Episodio 3 - OLIMPIA RACCONTA - L'AMICIZIA
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Sapevi che i cinque cerchi olimpici rappresentano non solo i cinque continenti, ma anche cinque valori fondamentali? In questo podcast, esploreremo questi valori attraverso storie emozionanti di atleti , momenti...
show moreTerzo Episodio Il gran gesto di Nikki Hamblin: L’Amicizia
Ben tornato ad Olimpia Racconta! Sono felice che tu abbia scelto di continuare questo viaggio nella storia dei valori insieme a noi. Le storie di sport e di vita emozionano sempre, ci ispirano e ci ricordano che l'essenza della vita va ben oltre lo sport, i successi e le medaglie. Oggi, in questo terzo episodio, voglio parlarti di un valore sacro, un dono prezioso, un legame che ci sostiene e ci rende più forti: l'amicizia. L'amicizia è quel filo invisibile che ci unisce a persone che, pur diverse da noi, condividono i nostri valori, i nostri sogni, le nostre cadute e le nostre vittorie. E' un porto sicuro dove approdare nei momenti di tempesta, una spalla su cui piangere, una mano che ci tira su quando cadiamo. E' un raggio di sole che illumina la nostra vita e la rende più splendente. E come l'amicizia è fondamentale nella vita di ogni persona, lo è anche nello sport, dove la competizione e la sfida spesso oscurano l'aspetto umano e solidale. Ma ci sono storie, come quella che ti racconterò oggi, che ci ricordano che l'amicizia può essere più veloce dell'oro, più potente della vittoria, più memorabile del record. Ti voglio parlare di Nikki Hamblin e Abbey D'Agostino due mezzofondiste una neozelandese e l’altra americana. Entrambe entrare nella storia delle olimpiadi per un gesto di profondo altruismo e amicizia che ha commosso il mondo durante le Olimpiadi di Rio 2016. Un gesto che ha dimostrato come a volte la sconfitta, se condivisa, possa essere più preziosa di una medaglia. Preparati dunque ad emozionarti perché la storia di Nikki e Abbey rappresenta una storia di coraggio, solidarietà, di valori autentici. Questa è una storia di vera d’amicizia nata su un campo di gara… La gara dei 5 mila metri si è da poco conclusa e sul traguardo con un netto ritardo arrivano due atlete: Nikki Hamblin neozelandese e Abbey D’agostino americana. Quello che cattura l’attenzione non è tanto l’arrivo al traguardo con un netto ritardo rispetto alle altre atlete, quanto il gesto che le due atlete compiono… Si abbracciano e sorridono… sono felici di aver trovato un amicizia pura e inconsapevolmente di aver scritto un pagina di fair play nel grande libro della storia a cinque cerchi... Ma cosa è successo? Sei curioso anche tu di saperlo, vero? Allora riavvolgiamo il nastro della memoria e partiamo dall'inizio… Da una mattinata sonnacchiosa dove allo stadio Engenhao, quello dell'atletica, sono pronte le mezzefondiste, suddivise in battera, per la gara dei 5000 metri. Queste sono gare strane, fatte di improvvise accelerazioni e di frenate impreviste. C'è il rischio di sbandare e qualche volta anche cadere. Come succede a Nikki e Abbey… ma andiamo per ordine… La gara dei 5 mila metri è quasi al termine quando il gruppo frena bruscamente e la neozelandese Nikki Hamblin cade. L'americana Abbey D’Agostino nello stesso momento mette in fallo il piede e accusa una brutta torsione al ginocchio destro, ma, incurante del dolore, si volta e aiuta a rialzarsi la Hamblin, rimasta a terra. Entrambe, zoppicando, ricominciano a correre, l’una accanto all’altra per sostenersi almeno psicologicamente, perché una delle regole delle olimpiadi che devi farcela da sola, con le tue forze… Pochi passi e Abbey l'atleta americana cade per ben due volte a terra: la distorsione al ginocchio è grave. Questa volta è la neozelandese a sorreggerla. Abbey e Nikki tagliano il traguardo per ultime e sono felici, doloranti si abbracciano, e quell’abbraccio sarà l’emblema di Rio2016, un abbraccio che marca lo sport non solo come competizione, ma anche come solidarietà, complicità e amicizia. Per il fair-play dimostrato da Nikki e Abbey, il CIO decide di 'allargare' il numero di partecipanti alla finale, inserendo nella start list anche i nomi delle due runner per il comportamento tenuto durante le batterie… Purtroppo a partecipare a quella finale ci sarà solo Kikki Hamblin, Abbey D'Agostino deve dare per forza forfait: gli esami confermano la rottura del legamento lacerato crociato anteriore del menisco e l'elongazione del legamento collaterale mediale. In altre parole non potrà più continuare le Olimpiadi di Rio 2016. In Brasile Nikki e Abbey hanno dimostrato al mondo intero che l'amicizia può davvero essere più veloce dell'oro, più potente della vittoria, più memorabile del record. Loro due hanno scritto una pagina indelebile nella storia dello sport, una pagina che ci ricorda che il valore di un gesto solidale vale più di qualsiasi premio… Grazie a Nikki e Abbey, per averci insegnato che la vera vittoria è quella che si condivide, quella che ci rende più umani e più forti. La loro amicizia è una luce che illumina il nostro cammino e ci ricorda che, nonostante tutto, l’umanità può ancora stupirci con gesti di altruismo e di amore… Continuiamo anche noi a correre insieme ai nostri amici verso un futuro migliore, dove l'amicizia e la solidarietà, ci auguriamo, guidino le nostre azioni… Qualora tu lo voglia ti spetto al prossimo episodio di “Olimpia Racconta” per farti conoscere delle storie bellissime sulla lealtà.
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Author | Fabrizio Silvestri - Podcast |
Organization | Fabrizio Silvestri |
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