“Lorenzago aprica tra i campi declivi che d'alto la valle in mezzo domina”. Queste sono le parole che Giosuè Carducci utilizzò per descrivere Lorenzago nella sua poesia dedicata al Cadore. Lorenzago di Cadore è l’ultimo paese cadorino prima di entrare nella zona friulana attraverso il Passo della Mauria. Il Passo della Mauria, infatti, segna il confine orientale tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia ed è proprio da qui che parte un percorso escursionistico che permette, salendo al ricovero Miaron, di godere della vista delle più belle vette delle Dolomiti tra cui le Tre Cime di Lavaredo, il monte Antelao e il monte Tudaio, che custodisce le postazioni risalenti alla Grande Guerra. Il centro del paese, non diversamente da altri del Cadore, è la sintesi di due frazioni diverse. Villagrande e Villapiccola costituiscono, infatti, l’abitato principale formato da case di pietra che hanno sostituito, con i piani di rifabbrico, le vecchie case interamente in legno. La chiesa parrocchiale dedicata a S. Ermagora e S. Fortunato, patroni del paese, fu originariamente costruita nel 1400. Sottoposta a vari interventi di ricostruzione, l’attuale aspetto è quello realizzato alla fine del 1700. All’interno vi sono opere di Tomaso Da Rin, Francesco Alois, Giovanni Battista Vicari, mentre una pala è attribuita a Cesare Vecellio. L’organo, seppur modificato rispetto all’impianto originario del 1794, è opera del friulano Francesco Comelli. Lorenzago possiede inoltre altre due chiese storiche, quella della Beata Vergine della Difesa e quella in località Coresiei dedicata a Sant’Antonio Abate. Lorenzago di Cadore è nota come località di villeggiatura di Papa Giovanni Paolo II, ospitato per ben sei volte dal 1987 al 1998, e di Papa Ratzinger, accolto nell’estate del 2007. La presenza dei Papi è valorizzata in una sede museale apposita che possiede diversi articoli importanti, tra cui la veste bianca di Papa Wojtyla ed una preziosa reliquia arrivata direttamente da Cracovia. Inoltre, ai Pontefici sono dedicati un santuario all’aperto ed un sentiero immerso nella natura delle Dolomiti Unesco. Al di la dei Papi, sono molti i personaggi illustri che nel tempo hanno trascorso qui le proprie vacanze costruendo anche ville e palazzi. Lorenzago esibisce infatti, una serie di palazzi e antiche case di notevole importanza architettonica come casa Tremonti de Tone, palazzo Mainardi ora piazza Luca, casa De Lorenzo Nòdare ora Bonometto, casa De Lorenzo detta villa delle Rose, casa De Donà Pitùs, casa Cadorin ora piazza Varè, casa Gerardini ora albergo Trieste, casa Tremonti Felize, casa de chi de Loreta ora Vannini, casa De Donà, casa De Donà Saravàl ora Gerardini e altre ancora, oltre alla canonica, al palazzo Fabbro, ora sede del Municipio e agli edifici scolastici. Lorenzago è anche il paese natale di uno dei più grandi artisti contemporanei cadorini, Aldo De Vidal (1912 – 2006), capace di interpretare, attraverso l’arte, la drammatica decadenza sociale della società montanara del Novecento. Nel paese, dal 2000 ad oggi, in estate prende vita ogni anno una mostra di arte contemporanea tra le più conosciute in Provincia di Belluno, Lorenzago Aperta. Sono numerose le manifestazioni culturali, religiose ed enogastronomiche che allietano i residenti ed i molti turisti presenti nel paese durante il periodo estivo.
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