Narrando quel non-detto che i libanesi non sanno raccontarsi
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In Libano il costo della benzina è il più caro al mondo: 4 dollari al litro. Con questa notazione iniziale Lorenzo Forlani già pone le basi per riannodare gli eventi...
show moreI problemi come dicevamo sono infatti economici (il fallimento dello stato è acclarato tecnicamente da 20 mesi, il sistema bancario della Svizzera del Medio Oriente aveva un buco di 4,7 miliardi nel 2015, ma è soprattutto il sistema libanese ad avere una scarsa capacità di esportazione di beni, essendo sostanzialmente una piazza “finanziaria”, con un cambio forzatamente agganciato al dollaro americano) Quei problemi avevano scatenato la rivolta del Movimento interreligioso, gioioso, che della sua rabbia – proveniente da tutte le classi sociali – aveva fatto un’adrenalinica possibilità di espressione comune e che due anni fa aveva fatto sperare in un cambiamento ormai soffocato dai bisogni primari – a partire dal costo di internet; ora il problema della sopravvivenza è molto peggiorato con più di metà della popolazione sotto la soglia di povertà. E questo impedisce di potersi anche ribellare.
Ma il sospetto è che alcune fazioni, con l'appoggio di potenze straniere, abbiano ricercato di scardinare l’equilibrio precario su cui si regge il sistema libanese con l'intento di indebolire l’influenza dell’Iran sulla Mezzaluna sciita, in previsione della ripresa del negoziato Jcpoa. E qui si intreccia il nuovo caso del ministro dell'informazione Kordahi, un guitto nella precedente esistenza, che dice ciò che tutti sanno e cioè attribuisce le responsabilità della strage genocida in Yemen ai sauditi, per venire ostracizzato (e probabilmente deposto)... una riedizione in sedicesimo della rieducazione lampo di Hariri, trattenuto a Ryad quando era premier. In Libano non si vuole risolvere il problema del confessionalismo e dell’affiliazione militante, fideistica ai partiti e ai loro padrini esteri, bensì si vorrebbe soltanto eliminare il fideismo di una fazione, compiacendo l'asse Washington, Ryad... Tel Aviv.
Va analizzata tutta questa messe di eventi e condizioni di partenza locali, insite alla cultura e alla società libanese per poter avere un quadro della complessità di intrecci e di interessi interni ed esterni: per poter evitare di continuare a tenere uno sguardo filtrato dalle abitudini occidentali abbiamo chiesto a Lorenzo Forlani, fine conoscitore della realtà libanese di accompagnarci a comprendere come avvicinarsi alle Storie libanesi, che i libanesi stessi si negano, perché non esiste una storia ufficiale della Guerra civile. E tutto è molto più complesso delle semplificazioni e dei non-detti a cui siamo abituati.
Interessante approfondire anche qui:
https://open.spotify.com/episode/3Gsh8SgITVyWNHYcfcJR5O
https://volerelaluna.it/mondo/2020/02/18/accade-in-libano/
https://pagineesteri.it/2021/11/06/pagine-esteri-tv/video-reportage-dal-libano-dentro-la-crisi-economica-e-sociale/
https://contropiano.org/news/internazionale-news/2021/11/06/libano-sotto-il-tiro-delle-ingerenze-saudite-0143697
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Author | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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