Capitolo X - dal 14 al 17 agosto del «Diario di un viaggio a piedi» del 1847 con Edward Lear
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Description
Questo è un viaggio, durato dal luglio al settembre del 1847, attraverso la più meridionale delle province calabresi, svolto e raccontato dal viaggiAutore inglese Edward Lear. Abbiamo trascorso la mattina...
show moreAbbiamo trascorso la mattina a Roccella - Suo magnifico carattere pittoresco - Lasciato Roccella e la riva del mare - Attraversato il fiume Allaro - Ricca vegetazione - Salita a Stignano - Numerose greggi di capre - Due cappelli a punta della provincia di Catanzaro - La famiglia di Don Ciccio Caristò - Serata al balcone - Piccolo civette - Ospitalità abituale - Qualche cosa di poco interessante - Prospettive di costumi nella Calabria del Nord - Festa della Madonna - Tamburi e rumori - Ci siamo stancati di Stignano - Il pranzo - Nuova idea per San Valentino - Cupido fra i maccheroni - Partiamo per Stilo - Il fiume Stilaro - Spiccato carattere e bella architettura di Stilo - La sua magnifica posizione - Le sue strade ben tenute - Casa di Don Ettore Marzano - Ospite gradevole e ricevimento cordiale - Difficoltà di selezione delle vedute fra una moltitudine di bellissimi panorami - Visita a Pazzano - Maniere cortesi dei paesani - Temporali giornalieri - Piacevole sosta a Stilo - Conversazione - Piani per continuare il nostro giro.
14 agosto
Abbiamo gentilmente rifiutato che Don Aristide ci facesse da cicerone attraverso la città, dato che avevamo solo la mattinata per scegliere i siti che volevamo disegnare, e che ci attendeva una dura fatica per raggiungere il più presto possibile Stilo nel pomeriggio.
C'era abbastanza da essere occupati al massimo a Roccella, fino a mezzogiorno, perché la città e la Rocca sono un piccolo mondo di splendore scenico, e, a parte le varie bellezze nell'insieme, i suoi dettagli sono bei palmizi e tutta una vegetazione spontanea inclusa.
15 agosto
Non è facile in questa vita errante fare in modo che si possa vedere una certa parte del paese con la possibilità di organizzare soste convenienti.
Al fine di avere più tempo libero a Stilo, abbiamo pensato di passare la mattina qui, e andare là dopo pranzo; e sebbene tutta Stignano, essendo il giorno della Festa della Madonna, sembra formato d’un comitato di tamburini, dobbiamo sopportare il rumore nella migliore maniera.
Alle tre e mezza del pomeriggio abbiamo incominciato ancora una volta il nostro viaggio a nord.
La strada da Stignano a Stilo attraversava una selvaggia regione fra catene di montagne, che toglievano ogni veduta del mare; le colline , estendendosi da est alla costa, lasciano poco posto per la coltivazione.
16 agosto
Quando un pittore di paesaggi si ferma due o tre giorni in una delle città di queste regioni, che forse non saranno rivisitate da lui, la prima mattinata almeno la spende abitualmente ad esplorarla; quattro o cinque ore sono molto bene spese, se portano alla conoscenza delle forme generali delle scene che le circondano, necessarie all'artista per poter fissare la scelta del soggetto e per lo studio calmo durante il resto della sua sosta.
Tante e così squisite sono le bellezze di Stilo, che la decisione della scelta per disegnare una di esse era difficile, e dopo aver dato un'occhiata a tutto ciò che era di interesse vicino alla città, ho impiegato il resto della mattina camminando fino a Pazzano e a Bivongi, due villaggi nei più lontani confini della Calabria ulteriore I, di fronte alle montagne fra cui profondità arrestano le rovine del famoso convento Normanno di Santo Stefano del Bosco.
La gola fra Stilo e Pazzano è superlativamente magnifica, ma i villaggi non erano così interessanti da tentarmi a disegnarli; la passeggiata mattiniera, ad ogni modo, era piacevole, se non altro che l'opportunità che offriva di osservare la cortesia universale e le maniere gentili dei paesani.
È probabile che nessuno straniero abbia mai visitato questi estremi angoli di una provincia le cui grandi città sono già di per sé fuori dalla via dei visitatori; ma nessuno di coloro che incontrai durante il mio cammino per Bivongi passò senza dirmi una parola o due di saluto; pochi di loro non mi offrono delle pere, i gruppi di donne cariche di ceste di fichi si fermavano per scegliere i migliori per noi.
17 agosto
Abbiamo mantenuto la nostra routine disegnando: e un soggiorno tranquillo quello in casa Marzano.
Una folla era attratta dalla nostra occupazione mentre eravamo intenti a fare degli schizzi vicino alla città; ma tutti erano contenti e ordinati.
Un impiego per la vita forse si può trovare nel grande strano scenario di montagna attorno alla magnifica Stilo.
Ci ha molto divertiti nel tardo pomeriggio una passeggiata al giardino che appartiene alla famiglia di Don Antonio Marzano; e la sera siamo andati in una soirée da uno dei suoi zii, Don Antonio Crea.
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Author | Giuseppe Cocco |
Organization | Giuseppe Cocco |
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