Composto da varie frazioni, il comune di Rivamonte copre un’ampia zona ricca di tesori naturali, coronata dai Monti Pallidi. Panoramico e soleggiato, Rivamonte si sviluppa ai piedi del Colle Armarolo, simbolo dell’attuale Stemma Comunale e domina la Valle del torrente Imperina fino alla confluenza con il Cordevole. Il capoluogo comunale si trova in località Rosson. Per molti secoli, la principale risorsa del territorio fu rappresentata dalle Miniere di Val Imperina. Situate in corrispondenza della poderosa Faglia della Valsugana, le Miniere della Val Imperina occupavano la maggior parte della forza lavoro della Conca Agordina e furono mappate ufficialmente dalla Serenissima nel 1411. La professione del seggiolaio divenne un altro simbolo di Rivamonte. Alcuni seggiolai agordini, attivi probabilmente sin dal XVIII secolo, emigrarono verso importanti città europee dove esercitavano la professione ambulante del caregheta, realizzando sedie o imbottiture su commissione. Grazie alla loro professionalità, maestria e affidabilità, divennero ben presto famosi e svilupparono una loro lingua, lo Scapelamént del Conza (“Gergo del Seggiolaio”). Si tratta di un complesso linguaggio segreto basato sul dialetto locale, nel quale erano invertite le sillabe o nel quale alcuni termini della lingua originaria erano allusi con perifrasi ed epiteti. Oggi il mestiere del seggiolaio sopravvive attraverso il ricordo folcloristico della lingua segreta dei caregheta e ai corsi manuali nati per tramandare ai giovani l’arte di costruire e impagliare le sedie a mano. Con l’alluvione del 1966 anche Rivamonte fu profondamente compromesso, tanto che alcune frazioni del Comune rimasero disabitate. Anche la chiusura del Centro Minerario di Val Imperina ha contribuito a scremare ulteriormente la popolazione originaria. Come riscontrato in tutta la Conca Agordina, oggi gli abitanti di Rivamonte si affidano all’industria dell’occhiale che ha reso l’Agordino, insieme al vicino Cadore, uno dei poli mondiali di questo settore. Rivamonte sta, però, conoscendo un’importante rinascita turistica, grazie alle svariate iniziative promosse nel territorio. Da non perdere sono, infatti, la manifestazione natalizia “Riva Nadal – I Mercatini dei Canop”, durante la quale il paese di trasforma in una spettacolare vetrina di prodotti artigianali e alimenti tipici delle Dolomiti. Un altro evento tradizionale è Olt da Riva & Compagnia Bela, ossia il Carnevale tradizionale di Rivamonte, ispirato alle maschere ideate da Cripino Selle. Questa è un’occasione unica per vedere sfilare per le vie del paese tante maschere del carnevale, come quelle tradizionali bellunesi realizzate a mano e in legno. I volti lignei del carnevale di Rivamonte Agordino regalano allegria e intrattenimento a grandi e piccini.
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