PODCAST DATI VIOLENZA DI GENERE IN ITALIA. INDAGINE SUI GIOVANI SALUTE, LAVORO E FAMIGLIA
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CNR, I DATI SULLA VIOLENZA DI GENERE IN ITALIA. 2,5 MILIONI DI DONNE NEL 2022 L’Istituto di fisiologia clinica del CNR ha rilevato quanto siano diffuse in Italia esperienze legate...
show moreL’Istituto di fisiologia clinica del CNR ha rilevato quanto siano diffuse in Italia esperienze legate a episodi di violenza nella popolazione femminile tra i 18 e gli 84 anni, attraverso lo studio IPSAD®, una ricerca campionaria ripetuta con cadenza triennale dal 2001, che ha visto nel 2022 la partecipazione di oltre 5.000 residenti in circa 100 comuni italiani. Lo studio è basato sulla definizione di “violenza” fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale il termine si riferisce “all’utilizzo intenzionale della forza fisica o del potere, minacciato o effettivo, contro sé stessi, un’altra persona o contro un gruppo o una comunità, che comporta o ha una elevata probabilità di comportare lesioni, morte, danno psicologico, malformazioni o privazione”. I dati emersi forniscono l’evidenza di un fenomeno particolarmente esteso e solo in parte “visibile”: sono, infatti, poco meno di 12milioni e 500mila (50,9%) le donne tra i 18 e gli 84 anni che hanno riferito di essere state vittime almeno una volta, nel corso della propria vita, di episodi di violenza psicologica e fisica, ma solo il 5% ha denunciato l’accaduto. Oltre 2 milioni e mezzo le donne (10,1%) che nel corso del 2022 riferiscono di vivere attualmente situazioni di violenza psicologica, subendo atti di controllo da parte di persone vicine, denigrazione e umiliazioni; mentre circa 12milioni (50,4%) hanno sperimentato questo tipo di violenze nel corso della propria vita. Tali atti vengono perpetrati soprattutto da conoscenti/amici (34,2%), da familiari conviventi (25,4%) e dal partner (25,1%). Sono circa 80.000 le donne attualmente vittime di violenza fisica mentre poco meno di 2milioni (8,7%) hanno riferito di aver avuto nel corso della propria vita esperienza di persone vicine che sistematicamente e ripetutamente nel tempo, le “colpivano con forza o le trattenevano contro la loro volontà”. Gli autori di questi atti di violenza fisica sono soprattutto familiari conviventi (46,9%) ed ex partner (35,6%). A subire episodi di violenza sono soprattutto donne con meno di 60 anni con un livello di istruzione medio-alto, un lavoro e un reddito medio, coniugate e conviventi con il partner e oltre la metà ha figli.
GIOVANI, SUL PODIO SALUTE FISICA, EMOTIVA, RELAZIONI PERSONALI E SOSTENIBILITA’. UN EQUILIBRIO TRA LAVORO E VITA PRIVATA
La Generazione Z ha parlato chiaro e forte: 7 ragazzi su 10 mettono al primo posto l'equilibrio tra vita personale e lavoro rispetto all’avere uno stipendio più cospicuo. Questo dato emerge in un sondaggio su 1.800 studenti tra i 13 e i 24 anni, condotto da ScuolaZoo, in collaborazione con Merck Italia, Merz Aesthetics e B. Braun, e presentato all'evento "Mind The Gap - Azienda Z - Istruzioni per l'uso”, svoltosi a Milano. Inoltre i giovani italiani, tra gli aspetti più rilevanti della loro vita mettono al primo posto la salute fisica (93% degli intervistati), seguita da quella emotiva, a pari merito con le relazioni personali (92%). Al terzo posto l’impegno verso la sostenibilità (87%) e al quarto il successo professionale (85%). A breve distanza l’equità di genere (84%). Questi dati emergono dall’indagine pubblicata lo scorso giugno, promossa da Merck con il supporto tecnico di GAD3, dal titolo: “Salute emotiva della Generazione Z e dei Millenials: cosa muove i giovani europei?”, che ha coinvolto circa 7.500 giovani tra i 19 e i 36 anni (di cui oltre 600 Italiani), di 12 Paesi europei. I risultati sono stati analizzati su due fasce di età: 19 – 26 anni (Generazione Z) e 26 – 36 anni (Millenials). Viene posto l’accento su una serie di aspetti che possano favorire il progetto di costruire una famiglia. In primo piano, dunque, l’equilibrio tra lavoro e vita privata: per l’89% degli intervistati un giusto bilanciamento tra la sfera emotiva e quella personale costituisce anche un fattore determinante per restare in un’azienda. Importante è anche l’attenzione posta ad adottare uno stile di vita “sostenibile”, perché considerato “essenziale” per il benessere delle generazioni future (21,6% del campione). Alcuni dati:
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Il 92% dei giovani italiani della Generazione Z considera la salute emotiva e le relazioni personali come aspetti importanti della propria vita
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Il 79% dei giovani italiani della Generazione Z pensa spesso alla sua salute emotiva (contro 76% Global)
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Per il 32,3% dei giovani italiani della Generazione Z la salute emotiva è un argomento comune nelle conversazioni con gli amici e con il contesto sociale (contro 32,5% Global)
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22,4% dei giovani italiani della Generazione Z è seguito in terapia
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Per il 37,2% dei giovani italiani della Generazione Z l’uso dei social media è una grande fonte di ispirazione per apprendere nuove competenze e provare nuove cose
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Per il 43,9% dei giovani italiani della Generazione Z l’uso dei social media porta ad un rischio abbastanza alto di esporsi a Fake News
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L’88% dei giovani italiani della Generazione Z ritiene il successo professionale un aspetto importante della propria vita
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Per 84% dei giovani italiani della Generazione Z è importante l’uguaglianza di genere
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Il 28,7% dei giovani italiani della Generazione Z usa regolarmente strumenti tecnologici per monitorare la propria salute emotiva
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Quando si parla di consapevolezza e conoscenza della malattia il 59,6% dei giovani italiani della Generazione Z pone attenzione alle testimonianze personali
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L’81% dei giovani italiani della Generazione Z vorrebbe che nel futuro del sistema sanitario ci fosse una medicina e trattamenti più personalizzati
Ascoltiamo il commento di Iris Buttinoni, Head of Communication Merck Italia.
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