Episodio 11 - 24/2/2021
Feb 24, 2021 ·
5m 30s
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Description
1) FUGA DALLE CITTA' AI TEMPI DEL COVID 2) COVID, LIVORNO AI MINIMI 3) LA BATTAGLIA PER LA CANNABIS TERAPEUTICA 4) ARTIGIANI CORAGGIOSI NONOSTANTE LA CRISI 5) VINCE 640000 €...
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1) FUGA DALLE CITTA' AI TEMPI DEL COVID
2) COVID, LIVORNO AI MINIMI
3) LA BATTAGLIA PER LA CANNABIS TERAPEUTICA
4) ARTIGIANI CORAGGIOSI NONOSTANTE LA CRISI
5) VINCE 640000 € MA TACE PER PERCEPIRE IL R.D.C.
BACKGROUND MUSIC
Title: Leopard Print Elevator
Author: Kevin McLeod (incompetech.com)
License: Creative Commons Attribution
Links: https://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1500077
I LINK AGLI ARTICOLI
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/02/24/news/smart_working_campagna_toscana-288925717/?rss
https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2021/02/23/news/ricoveri-ai-minimi-storici-e-contagi-giu-livorno-resta-l-eccezione-della-toscana-1.39943579
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/02/23/news/processo_cannabis_walter_de_benedetto_vi_spiego_come_la_cannabis_mi_aiuta_a_sopportare_il_dolore_-288926206/?rss
https://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2021/02/23/news/mirella-l-artigiana-che-resiste-non-getto-via-40-anni-di-lavoro-1.39943810
https://www.iltelegrafolivorno.it/cronaca/reddito-di-cittadinanza-truffa-denuncia-cecina-1.6060311
SCRIPT
Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, ovunque voi siate, comunque ci ascoltiate benvenuti ad una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie che hanno attirato la nostra attenzione oggi, mercoledì 24 febbraio 2021, selezionate dalla nostra redazione. Se vi piace quel che facciamo, iscrivetevi e condividete questo podcast sui vostri profili social. Ve ne saremmo davvero grati.
Iniziamo oggi con una storia che abbiamo letto stamattina sulla Repubblica di Firenze, che descrive una delle conseguenze meno conosciute della pandemia, la fuga dalle città. Un mini-esodo di singoli, famiglie, piccoli gruppi che abbandonano le città per approfittare degli incentivi offerti da tanti piccoli comuni. La tendenza non è certo nuova, l’intero Decamerone del Boccaccio ne è prova evidentissima, ma viene confermata dai dati anche in questa occasione. Secondo il rapporto della Coldiretti, appena lo 0,3% dei contagi colpisce le campagne. Se poi si aggiunge lo smart working e la banda ultralarga, le ragioni per rimanere in città sono davvero poche. I piccoli comuni stanno cogliendo l’occasione con una serie di contributi interessanti e ad approfittarne sono parecchie tra famiglie ed imprese. Da Santa Fiora ad Arcidosso fino a Radicondoli le iniziative sono tante, dai bonus pendolari agli sconti sul teleriscaldamento ma ad attirare è anche la migliore qualità della vita, nonché la facilità di inserirsi in un tessuto sociale più a misura d’uomo. Una mini-bolla di privilegiati che scomparirà una volta finiti gli incentivi o il primo segnale di una tendenza già evidente in molti paesi stranieri? Ai posteri l’ardua sentenza. Vi invitiamo a leggere la mini-inchiesta al link in descrizione: davvero molto interessante.
