Unbroken*** (2014) - La gloria e il dolore

Jun 15, 2021 · 9m 23s
Unbroken*** (2014) - La gloria e il dolore
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=309 UNA VITA DI GLORIA VALE UN MOMENTO DI DOLORE Trama del film (attenzione spoiler: se non hai visto il film ti consigliamo di non leggerla per...

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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=309

UNA VITA DI GLORIA VALE UN MOMENTO DI DOLORE
Trama del film (attenzione spoiler: se non hai visto il film ti consigliamo di non leggerla per non sciuparti il finale)

Louis "Louie" Zamperini si trova su un bombardiere B-24 dell'aviazione nella seconda guerra mondiale durante i bombardamenti dell'isola giapponese di Nauru nel 1943. L'aereo viene gravemente danneggiato durante l'operazione; Phil, il pilota, riesce tuttavia a riportare il velivolo alla sua base con un atterraggio di fortuna che ha buon esito grazie al provvidenziale scoppio di uno degli pneumatici del carrello.
Successivamente si passa agli anni venti e agli anni trenta, durante l'infanzia di Louie, giovane sbandato italo-americano, fonte di delusione per i suoi genitori, preso di mira dai compagni di scuola e dai ragazzi del quartiere per essere italiano. Un giorno, mentre Louie è nascosto sotto le tribune durante una gara di atletica, per evitare nuovi guai è costretto a fuggire, finendo senza volerlo nella pista con gli altri atleti. Suo fratello Peter, che sta cronometrando la gara, nota la sua velocità, e decide di allenarlo insegnandogli l'autostima e la forza di non arrendersi mai. Con il tempo Louie diventa un grande atleta, guadagnandosi il soprannome di "The Torrance Tornado" e qualificandosi per le Olimpiadi di Berlino del 1936. Louie, alle Olimpiadi, arriva ottavo stabilendo un record di velocità nel giro finale dei 5000 metri correndo in 56 secondi.
Tornando al 1943, Louie e l'equipaggio superstite dell'operazione precedente, insieme ad alcuni membri dell'equipaggio di sostituzione, vengono inviati in missione di salvataggio e di ricerca su un aereo che era stato precedentemente utilizzato per i pezzi di ricambio. Louie non crede che l'aereo sia idoneo al volo, ma viene ugualmente assegnato all'operazione. Nel corso della missione, però, entrambi i motori di sinistra del quadrimotore cedono, e l'aereo si schianta in mare. Louie e altri due, Mac e Phil (il pilota di questa missione e il pilota della missione precedente) sopravvivono su due zattere gonfiabili. Dopo tre giorni, un aereo vola sopra di loro, ma non li vede. Il 27º giorno ricevono l'attenzione di un aereo giapponese, ma li manca. Il 33º giorno Mac muore, lasciando soli Louie e Phil.
Il 47º giorno i giapponesi catturano Louie e Phil e li interrogano per sapere da loro tutto ciò che sanno sulle prossime mosse degli Alleati. Louie dice loro che non sa nulla perché è stato bloccato sulla zattera per più di un mese. Gli ufficiali non credono alle loro parole e li spediscono a due diversi campi di prigionia.
Nel campo di Tokyo, dove è inviato Louie, presta servizio un giovane caporale giapponese, Mutsuhiro "Bird" Watanabe, che lo sottopone a pesanti umiliazioni per il fatto di aver battuto il campione giapponese alle olimpiadi di Berlino. Dopo diverse settimane a Louie viene data la possibilità di trasmettere un messaggio alle basi alleate dicendo che è vivo ma svelando le mosse degli alleati americani. Quando si rifiuta di trasmettere il messaggio anti-americano, viene rimandato al campo da Watanabe che lo fa picchiare in faccia da ogni prigioniero del campo per non aver dimostrato rispetto.
Dopo due anni, Watanabe in seguito alla promozione a sergente, lascia il campo, e Louie ne è felice. Una notte il campo viene danneggiato da un bombardamento americano e i prigionieri sono costretti a trasferirsi in un altro campo dove Louie scopre, con orrore, che Watanabe ne è il direttore. I prigionieri sono ora messi al lavoro presso le miniere. Un giorno, dopo che Louie si sloga una caviglia e non è in grado di lavorare, Watanabe gli fa sollevare una grossa trave di legno dicendogli che se lo avesse fatto cadere avrebbe detto alla guardia di sparare. Louie lo solleva con successo e tiene in alto il pezzo senza alcun problema facendo infuriare Watanabe. Alla fine della guerra i prigionieri del campo vengono liberati. Tornato in America, Louie abbraccia la sua famiglia e bacia il suolo americano.
Louie si sposa nel 1946 e ha due figli. Anche Phil sopravvive alla guerra e anch'egli si sposa. Mutsuhiro "Bird" Watanabe si nasconde per diversi anni entrando nell'elenco del generale Douglas MacArthur dei 40 criminali di guerra giapponesi più ricercati. Louie realizza la promessa fatta durante i 47 giorni sulla zattera, ovvero di dedicare la propria vita alla pace e al perdono dei gerarchi giapponesi, incontrandone molti ma non Watanabe per il rifiuto di questi. Prosegue inoltre la sua carriera di sportivo olimpionico e partecipa a trasmissioni televisive.
Nel 1997, a ottant'anni, Louie corre a Tokyo portando per un tratto la torcia olimpica in occasione dei Giochi olimpici invernali di Nagano 1998, realizzando così il suo sogno, riuscendo anche a visitare il luogo della sua prigionia.


SAI COS'E' IL BUSHIDO?
Codice di condotta e stile di vita - simile al concetto europeo di cavalleria - adottato dai samurai, cioè la casta guerriera in Giappone. In esso, a differenza di altri addestramenti militari nel mondo, sono raccolte, oltre le norme di disciplina militari, anche quelle morali.
Ispirato alle dottrine del buddhismo e del confucianesimo adattate alla casta dei guerrieri, il bushido esigeva il rispetto dei valori di onestà, lealtà, giustizia, compassione, dovere, coraggio, sincerità, eroismo, onore, gentilezza e cortesia, i quali dovevano essere perseguiti fino alla morte. Il venir meno a questi princìpi causava il disonore del guerriero, che espiava la propria colpa commettendo il seppuku, il suicidio rituale che culminava con la pratica dello harakiri.
Successivamente alla Restaurazione Meiji (1866-1869), il bushido ebbe come punto fondante il rispetto assoluto dell'autorità dell'imperatore e divenne uno dei capisaldi del nazionalismo giapponese.
Uno dei princìpi del bushido, l'assoluto disprezzo per il nemico che si arrende, fu la causa dei trattamenti brutali e denigranti a cui i giapponesi sottoposero i prigionieri nel corso della seconda guerra mondiale (al contrario del mos romano, nel quale con la resa - dopo la relativa intimazione - il nemico viene risparmiato mentre, se rifiuta di arrendersi, viene sterminato); l'inaccettabilità etica della resa e la ricerca di una morte onorevole in combattimento spinsero molti kamikaze al sacrificio.
Fonte: Wikipedia
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Author BastaBugie
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