“…mi offrono un incarico di responsabilità, mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante, mi hanno detto che la paga interessante, e che il carico è segreto ed importante…”

La linea d’ombra è una celebre canzone di Lorenzo Jovanotti, una delle più impegnate dell’album “L’albero” del 1997. Racconta i dubbi e le paure di un giovane marinaio a cui per la prima la vita concede l’occasione di divenire il capitano di una nave.

É ispirata dall’omonimo romanzo di Joseph Conrad, lo scrittore di origini polacche, naturalizzato inglese, il quale dopo una vita piena di avventure, attraversando gli impetuosi mari di mezzo mondo, coinvolto in commercio d’armi, cospirazioni politiche, un tentativo di suicidio a Parigi, arruolato nella marina britannica… all’età di 36 anni decide di ritirarsi nel suo studio a trasporre tutto quanto nella scrittura dei suoi libri.

Cosa c’è in comune tra il romanzo originale e la canzone di Lorenzo? Di certo l’ambientazione esotica di Singapore, con l’aria salmastra, i ventilatori che girano lenti sul soffitto, l’umidità e il senso di avventura. C’è soprattutto complementarità tra ciò su cui Conrad ha sorvolato e quello che invece Jovanotti ha approfondito.

Ma la vera protagonista di entrambe le interpretazioni sarà sempre questa “età a mezz’aria”, questa linea di demarcazione tra l’infanzia-adolescenza e l’età adulta, forse quello stesso “mezzo del cammin di nostra vita” dantesco, attraverso cui, prima o poi tutti noi dobbiamo passare.

Buon ascolto!

Con Daniele Trucchia & Francesco Zagaglia

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