Rimaniamo in ambito pandemia, ma con una storia di tutt’altro tenore che abbiamo letto ieri sera sul Tirreno. Se la situazione contagi rischia di sfuggire di mano in molte province, le cose a Livorno sembrano andare molto meglio, con miglioramenti evidenti giorno dopo giorno. Una tendenza opposta a quella regionale, che ha visto i contagi scendere dai 35 al giorno di gennaio ai 26 dell’ultima settimana. Le ragioni di questa anomalia possono essere diverse, ma ci sono diverse ipotesi. Se dall’inizio dell’anno la maggior parte dei contagi si era verificata sui luoghi di lavoro nella fascia di età tra i 34 e i 60 anni, alcuni pensano che a generare il calo verificato negli ultimi giorni sia stato il miglioramento del comportamento dei lavoratori. Il fatto poi che siano calati i ricoverati nei reparti COVID sarebbe dovuto alla bassa età media dei contagiati. Siamo lontani dal picco dello scorso autunno di 116 ricoverati, agli Spedali Riuniti questa settimana i ricoverati sono solo 53. Possibile che questa sia una semplice anomalia statistica ma preferiamo pensare che sia il primo passo verso la fine di questo incubo collettivo che rischia di rovinare la vita ad una moltitudine di persone.
Continuiamo con una storia che abbiamo letto sulla Repubblica di Firenze, l’inizio di un processo ad un malato cronico di artrosi che aveva iniziato a coltivare in giardino marijuana per resistere al dolore costante che lo perseguitava. La storia di Walter De Benedetto risale al 2019, quando, incapace di procurarsi la cannabis terapeutica per la quale aveva una ricetta, aveva deciso di fare in proprio, beccandosi quindi una denuncia. Walter, aiutato da varie associazioni per la legalizzazione della cannabis, sembra determinato a trasformare il proprio caso in una cause célèbre e si è rivolto a tutti, dal ministro della sanità al presidente della repubblica. Walter è inchiodato al letto dal progredire della sua artrite reumatoide degenerativa, una malattia ancora non curabile. Per resistere al dolore, la cannabis terapeutica aiuta ma da noi è praticamente introvabile. Walter si è messo in proprio per evitare di dare un solo centesimo alla criminalità organizzata, una posizione di principio per la quale è pronto a pagare in prima persona. La prossima udienza del processo a rito abbreviato al Tribunale di Arezzo è prevista per il 27 aprile - ovviamente vi faremo sapere come andrà.
Passiamo ora ad una storia di ordinario eroismo che abbiamo letto sul Tirreno, quella di una piccola artigiana che, nonostante la crisi, sembra determinata a non mollare. Mirella Ricci, titolare della Tappezzeria Nicolini, storico negozio in Via Cairoli a Massa, la tentazione di tirar giù la saracinesca e non rialzarla la mattina dopo ce l’ha ogni giorno, ma per ora è riuscita a resistere. A farla andare avanti l’orgoglio ed il rispetto per i suoi suoceri, che fondarono la tappezzeria cinquant’anni fa, nonostante il commercio nel centro storico sia entrato in una spirale dalla quale non sembra esserci uscita. Se la cultura dell’usa e getta non aiuta un’attività come la sua, votata al recupero di oggetti di valore e qualità, il fatto che nessuno passi più da quelle parti certo non ha aiutato. La chiusura al traffico aveva già fatto calare il fatturato, il COVID è stata la mazzata finale. Mirella tira avanti perché i fondi sono di sua proprietà, altri non sono stati altrettanto fortunati. Difficile però andare avanti quando in un’intera giornata nessuno entra nel tuo negozio…
Chiudiamo la puntata di oggi con una di quelle storie che potrebbero rovinare la giornata anche ad un santo, l’ennesimo episodio legato al controverso reddito di cittadinanza. Come abbiamo letto pochi minuti fa sul Telegrafo, le indagini patrimoniali della Guardia di Finanza hanno rivelato due casi di illegittima riscossione del contributo statale per individui in difficoltà economica. Se il primo è abbastanza normale, un 64enne che aveva vissuto in Marocco per oltre 10 anni che aveva dichiarato di essere invece residente in Italia, il secondo è ben diverso. Un 37enne di Cecina si era “dimenticato” di dichiarare i 22500 euro che aveva ricavato dalla vendita di una porzione di appartamento ricevuto in eredità e, soprattutto, i 640000 Euro che aveva vinto online negli ultimi tre anni. Tutto per ricevere 5690 Euro di reddito di cittadinanza tra il 2019 e il 2020. Per una volta, sono senza parole - meglio, di parole ne avrei parecchie, ma non adatte ad un programma family-friendly come il nostro. Ve le lascio immaginare…
Questo era tutto per oggi, sono Luca Bocci, ci sentiamo domani per una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie che, per noi, valgono bene una seconda occhiata. Ciao ciao gente!
