3' grezzi Ep. 543 "L'iniquità..." (citando Manzoni)
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3' grezzi Ep. 543 "L'iniquità..." (citando Manzoni)
Description
Quando stiamo in silenzio davanti ad un'ingiustizia, piccola o grande che sia, stiamo diventando complici. Senza 'se' e senza 'ma'. TRASCRIZIONE [Eng translation below] Alessandro Manzoni, lo scrittore, una delle...
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Alessandro Manzoni, lo scrittore, una delle colonne portanti della letteratura italiana, non mi ha mai fatto impazzire. Sarà perché ce l'hanno ficcato in gola a scuola, come quando si ingrassano le oche per fare il patè, però, mi ripeto, non mi ha mai fatto impazzire.
Però c'è una frase di Manzoni che io ho incontr,ato alle superiori perché era la traccia di un tema che ci diedero da svolgere in classe, e sapete quando incontrate una frase e vi rendete conto, fulminata, che quella era veramente una cosa in cui io credevo e Manzoni l'ha espressa in modo così aulico, se non bello.
La frase è "l'iniquità si regge sul silenzio degli oppressi".
Io ho sempre avuto un grande senso della giustizia, facendomi anche molto spesso i fatti degli altri, quando vedevo delle cose che non mi sembravano giuste. Questo per dire che il mio senso di giustizia non era una cosa egoista, faccio i miei comodi, mi stanno facendo un torto e allora mi difendo, no, io quando vedevo qualcosa che secondo me non era giusta intervenivo anche a favore degli altri. L'ho sempre fatto e mi sono sempre infatti presa tantissimi, non rimproveri, però tantissime fregature perché tu interviene a favore degli altri, poi gli altri, no, ma chi te l'ha chiesto? Vabbè, peggio per me.
No, ma torno alla frase di Manzoni. È una frase che è diventata un po' la mia bandiera, non mi piacciono le bandiere, però avete capito quello che che intendo dire. Perché quando subiamo un torto, il fatto che noi non ci lamentiamo e non diciamo niente e accettiamo passivamente la situazione perché, faccio spallucce, tanto non si può fare niente, ci rende colpevoli, ci rende anche noi partecipi di questa ingiustizia che subiamo.
Per questo quando c'è qualcosa che non va, io sono sempre quella che va a rompere, che va a dire sì, ma perché si fa così? Anche quando gli altri mi dicono ma sta zitta mamma, ma lascia perdere, io non lascio mai perdere, perché mi, e capitato spesso, a volte la gente non sa nemmeno che sta commettendo questo errore e siccome tutti si guardano in faccia e dicono, ma vabbè, lasciamo perdere, la cosa va male, ma chi se ne frega, e la cosa poi non viene mai modificata.
Ehm vabbè adesso non mi vengono in mente esempi particolari, non non avrei nemmeno il tempo di farli nei 20 secondi che mi sono rimasti più o meno di questi 3 minuti grezzi, però concludo con un invito: se vedete qualcosa che non va bene, ecco, parlate, dite qualcosa, non girate la faccia dall'altra parte, intervenite, e dite cos'è che non va, e fatevi sentire.
TRANSLATION
Alessandro Manzoni, the writer, one of the pillars of Italian literature, has never over excited me. Maybe it's because they shoved it down our throats in school, like when you fatten up geese to make patè, anyway, as I said, never over excited me.
But there is a sentence by Manzoni that I encountered in high school as it was the outline of a paper that they gave us to do in class, and you know when you encounter a sentence and you realise, struck by lightning, that it was really something that I believed in and Manzoni expressed it in such a courtly, if not beautiful way.
The phrase is "iniquity stands on the silence of the oppressed."
I have always had a great sense of justice, even mixing in other people's business very often when I saw things that did not seem right. This is to say that my sense of justice was not a selfish thing, I'm doing my own thing, I'm being wronged and so I'm defending myself, no, when I saw something that I thought was not right I would also intervene on behalf of others. I've always done that and I've always in fact taken so many, not reprimands, but so many rip-offs because you intervene in favor of others, then the others, hey, but who asked you? Whatever, my fault.
No, but I go back to Manzoni's phrase. It is a phrase that has become a little bit my flag, I don't like flags, however you know what I mean. Because when we are wronged, the fact that we don't complain and say anything and passively accept the situation because, I'm shrugging my shoulders, nothing can be done anyway, this makes us guilty, also makes us participants in this injustice we suffer.
That's why when there's something wrong, I'm always the one who goes to annoy people, who goes to say yes, but why do you do that? Even when other people tell me but shut up, but let it go, I never let it go, because I, and it happened to me a lot, sometimes people don't even know that they are making this mistake and because everybody looks at each other and says, whatever, let it go, the thing goes wrong, but who cares, and the thing then is never changed.
Um well now I can't think of any particular examples, I wouldn't even have time to give them in the 20 seconds I have left more or less of these 3 minutes podcast, anyway I will end with an invitation: if you see something that is not right, there, speak up, say something, don't turn your face away, take action, and say what is wrong, and be heard.
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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