Ma perché non te ne stai tranquillo
Feb 16, 2022 ·
2m 8s
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Description
«Ma perché non te ne stai tranquillo come sto io? Vedi, io sto sempre solo, ma sto bene». «Ma tu sei sterilizzato. Forse dovrei farmi sterilizzare anch’io». «Io comunque, lo...
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«Ma perché non te ne stai tranquillo come sto io? Vedi, io sto sempre solo, ma sto bene».
«Ma tu sei sterilizzato. Forse dovrei farmi sterilizzare anch’io».
«Io comunque, lo sai, sono malato, però accetto la vita come viene, lascio che vada come deve
andare».
«Però sai che io ti voglio bene, e che ti curo. Ho visto che adesso lasci che ti dia le medicine,
mentre prima recalcitravi».
«Sì, so che mi vuoi bene e anch’io te ne voglio. Ma quello che voglio dirti è questo: fai come me, fregatene, e lascia scorrere il tempo. Fai lunghe dormite, come faccio io».
«È quello che non riesco a fare, anzi soffro di insonnia, se ancora non l’hai capito. Magari potessi dormire come te. Le preoccupazioni, piccole e grandi, non mi fanno dormire».
«Ma perché non te ne freghi, delle preoccupazioni?». «Senti, tu non hai figli. Io ne ho tre, guadagno poco, e mi preoccupo per loro».
«Sì, lo so. Ma secondo me tu ti preoccupi per altro». «Cioè? che vuoi dire?».
«Ti preoccupi della morte».
«Beh, in un certo senso, sì. Ma tu invece, non sei terrorizzato della morte?».
«No. E vuoi sapere perché?».
«Sì».
«Perché lascio che le cose vadano. Le cose non sono comprensibili. Per quanto tu possa ragionare, non riuscirai a capirle. Questo non vuol dire deprezzarle, anzi, proprio perché non comprensibili, sono sacre. Noi, ammirandole, dobbiamo lasciarle vivere, dobbiamo lasciare che fioriscano. Così il tempo, lascialo scorrere, lascia che i secoli, i millenni si succedano. E tutto quello che deve succedere, succeda».
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«Ma tu sei sterilizzato. Forse dovrei farmi sterilizzare anch’io».
«Io comunque, lo sai, sono malato, però accetto la vita come viene, lascio che vada come deve
andare».
«Però sai che io ti voglio bene, e che ti curo. Ho visto che adesso lasci che ti dia le medicine,
mentre prima recalcitravi».
«Sì, so che mi vuoi bene e anch’io te ne voglio. Ma quello che voglio dirti è questo: fai come me, fregatene, e lascia scorrere il tempo. Fai lunghe dormite, come faccio io».
«È quello che non riesco a fare, anzi soffro di insonnia, se ancora non l’hai capito. Magari potessi dormire come te. Le preoccupazioni, piccole e grandi, non mi fanno dormire».
«Ma perché non te ne freghi, delle preoccupazioni?». «Senti, tu non hai figli. Io ne ho tre, guadagno poco, e mi preoccupo per loro».
«Sì, lo so. Ma secondo me tu ti preoccupi per altro». «Cioè? che vuoi dire?».
«Ti preoccupi della morte».
«Beh, in un certo senso, sì. Ma tu invece, non sei terrorizzato della morte?».
«No. E vuoi sapere perché?».
«Sì».
«Perché lascio che le cose vadano. Le cose non sono comprensibili. Per quanto tu possa ragionare, non riuscirai a capirle. Questo non vuol dire deprezzarle, anzi, proprio perché non comprensibili, sono sacre. Noi, ammirandole, dobbiamo lasciarle vivere, dobbiamo lasciare che fioriscano. Così il tempo, lascialo scorrere, lascia che i secoli, i millenni si succedano. E tutto quello che deve succedere, succeda».
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Author | Fazi Editore |
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