La storia del villaggio operaio di Crespi d’Adda inizia nel 1877 da un’idea pionieristica di Cristoforo Benigno Crespi, padrone dell’omonimo cotonificio. All’epoca, Crespi ha 43 anni, è quasi anziano. Decide di scommettere tutto sull'idea rivoluzionaria di creare una comunità utopica in cui vivere e lavorare. Oggi il suo sogno si è trasformato in qualcosa di molto diverso: un paese dove si vive, ma anche un'attrazione turistica. Della vecchia utopia sono rimaste le villette, la centrale elettrica, il dopolavoro (che ora è un ristorante). Ma i residenti, e i loro discendenti, ricordano con nostalgia com'era la vita un tempo, quando il senso di comunità era forte e per le strade si sentivano i canti delle lavandaie.