Il 20 maggio 1996, Giovanni Brusca, noto mafioso e responsabile della strage di Capaci in cui morì il giudice Giovanni Falcone, fu arrestato. Brusca, membro di spicco di Cosa Nostra, era conosciuto come "lo scannacristiani" per la sua brutalità. L'arresto di Brusca rappresentò un momento cruciale nella lotta contro la mafia in Italia, segnando un'importante vittoria per le forze dell'ordine e la giustizia. La cattura di Brusca fu il risultato di un'operazione complessa e rischiosa, che coinvolse numerosi agenti e investigatori. La sua detenzione permise di ottenere informazioni preziose sulle attività mafiose e contribuì a smantellare ulteriormente l'organizzazione criminale. Brusca fu successivamente condannato per numerosi crimini, inclusi omicidi e traffico di droga, e la sua collaborazione con la giustizia portò alla cattura di altri importanti esponenti mafiosi.