Analisi del capitolo "L'uguaglianza di possibilità come principio su cui fondare la nostra società" presente nel libro di Carlo Cottarelli intitolato "All'Inferno e Ritorno. Per la Nostra Rinascita Sociale ed Economica", Milano, Feltrinelli, 2021, pag. 83-97. Link: https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/allinferno-e-ritorno/

La scomparsa dei grandi partiti ha ridotto l’attenzione dei politici nei confronti dei temi dell’eguaglianza sociale. In passato vi erano diverse forze politiche interessate al tema della lotta alla diseguaglianza ovvero il Partito Comunista, il Partito Socialista, ed anche la Democrazia Cristiana. La scomparsa dei grandi partiti ha portato alla nascita di partiti leaderistici privi di proiezione ideologica e della forza necessaria per promuovere la trasformazione sociale dell’economia italiana. Il risultato è una crescita della diseguaglianza misurata attraverso tre diversi metodi ovvero: giustizia giuridica, eguaglianza di opportunità, uguaglianza dei risultati. La conseguenza è una polarizzazione della società italiana tra ricchi e poveri, la scomparsa del ceto medio, ed il peggioramento delle tante forme di nuova povertà e fragilità finanziaria. L’autore inoltre affronta il tema dei limiti della meritocrazia e del ruolo di fattori esogeni al gioco sociale, come per esempio i patrimoni genetici e la fortuna, nella determinazione dei risultati dei “social winners”. Ne deriva che l’eguaglianza delle opportunità è rilevante e tuttavia insufficiente, occorrono anche delle regole e delle istituzioni che accompagnino lo svolgimento del gioco sociale e che siano in grado di redistribuire il payoff evitando la tracotanza del modello basato sul “the winner takes all mentality”.