La pantomima globalizzata della Guerra morale alla Cina
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Il G7 e il vertice Nato come chiamata di correità di potenze locali occidentali, ma anche – sia in remoto che in presenza – e soprattutto indopacifiche che si riconducano...
show moreCon @moles_sabrina abbiamo cercato di raccontare la reazione cinese un po' indispettita che ha puntato il dito in particolare contro l'Australia, che è sempre pronta a commerciare con la Cina sottobanco, salvo poi prendere posizioni conflittuali quando viene richiamata dagli Usa a svolgere a funzione di gendarme dell'area nel Sud Pacifico. In realtà l'operazione dell'amministrazione americana era volta a rilanciare l'atlantismo, ma un po' come se cercasse di riagganciare alleati a cui delegare il controllo degli interessi americani in loco per potersi dedicare al Pacifico e anzi orientare anche gli europei al boicottaggio dei piani espansionistici cinesi, che mira anche a diventare leader pure nello spazio: nessun cinese ha mai potuto mettere piede sulla stazione spaziale internazionale (mentre i russi hanno collaborato attivamente fin dai tempi dell'Urss) proprio per il veto posto dagli americani che temevano potessero venire carpiti segreti tecnologici (era l'epoca in cui si consideravano i cinesi solo bravi imitatori) e dunque ha creato una propria Via della seta per astronavi e la loro piattaforma sta attirando i piani di sviluppo dei lanci russi, allarmando gli americani (e la strategia dell'incontro con Putin a Ginevra conteneva anche l'intento di disinnescare l'eventuale legame tra i due giganti dell'Est – di cui abbiamo parlato con Yurii Colombo (https://www.spreaker.com/user/ogzero/2021-06-17-yurii-dopo-biden-putin).
Il balletto mediatico del viaggio di Biden è molto sbilanciato sulla rappresentazione e rimodulazione degli equilibri mondiali; parallela a questa messa in scena è la provocazione frequente delle forze armate cinesi nei confronti della Cina nazionalista e la reazione fobica e stizzita di Taipei, e infatti gli Stati Uniti stanno sfruttando tantissimo la pedina di Taiwan proprio in occasioni come i vertici di questa settimana, che somiglia sempre più a una sorta di guerra morale alle prassi cinesi.
Vedremo se al G20 italiano si assisterà a un altro duetto dove Biden sostituirà come sparring partner Putin con Xi
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