. A New York esiste il 'Museo del fallimento' - Museum of Failure. Se vi interessa andare, se siete a New York e vi interessa fare una visita, il biglietto parte da 22,55$, metto il link del museo delle note del programma, così se volete potete comprare il biglietto, tra l'altro dal sito è possibile anche vedere gli oggetti che sono esposti e anche fare un tour virtuale del museo.
Vi sto parlando del Museo del fallimento, non perché voglia fargli particolarmente pubblicità, ma perché è proprio l'idea del fallimento che è interessante. Già la parola 'fallimento' ha una connotazione molto negativa, non si usa mai la parola fallimento per indicare qualcosa di positivo. E invece il fallimento è un passaggio fondamentale, perché non si può mai riuscire a fare una cosa nuova al primo colpo, ma è importante sperimentare, importante modificare. Quindi è importante lasciarsi alle spalle molti piccoli fallimenti per poter poi arrivare a qualcosa di di buono di utile.
Questa è anche la filosofia che c'è dietro al 'design thinking', il pensiero progettuale dove l'idea non è: io chiedo al pubblico 'cosa volete?', faccio quello che pubblico vuole, glielo do e poi gli chiedo 'dimmi se va bene'. No, l'idea del design thinking è: ci mettiamo insieme e studiamo insieme anzitutto quello di cui il pubblico ha bisogno, perché non sempre il pubblico sa quello di cui ha bisogno.
Ricordo sempre, cito sempre Steve Jobs che disse "La gente non sapeva di avere bisogno dell'iPhone prima che io lo inventassi." E questa è la caratteristica delle grandi innovazioni che nessuno sapeva prima di averne bisogno.
Ma il concetto di fallimento, inteso in senso terribilmente negativo, secondo me è particolarmente negativo quando riguarda, quando si pensa all'ambito scolastico. In Italia, qua, si insegna instillando nelle studentesse e negli studenti il terrore dello sbaglio. E io lo verifico, lo vedo sempre di più quando sento la gente che parla, che non parla le lingue imparate a scuola, quindi soprattutto la lingua inglese: gente che ha fatto dieci anni di studi, se si contano le elementari, le medie e le superiori, eccetera, fino a arrivare all'università, che sa tantissima grammatica e che però è incapace di ascoltare, incapace di capire, non riesce a parlare in inglese perché ha paura di sbagliare. Infatti quando mi chiedono 'come faccio a parlare bene l'inglese?', il mio consiglio è sempre: butta la grammatica perché della grammatica non frega niente a nessuno. Una lingua serve solo per comunicare. Parla!
TRANSLATION
While in Italy people are terrified of making mistakes, in other parts of the world mistakes, and therefore also failures, are celebrated with a museum. In New York there is the 'Museum of Failure '. If you're interested in going, if you're in New York and you're interested in visiting, the ticket starts at $22.55, I'm putting the museum link in the program notes, so if you want you can buy the ticket, by the way from the website you can also see the objects that are on display and also take a virtual tour of the museum.
I am telling you about the Museum of Failure not because I particularly want to advertise it, but because it is really the idea of failure that is interesting. Already the word 'failure' has a very negative connotation, you never use the word failure to mean something positive. But failure is a key step, because you can never succeed in doing something new the first time, but it is important to experiment, to modify. So it is important to leave behind many small failures so that we can then arrive at something good that is useful.
This is also the philosophy behind 'design thinking', where the idea is not: I ask the audience 'what do you want ?', I make what the audience wants, I give it to them and then I ask them 'tell me if it's okay'. No, the idea of design thinking is: we get together and study together first of all what the audience needs, because the audience doesn't always know what they need.
I always remember, I always quote Steve Jobs saying, "People didn't know they needed the iPhone before I invented it." And this is the characteristic of great innovations that no one knew before they were needed.
But the concept of failure, understood in a terribly negative sense, in my opinion is particularly negative when it concerns, when thinking about the school environment. Here in Italy, we teach by instilling in students the terror of being wrong. And I verify it, I see it more and more when I hear people speaking, who do not speak the languages they learned in school, so especially the English language: people who have gone through ten years of study, if you count primary school, middle school and high school, etc., all the way up to college, who know a lot of grammar and yet are unable to listen, unable to understand, unable to speak in English because they are afraid of making mistakes. In fact, when people ask me "how can I speak English well?" my advice is always: throw out the grammar because no one gives a damn about grammar. A language is only for communication. Just speak!
LINK
The Museum of Failure https://blog.museumoffailure.com/category/exhibitions/
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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