L’esperienza di Dante e Arjuna ci tocca da vicino perché ognuno di noi può ritrovarsi nel dramma che entrambi vivono: da una parte vorrebbero ascendere alla luce della consapevolezza e dall’altra temono di non farcela a spiccare il volo e a librarsi nel cielo terso, anche perché ciò comporterebbe tagliare i ponti con i loro condizionamenti e brutte abitudini.
Come fare dunque per uscire dalla selva oscura della nostra vita, quando la coscienza è spenta, quando siamo privi di progettualità, quando non sappiamo come ci siamo trovati nella crisi?

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