Popoloso centro abitato a 298 m di altezza, nel mezzo della Val Belluna, a metà strada tra i due centri di Belluno e Feltre, Santa Giustina è il capoluogo di uno dei maggiori Comuni della provincia di Belluno. Il territorio comunale si allunga a nord comprendendo la Val Scura, le sorgenti del torrente Vesès e i monti all’interno del Parco delle Dolomiti che danno luogo alle creste occidentali del Gruppo del Pizzocco. Completa il territorio un’aliquota dell’altopiano di Erèra sui Piani Eterni. A sud il Comune si allarga fino al Piave, mentre ad Oriente, per una parte il Cordevole, poi la pianura e i dolci declivi segnano il confine con il comune di Sospirolo. Ad ovest, la distinzione con il comune di Cesiomaggiore è articolata su registri alternati tra zona montana e collinare fino all’area del torrente Salmenega, in prossimità del Piave. Si tratta di una conformazione territoriale decisamente varia che espone una gamma notevole di aspetti morfologici e di caratteristiche paesaggistiche: dall’ambito strettamente montano che insiste a settentrione alle vaste porzioni collinari; dall’ampia fascia che copre tutta la zona centrale del Comune, coperta dai più importanti insediamenti urbani e da significative colture agricole alle aree alluvionali a ridosso dei due corsi d’acqua principali che lambiscono a oriente e a meridione la terra del luogo. Il centro abitato di Santa Giustina è il luogo ideale per chi vuole fare una vacanza alla scoperta dell'arte e della cultura del Bellunese. La sua storia antica è infatti testimoniata da vari esempi di arte e architettura sacra e profana. Oltre alla chiesa arcipretale del XVIII secolo, costruita su indicazioni progettuali dell’architetto Antonio De Boni, che racchiude interessanti opere del Fringimelica e della scuola del Beato Angelico, vale la pena di visitare le numerose chiesette e cappelle sparse nelle varie frazioni. Tra le chiese minori, indubbiamente quella di Formegan è quella che evoca più suggestioni. Dedicata a S. Maria, è citata dalla Bolla di Papa Lucio III del 1184 e conserva una pala di Domenico Falce. Sempre a Formegan si erge anche la chiesetta di S. Pietro in Cattedra che custodisce un’altra pala di Domenico Falce. Un cenno a parte merita la chiesetta di S. Lorenzo di Grigher, nota perché nel 1393 gli alti prelati di Belluno e Feltre si riunirono ed elessero come proprio vescovo il frate Alberto di S. Giorgio che doveva rimanere nell’incarico episcopale fino al 1398. Nell’ambito del patrimonio edilizio e degli insediamenti, acquisisce notevole rilievo la parte rappresentata dalle ville patrizie e nobiliari. Villa Bonsembiante a Colvago, in posizione panoramica, è nota per aver ospitato, tra il 1728 e il 1729, Carlo Goldoni, in quel periodo funzionario a Feltre. Qui a Santa Giustina scrisse i testi di due lavori teatrali: “La cantatrice” e il “Buon padre”. Villa Villabruna sorge a Cassol e, assieme a Villa Norcen a Dussan, costituisce probabilmente uno degli esempi più significativi delle residenze signorili dell’area feltrina. A Formegan, Villa Cassol con una bella facciata dotata di una recentissima meridiana realizzata nel 1989, è degna di una visita. Sono ancora da segnalare Villa Zugni a Salmenega e Villa Biasuzzi sempre a Formegan.
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