Il dodicesimo episodio di Acrobati Sentimentali apre con la lettura della mail ricevuta da un ascoltatore, Marco.

“Ciao Sabina, Ciao Claudio. Scusatemi se vi scrivo da un indirizzo mail senza il mio nome e cognome. Mi chiamo Marco, sono sposato da dieci anni, abbiamo due figli bellissimi che amiamo. Amo mia moglie non solo perché è la madre dei miei figli, la amo come donna. Io e mia moglie stiamo passando una crisi iniziata tempo fa con la pandemia, tra alti e bassi penso possa capitare a tutte le coppie. Come cercare di reinventare un rapporto ogni giorno? Come recuperare il nostro spazio per renderlo unico e personale ma al tempo stesso adatto alla convivenza?”.

Crediamo che una prima parola chiave da trovare è il termine "comunicazione". Sembra una parola scontata, ma non lo è. Capire le emozioni dell'altra persona, imparare a discutere bene nella coppia. Dare vita a un conflitto costruttivo senza allargarlo ad altro”. 

Come recuperare il proprio spazio? Come rendere unico, personale e adatto alla convivenza nella coppia?
Prima di parlare di convivenza è necessario ricavare momenti per se stessi. Anche di isolamento, per ascoltare i propri tempi. Poi avvere dei momenti scanditi durante la giornata può aiutare molto. Dividere la parte della giornata dedicata al lavoro, a quella per la famiglia e per la coppia. Non è detto che stare tutto il tempo insieme significhi avere intimità. Usiamo bene i nostri momenti e riconosciamo il tempo giusto, per stare da soli e per avere l'intimità.

Quando ci si fa domande non tutto è perduto. Non si è ancora rassegnati. Quindi ben vengano le domande del nostro ascoltatore Marco. Pensiamo che il peggio di tutto è la coppia moscia, quella che non si interroga, quella che va avanti per inerzia, per comodità e per il quieto vivere. Poco amore e tanta cordialità. Le domande del nostro ascoltatore testimoniano la vitalità della coppia e quanto lui tenga al rapporto con sua moglie. Meglio farsi domande che vivere nel torpore.

Quali sono gli spunti nutrienti che possono giungere in aiuto del nostro ascoltatore?
Abbiamo pensato alla canzone di Franco Battiato “Tutto l'universo obbedisce all'amore”, un brano che rappresenta perfettamente l'unicità e la bellezza del sentimento. Dall'altro lato, come una sensazione totalmente opposta, proponiamo i dipinti di Edward Hopper, emblema della solitudine del nostro tempo con le sue figure perse nelle loro abitazioni e nei locali pubblici. Murate vive, sole a tutti gli effetti.

“Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa, è in certi sguardi che si nasconde l'infinito”, estrapoliamo questa strofa da Tutto l'Universo Obbedisce all'Amore di Franco Battiano cantata con Carmen Consoli. La puoi ascoltare cliccando qui https://www.youtube.com/watch?v=Q0pH-AEtdgw

Questo è un episodio di "Acrobati Sentimentali", rubrica condotta con Sabina Baral, trasmesso a Café Bleu nel mese di maggio 2020 su RBE Radio Beckwith.

Café Bleu è il bistrot radiofonico e televisivo di RBE, un programma di e con Claudio Petronella in onda dal lunedì al venerdì dalle 11:15 alle 12:32 in replica alle 23. Stagione 9.
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