"La scuola nella distanza" nasce dalla volontà di documentare il pensiero dei ragazzi e delle ragazze di Cremona circa la didattica a distanza e la scuola durante i mesi di quarantena. Gli audio che ascolterete sono frutto di interviste realizzate via WhatsApp nell’aprile 2020.
Il lavoro è stato realizzato dagli operatori dell’educativa territoriale delle cooperative Cosper e Nazareth di Cremona, coadiuvati da colleghi educatori che lavorano in altri servizi, sempre a contatto con adolescenti e giovani della città di Cremona.
I ragazzi e le ragazze intervistati sono in tutto 19 hanno un’età compresa fra i 13 e i 21 anni, il più giovane frequenta la III media, gli altri invece sono iscritti in diverse scuole superiori di Cremona (professionali - Enaip e CrForma; istituti tecnici – Einaudi, Ghisleri e Stanga; liceo scientifico). Vi sono anche le voci di chi è iscritto ad una scuola paritaria (Vida), di chi frequenta un corso serale professionalizzante (APC) e infine c’è la voce di un ragazzo cremonese da poco emigrato con la famiglia in Inghilterra.
Le domande introduttive dell’intervista erano inerenti l’organizzazione settimanale delle lezioni (quante ore ogni giorno, quanti giorni, in che fascia oraria); riguardavano inoltre a come i ragazzi si fossero organizzati per seguire la didattica a distanza (in che stanza seguissero le lezioni e quanti alunni per ogni famiglia). Vi erano infine domande circa quali e quanti dispositivi utilizzassero per restare connessi e quale tipo di connessione avessero a disposizione.
Le voci che ascolterete montate in questo podcast riguardano invece le risposte a quesiti che riguardano la didattica a distanza, il futuro della scuola e le prospettive sull’apprendimento.

Su questi temi abbiamo “interrogato” i ragazzi, nel tentativo di accedere a risposte personali, critiche, suggestive, che potessero aiutare e riorientare prima di tutto noi operatori, nella rilettura dei meccanismi dell’apprendimento, oggi ancora assolutamente divisi tra apprendimenti formali, codificati, istituzionalizzati piuttosto che informali, accidentali, extrascolastici.
Se la didattica a distanza si inserisce in questo spazio, costringe tutti a ripensare agli strumenti dell’apprendimento e a cercare risposte più adatte.

Buon ascolto.

Brano ank18∂
Autore Movq
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