3' grezzi Ep. 498 Io e i videogiochi
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3' grezzi Ep. 498 Io e i videogiochi
Description
Il mio rapporto (strano) con i videogiochi: mi piace tantissimo leggere dei videogiochi, scaricarli, però poi quelli a cui mi piace veramente giocare sono pochissimi, e di solito hanno un...
show moreTRASCRIZIONE [Eng translation below]
Il mio rapporto con i videogiochi è un po' particolare, nel senso che mi piacciono tantissimo i videogiochi, mi piace leggere dei videogiochi, mi piace a volte anche comprarli e scaricarli, però non mi piace tantissimo giocarci.
Non sono particolarmente brava, non mi piacciono i videogiochi sparatutto, non mi piacciono quelli troppo complicati, dove ci sono storie che durano troppo. Mi piacciono quelli, diciamo, più essenziali.
Il mio gioco videogioco preferito in assoluto è The Stanley Parable, dove un tipo si trova in ufficio, una mattina, e scopre che non c'è nessuno in ufficio, lui e l'unica persona, quindi comincia a vagare nelle stanze, nelle varie stanze dell'ufficio, cercando di scoprire quello che è successo. La cosa incredibile di The Stanley Parable, finora secondo me ancora nessuno è riuscito a fare una cosa così pazzesca, che mentre tu giochi, senti la voce del narratore che ti parla proprio a te personalmente, e commenta sulle scelte che fai. Il narratore ti guida, ti dice vai a destra, vai a sinistra, ti dà dei consigli, e poi, dipendentemente dal modo in cui tu ti comporti, se segui o meno i suoi consigli, ti strapazz, ti maltratta, ti fa i complimenti, ti prende in giro. Diciamo che molto spesso ti prende in giro, è terribilmente ironico.
Ed è bellissimo questo gioco perché ha un numero, boh, non mi ricordo quanti 30, 40 possibili finali diversi, quindi mentre tu giochi hai l'impressione che sia un gioco infinito, perché infinite pensi che siano le possibilità tue di scegliere questa o quella porta a questo o quel corridoio, saltare, non saltare, scoprire, non scoprire, eccetera. Quindi mi piace moltissimo The Stanley Parable perché è un meta gioco, non è un gioco diciamo, tradizionale.
Un altro gioco che mi piace molto è Papers, Please e anche qua ci ho giocato abbastanza. Però è un gioco molto deprimente perché tu interpreti la parte di una guardia di frontiera in un paese che sembra l'ex Germania democratica, o comunque un paese del blocco dell'East Block, e devi decidere se far passare o meno le persone che ti raccontano le loro storie piangono, a volte ti raccontano bugie, devi controllare che i documenti siano a posto, eccetera. E se fai passare qualcuno che poi invece non aveva il diritto ad accedere, tolgono a te i soldi dallo stipendio, quindi fai tu la fame, quindi è bellissimo anche perché ha una risoluzione, un aspetto molto vintage molto antico.
Sì ci sono quindi i giochi che mi piacciono, che però sono dei giochi molto particolari, a volte molto letterari, ce n'è uno ispirato da un racconto di Italo Calvino, però mi stanno finendo i 3 minuti grezzi. Devo finire qua. Metto tutti i link.
TRANSLATION
My relationship with video games is a bit peculiar in the sense that I like video games a lot, I like to read about video games, I also like to sometimes buy and download video games, however, I don't like to play them that much.
I'm not particularly good at it, I don't like shooter video games, I don't like the ones that are too complicated, where there are stories that last too long. I like the ones that are, shall we say, more basic.
My all-time favorite video game is The Stanley Parable, where a guy is in the office one morning and discovers that there's nobody in the office, he's the only person, so he starts wandering around the rooms, the various rooms in the office, trying to find out what happened. The amazing thing about The Stanley Parable, so far in my opinion still no one has been able to do something soamazing, is that as you play the game, you hear the voice of the narrator speaking right to you, personally, and commenting on the choices you make. The narrator guides you, tells you turn right, turn left, gives you advice, and then, depending on how you behave, whether or not you follow his advice, he scrambles you, bullies you, compliments you, makes fun of you. Let's say that very often he makes fun of you, he is terribly ironic.
And it's beautiful this game because it has a number, IDK, I can't remember how many 30, 40 different possible endings, so as you play you have the impression that it's an infinite game, because infinite you think are your possibilities to choose this or that door, this or that corridor, to jump or not to jump, to discover or not to discover, and so on. So I like The Stanley Parable very much because it's a meta game, it's not a, let's say, traditional game.
Another game I really like is Papers, Please, and I've played it quite a bit here as well. It's a very depressing game, though, because you play the part of a border guard in a country that looks like the former Democratic Germany, or at any rate an East Block country, and you have to decide whether or not to let people through who tell you their stories, cry, sometimes tell you lies, you have to check that their papers are okay, and so on. And if you let someone pass who then instead didn't have the right to access, they take money from your paycheck, so you starve, so it's also beautiful because it has a resolution, a very vintage very old look.
Yes, there are games that I like, which however are very particular games, sometimes very literary, there is one inspired by a short story by Italo Calvino, however I am running out of my 3 daily minutes. I have to finish here. I write you all the links.
LINK
The Stanley parable https://store.steampowered.com/app/221910/The_Stanley_Parable/
Papers, Please https://store.steampowered.com/app/239030/Papers_Please/
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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