Capziosi strumenti di contrasto al soccorso in mare
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Il soccorso tramutato in polizia di frontiera https://ogzero.org/tag/rotte-migratorie/ «Fare molto rumore sulla presenza di ong per non affrontare il problema»: le parole di Riccardo Gatti (Médecins sans Frontières) inquadrano la...
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«Fare molto rumore sulla presenza di ong per non affrontare il problema»: le parole di Riccardo Gatti (Médecins sans Frontières) inquadrano la pratica del boicottaggio per legge dei salvataggi. Si esaspera una situazione per nascondere l'orrore con cui si è risposto al fenomeno migratorio.
«Le ong non dovrebbero esserci nel Mediterraneo», esordisce Alessandro Rocca (ResQ), ma non nella stessa accezione della volontà di sgombero dei mari da parte dei razzisti che speculano sui morti in mare in vista dei successi nelle loro urne colme di voti impauriti da campagne stampa mistificanti sia il fenomeno che i “taxi del mare”. In un mondo normale non dovrebbero sostituirsi alle flotte in dotazione ai paesi che si affacciano sui mari dove vengono spinti i migranti in situazioni di rischio. Piuttosto potrebbero essere agevolate nella costruzione di corridoi umanitari per chi fugge da guerre, miseria, persecuzioni... e invece, come ribadisce @RichiGatu ai nostri microfoni, non cambia nulla qualunque fazione sia al potere, anzi le modalità messe in atto dai democratici sono meno spettacolari, ma incidono maggiormente sull'operatività delle ong, perché le campagne sono strumentali a un consenso fondato su sensibilità diverse, ma sempre indotte alla ferocia.
Esse est percipi: la disumanizzazione del migrante
E questo avviene grazie al fatto che fin dalla Bossi-Fini si pongono le basi per disumanizzare disperati migranti bisognosi di aiuto resi pericolosi individui perseguibili per il reato di clandestinità; delinquenti da respingere o contenere di qualsiasi età, condizione o sesso. Serve criminalizzare le ong, equiparate ai naufraghi, per mantenerle lontane e con la distanza evitare contatti che invariabilmente restituiscono contorni umani ai numeri di migranti e automaticamente restituiscono umanità a chi li percepisce come esseri umani.
Risultati della manipolazione del capitalismo predatore in materia migratoria
«Vogliono braccia, ma arrivano persone» e allora la soluzione è la creazione dei grandi magazzini di braccia alle frontiere da cui attingere quando serve, senza accogliere le persone. A questo sistema si attaglia perfettamente la creazione del concetto di “paese sicuro” dove costruire strutture di contenzione e strumentalmente modificato, addirittura rendendolo ospite di strutture dove effettuare lo screening, come scriveva Fabiana Triburgo (https://ogzero.org/il-nuovo-patto-europeo-sulla-migrazione-e-lasilo/), intervenuta poi anche in diretta a ribadire il bisogno da un punto di vista giuridico di una revisione sui singoli casi concreti, che consentono attraverso cause di giustificazione come l'obbligatorietà del soccorso in mare, di aggirare le accuse di favoreggiamento di immigrazione clandestina, oltretutto in assenza di dolo e lucro.
«Riuscire a stare in mare il più possibile»
Per questo Riccardo Gatti ritiene che ci debba essere una costante azione di contrattacco che si adatta ai molti ambiti e differenti livelli di contrasto all'aiuto umanitario messi in atto da tutti i governi alternatisi negli ultimi 25 anni; e Alessandro Rocca aggiunge che questo è attribuibile a tutti i governi, non solo quello italianamente razzista, e quindi la soluzione deve essere europea. E qui è opportuno analizzare la proposta d regolamentazione deli soccorso in mare, oggetto della analisi della Commissione europea, come ricorda Fabiana Triburgo, con rimpalli dall'UE ai singoli stati e viceversa.
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Author | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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