Intervista a Davide Grossi di Housers
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I dati parlano chiaro: il digitale sta trasformando tutti i mercati, immobiliare compreso. Anche in Italia il crowdinvesting sta vivendo un momento favorevole, con risultati praticamente raddoppiati rispetto allo scorso...
show moreAnche in Italia il crowdinvesting sta vivendo un momento favorevole, con risultati praticamente raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Secondo l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, a fine giugno l’equity crowdfunding ha superato la soglia degli 82 milioni di euro raccolti, mentre erano meno della metà nel 2018, e il lending è arrivato a 435 milioni di euro, raddoppiando la cifra alla stessa data del 2018.
Una delle realtà che operano in Italia in questo settore è Housers, azienda nata in Spagna nel 2015 e attiva dal 2017 anche in Spagna e Portogallo. Opera via web, con tutti i vantaggi in termini di velocità e trasparenza di una piattaforma nativamente digitale.
Nel 2018 ha raccolto oltre 72 milioni di euro da privati, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente, arrivando a contare più di 100.000 utenti che si sono registrati sulla piattaforma.
A oggi Housers ha finanziato più di 200 progetti immobiliari in Spagna, Italia e Portogallo, per un valore complessivo degli investimenti superiore a 84 milioni di Euro, accettando di fatto solo una piccola parte dei promotori che hanno chiesto di entrare a far parte del progetto.
Secondo Davide Grossi, Italy Real Estate Director di Housers, la piattaforma si rivolge a due tipologie di clienti principali: gli investitori e i promotori finanziari. Questi ultimi scelgono Housers per diversi motivi, tra cui l’agilità del processo, dato che i tempi di finanziamento sono decisamente più brevi rispetto a quello di una banca tradizionale.
“Noi stessi non ci proponiamo come alternativa ai canali tradizionali bancari, ma come complemento. Chi si rivolge a noi diversifica la sua fonte di finanziamento, senza essere per forza iscritto alla Centrale Rischi di un nuovo istituto bancario, e le procedure di restituzione del prestito sono molto più semplici”, spiega Grossi.
“Spesso - prosegue - sono le stesse banche a suggerire ai promotori di rivolgersi a noi ancor prima di concedere loro un prestito perché le condizioni sono differenti”.
Nel caso di un prestito bancario, il richiedente deve tipicamente soddisfare tre requisiti: disporre di un terreno di proprietà, di una licenza adeguata, e poter contare su un 50% di prenotazioni già effettuate.
"Non tutte queste condizioni si verificano subito in partenza, e quindi il finanziamento di Housers risulta un’alternativa più concretamente realizzabile per i promotori”.
Fonte: https://www.01net.it/piattaforma-digitale-real-estate/
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Author | Michele Schirru |
Organization | Michele Schirru |
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