CFI Crisi Fiscale d'Impresa - Rottamazione Quater: Scaduto il termine per il pagamento della prima rata…ora cosa succederà?
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Rottamazione Quater: scaduto il termine per il pagamento della prima rata…ora cosa succederà? 1) Buongiorno Avvocato. Lunedì 6 novembre era il termine ultimo per pagare la prima rata della Rottamazione...
show more1) Buongiorno Avvocato. Lunedì 6 novembre era il termine ultimo per pagare la prima rata della Rottamazione quater. Come dovranno organizzarsi coloro che sono riusciti ad effettuare il pagamento?
Buongiorno Stefano, ben ritrovati. Quest’ultimo mese è stato sicuramente un periodo difficile per quei contribuenti che hanno fatto fronte al pagamento della prima rata della Rottamazione quater. Ricordiamo agli ascoltatori che la prima rata prevedeva il versamento del 10% dell’importo rottamato entro il 31 ottobre 2023, con slittamento, a seguito dei 5 giorni di tolleranza, al 6 novembre 2023. Chi è riuscito a provvedere al pagamento, ora dovrà prepararsi al pagamento della seconda rata, che prevede un versamento dell’ulteriore 10% del debito rottamato entro il 30 novembre, con slittamento al 5 dicembre, sempre considerando i 5 giorni di tolleranza. Si apriranno poi le porte della seconda fase, con il versamento di rate di pari importo (il 5% dell’importo rottamato residuo) nei 4 anni successivi, seguendo le scadenze del calendario stabilito dal D.L. 51/2023, ovvero a partire dal 2024: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre, così come previsto dal piano di definizione agevolata inviato da Agenzia delle Entrate Riscossione.
2) Quindi chi ha provveduto al pagamento della prima rata, dovrà prepararsi al pagamento della seconda entro fine mese. Invece chi non è riuscito a pagare?
I contribuenti che non sono riusciti a provvedere al pagamento della prima rata, invece, saranno decaduti dalla Rottamazione quater. Questo significa che il debito tornerà all’importo originario, comprensivo di sanzioni, interessi e oneri di riscossione. Anche il pagamento parziale o tardivo della prima rata comporta la decadenza dai benefici previsti dalla Rottamazione quater. Di conseguenza, riprenderanno a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto di Rottamazione quater. Ricordiamo che la presentazione della domanda di Rottamazione non solo aveva sospeso i termini di prescrizione e decadenza, ma impediva anche all’Agenzia delle Entrate Riscossione di avviare nuove procedure esecutive e cautelari. Le procedure esecutive già avviate, invece, sono state sospese (la loro estinzione dipende dal pagamento della prima rata).
3) Quindi coloro che non sono riusciti a pagare ora cosa possono aspettarsi?
Sicuramente la ripresa delle attività di recupero da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione, ovvero la notifica di atti. Il contribuente potrebbe ricevere la notifica di un’intimazione di pagamento - una sorta di riepilogo del debito, con cui si intima di provvedere al pagamento dell’intero importo nel termine di 5 giorni, avvisando che in caso di mancato pagamento si avvierà il recupero forzoso dell’importo. L’intimazione di pagamento è l’atto iniziale delle procedure esecutive e cautelari. Dopo la notifica dell’intimazione, il contribuente potrebbe subire un pignoramento del conto corrente o un pignoramento presso terzi. O ancora potrebbe ricevere la notifica di un preavviso di fermo amministrativo o di una comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria. Negli ultimi due casi, il contribuente ha 30 giorni di tempo per provvedere al pagamento dell’importo o al rateizzo, in caso contrario sarà iscritto fermo amministrativo su un veicolo di sua proprietà o sarà iscritta ipoteca su un suo immobile.
4) In questi casi, c’è ancora possibilità per il contribuente di gestire il proprio debito?
Assolutamente si. A differenza della Rottamazione ter, la Rottamazione quater prevede la possibilità di accedere al rateizzo previsto dall’art. 19 DPR 602/1973. Solo che il rateizzo avrà ad oggetto l’importo comprensivo di sanzioni, interessi e oneri di riscossione. Ma esistono anche altre soluzione. E’ sicuramente fondamentale agire tempestivamente e far analizzare il proprio debito, in modo da verificare se l’importo preteso presenta dei vizi ed è ancora esigibile. Inoltre, il Nuovo Codice della Crisi prevede diversi strumenti, a seconda del tipo di soggetto (persona fisica, libero professionista, imprenditore), mirati al risanamento del contribuente. Saranno queste quindi le tematiche approfondite nel prossimo Fiscal Webinar? Assolutamente si, vi invitiamo a seguire il prossimo Fiscal Webinar previsto per il 15 novembre 2023. E' un appuntamento per approfondire tutto quello che un Imprenditore deve sapere su: Crisi Fiscale d'Impresa Economia e Attualità Ripresa della Riscossione Rilancio della propria azienda Gestione del Debito Fiscale e con i Fornitori La diretta potrà essere seguita sulle piattaforme streaming di Youtube, Facebook e Linkedin. O in alternativa sempre in diretta su BFC Forbes.
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Author | Radio Dream on Fly |
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