L'elezione di Oscar Luigi Scalfaro a Presidente della Repubblica Italiana il 25 maggio 1992 avvenne in un periodo di grande tensione politica e sociale. Dopo le dimissioni anticipate del presidente uscente Francesco Cossiga, il Parlamento si riunì per eleggere il nuovo capo dello Stato. Scalfaro, esponente della Democrazia Cristiana, fu eletto al sedicesimo scrutinio con 672 voti su 1002. La sua elezione avvenne in un contesto segnato da scandali di corruzione e dalla crescente minaccia della mafia, culminata con gli attentati di Capaci e via D'Amelio. Scalfaro assunse la presidenza in un momento cruciale per l'Italia, impegnandosi a ristabilire la fiducia nelle istituzioni e a promuovere la legalità.