Un’esplosione di luce - Audre Lorde, nera lesbica madre poeta guerriera femminista
Aug 7, 2024 ·
37m 54s
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Description
Gli ultimi 14 anni di vita di Lorde hanno prodotto quasi tutto quello che leggiamo noi oggi: gli articoli e i saggi di Sorella outsider, i Diari del Cancro, l’autobiomitografia...
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Gli ultimi 14 anni di vita di Lorde hanno prodotto quasi tutto quello che leggiamo noi oggi:
gli articoli e i saggi di Sorella outsider, i Diari del Cancro, l’autobiomitografia Zami. Così
riscrivo il mio nome e gran parte della sua poesia.
È una vera e propria esplosione di luce, quell’uso dell’erotico che consiste per Lorde nella
gioia profonda di fare il proprio lavoro, qualsiasi esso sia. E dopo la diagnosi di cancro al
seno e una mastectomia, il pensiero e l’azione di Lorde diventano ancora più potenti
intrecciando più fittamente tutti i fili che avevano fatto parte della sua vita.
Anche nel momento della malattia, così come ha sempre fatto, Lorde mette di nuovo a
disposizione la sua vita per farne teoria, per farne una pratica. Che sia la severa
ricognizione di una società che fa ammalare di cancro e poi colpevolizza chi si ammala, che
sia l’analisi lucida di come anche dalle donne, anche quando si ammalano, si pretenda
bellezza.
Audre Lorde muore a St. Croix, Caraibi nel 1992.
“Riconoscere il privilegio è il primo passo per renderlo accessibile a un più largo uso.
Ognuna possiede una sua particolare fortuna che la riconosca o no. E ognuna di noi a un
certo punto della vita, deve aprirsi all’interno di quella particolare fortuna uno spazio in cui
radunare le risorse di cui dispone per fare quel che va fatto.” AUDRE LORDE (1934-1992)
Di Caterina Venturini.
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gli articoli e i saggi di Sorella outsider, i Diari del Cancro, l’autobiomitografia Zami. Così
riscrivo il mio nome e gran parte della sua poesia.
È una vera e propria esplosione di luce, quell’uso dell’erotico che consiste per Lorde nella
gioia profonda di fare il proprio lavoro, qualsiasi esso sia. E dopo la diagnosi di cancro al
seno e una mastectomia, il pensiero e l’azione di Lorde diventano ancora più potenti
intrecciando più fittamente tutti i fili che avevano fatto parte della sua vita.
Anche nel momento della malattia, così come ha sempre fatto, Lorde mette di nuovo a
disposizione la sua vita per farne teoria, per farne una pratica. Che sia la severa
ricognizione di una società che fa ammalare di cancro e poi colpevolizza chi si ammala, che
sia l’analisi lucida di come anche dalle donne, anche quando si ammalano, si pretenda
bellezza.
Audre Lorde muore a St. Croix, Caraibi nel 1992.
“Riconoscere il privilegio è il primo passo per renderlo accessibile a un più largo uso.
Ognuna possiede una sua particolare fortuna che la riconosca o no. E ognuna di noi a un
certo punto della vita, deve aprirsi all’interno di quella particolare fortuna uno spazio in cui
radunare le risorse di cui dispone per fare quel che va fatto.” AUDRE LORDE (1934-1992)
Di Caterina Venturini.
Information
Author | Corriere della Sera |
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