Bankitalia, la crescita è lenta, i consumi arrancano
Jul 16, 2024 ·
1m 25s
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ROMA (ITALPRESS) - La crescita è lenta, e i consumi, complice anche la stagnazione salariale, restano fragili. Lo scrive Bankitalia nel suo bollettino economico: "Dopo la moderata espansione del primo...
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ROMA (ITALPRESS) - La crescita è lenta, e i consumi, complice anche la stagnazione salariale, restano fragili. Lo scrive Bankitalia nel suo bollettino economico: "Dopo la moderata espansione del primo trimestre di quest'anno, il Pil ha continuato a crescere in misura contenuta in primavera".
Un miglioramento, osserva via Nazionale, "sostenuto ancora dai servizi, in particolare del turismo, che si avvantaggia del buon andamento della spesa dei viaggiatori stranieri. Per contro l'attività si è ridotta nelle costruzioni e nella manifattura. Dal lato della domanda, all'ulteriore espansione delle esportazioni e alle indicazioni positive sui consumi si associa un quadro meno favorevole per gli investimenti".
In questo contesto le aspettative sono modeste. Il Pil aumenterà dello 0,6 per cento nel 2024, dello 0,9 nel 2025 e dell'1,1 nel 2026. L'eventuale aggravamento dei conflitti in corso rappresenta ancora il principale rischio al ribasso per la crescita globale. L'aumento dell'occupazione e soprattutto il calo dell'inflazione che in Italia è sotto la media Ue e ben al di sotto dell'obiettivo del 2%, hanno fatto risalire il potere d'acquisto. Tuttavia le famiglie si troveranno di fronte in questi mesi vacanzieri a una robusta crescita dei prezzi nel comparto turistico.
mgg/abr/mrv
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Un miglioramento, osserva via Nazionale, "sostenuto ancora dai servizi, in particolare del turismo, che si avvantaggia del buon andamento della spesa dei viaggiatori stranieri. Per contro l'attività si è ridotta nelle costruzioni e nella manifattura. Dal lato della domanda, all'ulteriore espansione delle esportazioni e alle indicazioni positive sui consumi si associa un quadro meno favorevole per gli investimenti".
In questo contesto le aspettative sono modeste. Il Pil aumenterà dello 0,6 per cento nel 2024, dello 0,9 nel 2025 e dell'1,1 nel 2026. L'eventuale aggravamento dei conflitti in corso rappresenta ancora il principale rischio al ribasso per la crescita globale. L'aumento dell'occupazione e soprattutto il calo dell'inflazione che in Italia è sotto la media Ue e ben al di sotto dell'obiettivo del 2%, hanno fatto risalire il potere d'acquisto. Tuttavia le famiglie si troveranno di fronte in questi mesi vacanzieri a una robusta crescita dei prezzi nel comparto turistico.
mgg/abr/mrv
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