Il comune di Setteville è stato istituito il 22 gennaio 2024, dalla fusione dei comuni di Alano di Piave e Quero-Vas. Il territorio, che abbraccia entrambe le rive del Piave, fiume sacro alla Patria, ha una storia legata alla sua posizione geografica, che ne ha fatto uno snodo di comunicazione e punto di confine strategico. La commistione tra l’ambiente fluviale, quello collinare e quello montano, tipico di questa zona prealpina, rende quest’area decisamente peculiare, per l’amenità di molti luoghi che lo rendono piacevole al residente e al visitatore. Diverse solo le attività che si possono svolgere immersi nella natura, come le escursioni verso il Monte Castelir, le sorgenti del torrente Fium e il Monte Valina e l’arrampicata nella Valle di Schievenin. È proprio nell’incantevole e incontaminato scenario della Valle di Schievenin che si trova una piccola sezione staccata del Museo civico “Bellona” di Montebelluna. Le sezioni della raccolta sono dedicate alla geologia, alla zoologia e alla botanica della Valle di Schievenin e del Monte Grappa. Pur essendo di modeste dimensioni, questa collezione museale costituisce un punto di notevole interesse per gli appassionati e per chi desidera approfondire i segreti naturalistici e ambientali dell’area. Fanno da contorno a questo paesaggio le propaggini orientali del massiccio del Grappa e alcuni rilievi divenuti celebri per gli avvenimenti bellici del primo conflitto mondiale: dalla Monfenera al Tomba, dal Valderoa al Piz. Proprio gli eventi legati alla Grande Guerra arricchiscono il territorio di un’immortale atmosfera storica. Dopo la ritirata di Caporetto, con il conseguente allestimento della linea difensiva italiana tra il Grappa, il famoso angolo del Monte Tomatico e il corso del Piave, anche il territorio del Comune, si trovò nel bel mezzo degli avvenimenti bellici. Quello tra la fine del 1917 e l’autunno del 1918 fu un anno di sofferenze, distruzioni e morte. Una parte consistente della popolazione lasciò gli abitati per rifugiarsi in luoghi più sicuri a Feltre, ma anche in Friuli e in località dell’Italia centrale. In ricordo di questi eventi è stato allestito il Museo Civico storico territoriale di Alano di Piave, la cui conca è conosciuta anche come la “Conca delle Medaglie d’Oro al Valor Militare”. La raccolta museale propone materiali recuperati sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale del Monte Grappa e del fiume Piave. Sono legati sempre alle vicende della Prima Guerra Mondiale: il Cimitero Militare Germanico, dove riposano 3.465 caduti dell'armata tedesca e austro-ungarica, il Museo del Piave a Caorera e il Monte Fontana Secca. Proprio sul Monte Fontana Secca è possibile vedere le trincee, inserite nella rete ecologica Natura 2000 dell'Unione Europea, nonché riconosciuto Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale nell'ambito del Massiccio del Monte Grappa. Nel territorio dell’ex Comune di Quero-Vas, si trova invece la fortezza di Castelnuovo, la cui costruzione risale al primo dominio veneziano. La storia del castello è fortemente legata alla figura di Girolamo Miani o Emiliani. Sulla facciata del castello, ora casa di preghiera dei Padri Somaschi di cui egli ne fu il fondatore, un’iscrizione ricorda che, imprigionato in fondo a una delle torri del castello, fu liberato prodigiosamente dalla Vergine il 27 settembre 1511. Per la sua opera di apostolato, conquistò la santità e la cella di quel carcere è stata trasformata in cappella votiva. I Padri Somaschi riacquistarono il castello nel 1924 e già da oltre vent’anni è un frequentato centro di attività di quell’Ordine religioso. Nella frazione di Vas si ricorda anche il complesso di archeologia industriale della Cartiera. Sorta a metà del Seicento, la manifattura era favorita dalle limpide acque del torrente Fium che permettevano di produrre carta bianca di ottima qualità. Non più attiva dal 1963 è oggi gestita e valorizzata da un’associazione con eventi e iniziative.
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