Valeria Meirano "Villa Romana a Costigliole Saluzzo"
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Valeria Meirano, archeologa "Villa Romana a Costigliole Saluzzo" Dal 2003 al 2010 l’Università di Torino ha condotto regolari campagne di scavo volte a mettere in luce l’antico sito romano: un...
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Dal 2003 al 2010 l’Università di Torino ha condotto regolari campagne di scavo volte a mettere in luce l’antico sito romano: un insediamento di notevole importanza, che si sviluppò a partire dall’età augustea fino al V secolo dopo Cristo.
Il sito è ubicato in posizione strategica, all’incontro tra lo sbocco in pianura della Val Varaita e l’importante direttrice pedemontana che passava, tra le altre località, per Forum Germa (Caraglio) e Pedona (Borgo San Dalmazzo).
Le varie emergenze sinora poste in luce rivelano un’occupazione molto estesa e fitta, per una superficie pari a quasi 4000 mq. L’area indagata in modo sistematico si estende per oltre 2000 mq; al suo interno si segnala un vasto complesso che ha conosciuto diverse fasi nel corso del tempo, a partire dall’età augustea fino al periodo tardo-antico. Esso ospitava apprestamenti e vasche per la pigiatura dell’uva e la raccolta del mosto. L’interesse di questa scoperta risiede nel fatto che si tratta a tutt’oggi del primo impianto per la produzione vinicola rinvenuto nel Piemonte meridionale, tra i meglio conservati in tutta l’Italia settentrionale. L’edificio serviva inoltre allo stoccaggio del vino e forse di altre derrate alimentari. Nel complesso erano presenti anche aree caratterizzate da un maggiore impegno costruttivo, a destinazione residenziale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente pavimentato con un raffinato cocciopesto decorato da motivi a croce, realizzati con tessere in pietra bianca e grigia, nonché di un ampio cortile interno pavimentato con un’accurata gettata di pietrisco bianco impreziosita da bande in mosaico a tessere grigie.
L’esplorazione ha inoltre consentito il ritrovamento di numerosi reperti – ceramiche fini da mensa di produzione regionale e di importazione dall’Italia centrale, dalla Gallia e dall’Africa settentrionale; ceramiche per la cottura e la conservazione dei cibi; anfore; utensili in metallo; piccoli contenitori in vetro; laterizi; vasi in pietra; lucerne ecc. – che contribuiscono a ricostruire le attività quotidiane e la rete dei rapporti commerciali in cui era inserito il sito romano di Costigliole.
Tra le più interessanti scoperte nel principale edificio: ambienti residenziali e adibiti allo stoccaggio delle derrate agricole e una vasta sala che ha rivelato la presenza di due profonde vasche gemelle, decorate con modanature e accuratamente rivestite di malta, che rappresentano a tuttoggi un ritrovamento unico nell’edilizia privata di età romana nella nostra regione.Presso il corso del torrente Varaita sono stati trovati materiali dell’età del Ferro: (VI- V secolo a.C.) relativi a un villaggio ligure.
10D10
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