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2) COVID, LIVORNO AI MINIMI
3) LA BATTAGLIA PER LA CANNABIS TERAPEUTICA
4) ARTIGIANI CORAGGIOSI NONOSTANTE LA CRISI
5) VINCE 640000 € MA TACE PER PERCEPIRE IL R.D.C.
BACKGROUND MUSIC
Title: Leopard Print Elevator
Author: Kevin McLeod (incompetech.com)
License: Creative Commons Attribution
Links: https://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1500077
I LINK AGLI ARTICOLI
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/02/24/news/smart_working_campagna_toscana-288925717/?rss
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https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/02/23/news/processo_cannabis_walter_de_benedetto_vi_spiego_come_la_cannabis_mi_aiuta_a_sopportare_il_dolore_-288926206/?rss
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https://www.iltelegrafolivorno.it/cronaca/reddito-di-cittadinanza-truffa-denuncia-cecina-1.6060311
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Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, ovunque voi siate, comunque ci ascoltiate benvenuti ad una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie che hanno attirato la nostra attenzione oggi, mercoledì 24 febbraio 2021, selezionate dalla nostra redazione. Se vi piace quel che facciamo, iscrivetevi e condividete questo podcast sui vostri profili social. Ve ne saremmo davvero grati.
Iniziamo oggi con una storia che abbiamo letto stamattina sulla Repubblica di Firenze, che descrive una delle conseguenze meno conosciute della pandemia, la fuga dalle città. Un mini-esodo di singoli, famiglie, piccoli gruppi che abbandonano le città per approfittare degli incentivi offerti da tanti piccoli comuni. La tendenza non è certo nuova, l’intero Decamerone del Boccaccio ne è prova evidentissima, ma viene confermata dai dati anche in questa occasione. Secondo il rapporto della Coldiretti, appena lo 0,3% dei contagi colpisce le campagne. Se poi si aggiunge lo smart working e la banda ultralarga, le ragioni per rimanere in città sono davvero poche. I piccoli comuni stanno cogliendo l’occasione con una serie di contributi interessanti e ad approfittarne sono parecchie tra famiglie ed imprese. Da Santa Fiora ad Arcidosso fino a Radicondoli le iniziative sono tante, dai bonus pendolari agli sconti sul teleriscaldamento ma ad attirare è anche la migliore qualità della vita, nonché la facilità di inserirsi in un tessuto sociale più a misura d’uomo. Una mini-bolla di privilegiati che scomparirà una volta finiti gli incentivi o il primo segnale di una tendenza già evidente in molti paesi stranieri? Ai posteri l’ardua sentenza. Vi invitiamo a leggere la mini-inchiesta al link in descrizione: davvero molto interessante.
Rimaniamo in ambito pandemia, ma con una storia di tutt’altro tenore che abbiamo letto ieri sera sul Tirreno. Se la situazione contagi rischia di sfuggire di mano in molte province, le cose a Livorno sembrano andare molto meglio, con miglioramenti evidenti giorno dopo giorno. Una tendenza opposta a quella regionale, che ha visto i contagi scendere dai 35 al giorno di gennaio ai 26 dell’ultima settimana. Le ragioni di questa anomalia possono essere diverse, ma ci sono diverse ipotesi. Se dall’inizio dell’anno la maggior parte dei contagi si era verificata sui luoghi di lavoro nella fascia di età tra i 34 e i 60 anni, alcuni pensano che a generare il calo verificato negli ultimi giorni sia stato il miglioramento del comportamento dei lavoratori. Il fatto poi che siano calati i ricoverati nei reparti COVID sarebbe dovuto alla bassa età media dei contagiati. Siamo lontani dal picco dello scorso autunno di 116 ricoverati, agli Spedali Riuniti questa settimana i ricoverati sono solo 53. Possibile che questa sia una semplice anomalia statistica ma preferiamo pensare che sia il primo passo verso la fine di questo incubo collettivo che rischia di rovinare la vita ad una moltitudine di persone.
