Colle Santa Lucia, a 30 km da Cortina d'Ampezzo, è situato sopra uno sperone di roccia che si incunea nel territorio tra la Val Fiorentina e la Val Cordevole. Dominato da leggendarie montagne quali Civetta, Pelmo e Marmolada, si presta come punto di partenza per le escursioni nel cuore delle Dolomiti, prima tra tutte quella che porta all'incantevole Passo Giau. La tradizione ladina di questa terra, che l’avvicina al mondo tirolese, accoglie il turista che vi soggiorna. Questa identità e questa cultura sono oggi preservate e promosse dall’Istituto Culturale Ladino che ha sede nel seicentesco edificio Casa Chizzali Bonfadini o "Cesa de Jan". Il centro principale, Villagrande, sorge a 1453 metri, in prossimità di un cocuzzolo che si erge in posizione panoramica sulla valle sottostante. In origine, Colle Santa Lucia era parte del principato vescovile di Bressanone e amministrata da un capitano che risiedeva nel Castello di Andraz. Ben altre ventisette piccole frazioni o borgate punteggiano il territorio che, fino al termine della Grande Guerra, era parte dell’Impero austro-ungarico. Divenuto territorio italiano, passò alla Provincia di Belluno nel 1923. Per secoli la fortuna di Colle Santa Lucia è stata legata alle attività silvo-pastorali e alle miniere del Fursil, famose per l’estrazione della siderite manganesifera, usata per produrre le spade. Colle Santa Lucia è centro di sport estivi ed invernali: da qui in poco tempo è possibile raggiungere il Passo Giau, da dove si può accedere al Giro sciistico della Grande Guerra e al Comprensorio delle Cinque Torri e del Passo Falzarego di Cortina. D'estate, la strada che da Colle Santa Lucia porta al Passo Giau è spesso frequentata da ciclisti che ripercorrono una delle storiche tappe del Giro d'Italia, e da appassionati di mountain bike che possono usufruire di numerose strade sterrate tra i boschi, come la Strada della Vena. La Strada della Vena è uno splendido itinerario che permette di ripercorrere le strade che un tempo collegavano i vecchi giacimenti ferrosi del Fursil con il Castello di Andraz, dove era situato il forno vescovile per la lavorazione del ferro e con gli altri forni distribuiti tra Agordino e Zoldano. Una fitta rete di sentieri si snoda tra boschi, pascoli e tabià in legno. Accanto ad escursioni ed itinerari da percorrere a piedi o in bici, Colle Santa Lucia offre molto anche dal punto di vista culturale: il luogo fu teatro di grandi scontri durante la Prima Guerra Mondiale e lo stesso Castello di Andraz, di cui oggi restano alcuni ruderi, venne distrutto da un bombardamento. Basta seguire uno dei percorsi segnalati per raggiungere uno dei tanti Musei a cielo aperto, dove passeggiare tra trincee e camminamenti.
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