Lambrate è un quartiere ricco di tradizione che, ancora oggi, mostra con orgoglio i segni di un passato agreste, genuino. La passeggiata di Giorgio Terruzzi inizia da quella che è stata la prima stazione di Lambrate, attiva dal 1906 fino al 1931. Oggi appare come una piccola casetta gialla, circondata da bocciofile, balere e tanti murales, come il Duomo all’Ortica, in via Pitteri 17, un omaggio al simbolo più rappresentativo della città. A Lambrate vecchio e nuovo convivono e la presenza della storica cappelletta in via Conte Rosso ne è la dimostrazione. Si tratta di un luogo di culto romano e pagano, diventato altare cristiano nel 313 dopo Cristo, oggi circondato da alti palazzi. Lambrate è un quartiere vivo, dove i treni e i tram che circolano senza sosta diventano una vera e propria colonna sonora. La musica, del resto, è nel suo DNA: negli anni ’70, infatti, il parco Lambro, ancora oggi uno dei più grandi e significativi di Milano, ha rappresentato la casa del Festival del proletariato giovanile, dove hanno mosso i primi passi tanti grandi musicisti. Tra questi, anche Fabio Treves, aka “Puma di Lambrate”, che Giorgio Terruzzi incontra nel suo giro. Non può mancare, infine, uno dei luoghi di culto della zona, il Birrificio Lambrate, che, grazie al lavoro di Giampaolo Sangiorgi e degli altri fondatori, ha contribuito a dare nuova linfa vitale al quartiere.
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