Continuiamo con una storia che abbiamo letto sulla Repubblica di Firenze, l’inizio di un processo ad un malato cronico di artrosi che aveva iniziato a coltivare in giardino marijuana per resistere al dolore costante che lo perseguitava. La storia di Walter De Benedetto risale al 2019, quando, incapace di procurarsi la cannabis terapeutica per la quale aveva una ricetta, aveva deciso di fare in proprio, beccandosi quindi una denuncia. Walter, aiutato da varie associazioni per la legalizzazione della cannabis, sembra determinato a trasformare il proprio caso in una cause célèbre e si è rivolto a tutti, dal ministro della sanità al presidente della repubblica. Walter è inchiodato al letto dal progredire della sua artrite reumatoide degenerativa, una malattia ancora non curabile. Per resistere al dolore, la cannabis terapeutica aiuta ma da noi è praticamente introvabile. Walter si è messo in proprio per evitare di dare un solo centesimo alla criminalità organizzata, una posizione di principio per la quale è pronto a pagare in prima persona. La prossima udienza del processo a rito abbreviato al Tribunale di Arezzo è prevista per il 27 aprile - ovviamente vi faremo sapere come andrà.
Passiamo ora ad una storia di ordinario eroismo che abbiamo letto sul Tirreno, quella di una piccola artigiana che, nonostante la crisi, sembra determinata a non mollare. Mirella Ricci, titolare della Tappezzeria Nicolini, storico negozio in Via Cairoli a Massa, la tentazione di tirar giù la saracinesca e non rialzarla la mattina dopo ce l’ha ogni giorno, ma per ora è riuscita a resistere. A farla andare avanti l’orgoglio ed il rispetto per i suoi suoceri, che fondarono la tappezzeria cinquant’anni fa, nonostante il commercio nel centro storico sia entrato in una spirale dalla quale non sembra esserci uscita. Se la cultura dell’usa e getta non aiuta un’attività come la sua, votata al recupero di oggetti di valore e qualità, il fatto che nessuno passi più da quelle parti certo non ha aiutato. La chiusura al traffico aveva già fatto calare il fatturato, il COVID è stata la mazzata finale. Mirella tira avanti perché i fondi sono di sua proprietà, altri non sono stati altrettanto fortunati. Difficile però andare avanti quando in un’intera giornata nessuno entra nel tuo negozio…
Chiudiamo la puntata di oggi con una di quelle storie che potrebbero rovinare la giornata anche ad un santo, l’ennesimo episodio legato al controverso reddito di cittadinanza. Come abbiamo letto pochi minuti fa sul Telegrafo, le indagini patrimoniali della Guardia di Finanza hanno rivelato due casi di illegittima riscossione del contributo statale per individui in difficoltà economica. Se il primo è abbastanza normale, un 64enne che aveva vissuto in Marocco per oltre 10 anni che aveva dichiarato di essere invece residente in Italia, il secondo è ben diverso. Un 37enne di Cecina si era “dimenticato” di dichiarare i 22500 euro che aveva ricavato dalla vendita di una porzione di appartamento ricevuto in eredità e, soprattutto, i 640000 Euro che aveva vinto online negli ultimi tre anni. Tutto per ricevere 5690 Euro di reddito di cittadinanza tra il 2019 e il 2020. Per una volta, sono senza parole - meglio, di parole ne avrei parecchie, ma non adatte ad un programma family-friendly come il nostro. Ve le lascio immaginare…
Questo era tutto per oggi, sono Luca Bocci, ci sentiamo domani per una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie che, per noi, valgono bene una seconda occhiata. Ciao ciao gente!
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