Veronica Manson "Limbo" di Laura Fusco
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Veronica Manson Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo Laura Fusco "Limbo" Editions Unicité https://www.editions-unicite.fr/auteurs/FUSCO-Laura/limbo/index.php foto di copertina: Alberto Richetta Settimana della Lingua Italiana nel mondo Martedì 22 ottobre 2019 Istituto...
show moreIstituto Italiano di Cultura di Strasburgo
Laura Fusco "Limbo" Editions Unicité
https://www.editions-unicite.fr/auteurs/FUSCO-Laura/limbo/index.php
foto di copertina: Alberto Richetta
Settimana della Lingua Italiana nel mondo
Martedì 22 ottobre 2019
Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo
presentazione del libro "Limbo" di Laura Fusco
La raccolta. Un libro, la storia di un “viaggio”. Tante donne, migranti. Tante storie, uguali e diverse. Fanno da sfondo i campi profughi della Macedonia, la rotta dei Balcani, soprattutto il confine italo-francese dei Balzi Rossi, con il mare e le strade dei passeurs, e Parigi, con le sue luci, il Louvre.
La vita nei campi, le attese e file per i bagni, gli sgomberi, le cariche della polizia ma anche incontri e storie intense e poetiche.
La poetessa Laura Fusco, che è stata definita “una delle voci più originali e visionarie della poesia orale in Italia e Europa, tradotta negli Usa” e in 5 paesi, stavolta presta la sua voce alle
protagoniste di un esodo senza precedenti: le donne incontrate nei campi italiani e francesi che visita. questo suo “viaggio” di donna tra donne. Un affresco dalla dimensione epica, nella sua assoluta modernità, in cui nenie antiche, veglie funebri, storie di donne fuggite dalle violenze, dai confitti o dalle dittature e torture si mescolano ai giochi dei bambini e alla vita quotidiana in cui ci sono perfino barlumi di normalità e voglia di sorriso: si mangia, fuma, fanno selfie, si ascolta musica, nascono amicizie.
Le poesie sono visionarie, intensamente poetiche, a tratti romantiche, sempre rigorose nel ritrarre la dignità della sofferenza, della ribellione, la tenacia delle protagoniste nel perseguire un sogno, la forza di quel sogno, condiviso, che ha una potenza che eclissa tutto.
L’Europa viene ritratta nella sua generosità e forza, confusione e fragilità, bellezza e valori, e c’è di tutto: vicini che portano ai migranti borse di cibo e vestiti, volontari, passanti che hanno paura, residenti che chiedono gli sgomberi, madri senegalesi che non vogliono più che i loro figli siano obbligati ad andare in esilio. Nessun desiderio di volere indicare facili soluzioni.
Accanto alle donne molti adolescenti: per loro il mondo è quello di youtube, già senza confini, e il loro desiderio di ascoltare musica insieme.
Ancora una volta l’arte, la bellezza e la giovinezza forse sono la risposta che tutti stanno cercando e che come quasi sempre nella storia i giovani intuiscono per primi.
Laura Fusco, convinta del potere della Parola, da anni si occupa come poetessa di difesa dei diritti. In particolare numerosi sono i suoi lavori per sensibilizzare sul tema dei migranti: ha scritto poesie, ideato progetti artistici e spettacoli con Amnesty International e Libera, è stata membro di redazioni e collaborato con riviste internazionali di Letteratura della migrazione, ha realizzato progetti internazionali contro i femminicidi in diversi paesi del mondo e per focalizzare l’attenzione sul diritto d’accesso all’acqua nei paesi in cui è emergenza e causa di conflitti.
E’ nel solco di queste battaglie che nel 2016 ha iniziato il suo viaggio di donna tra le donne di campi profughi italiani e francesi. Un viaggio cominciato su Internet e attraverso le immagini di amici reporter e fotografi e che è diventato reale, fisico e dell’anima a partire da un suo soggiorno a Parigi in occasione di una collaborazione con l’Université Paris 8 e la Maison des Ecrivains..
L’idea, che fa della raccolta un’opera unica e eccezionale, è che non è un reportage, il linguaggio che ama e usa la Fusco, quello dell’epica e dell’anima: la poesia.
Slogan di striscioni, immagini e parole che scambia o cattura rese indelebili, prima nella sua anima e poi restituite a chi legge, ritratti e incontri costituiscono il libro.
Pubblicazioni e traduzioni. Limbo è stato pubblicato nel mese di settembre 2018 in Francia per Editions Unicité e è distribuito da Soleils, Paris.
E’ stato presentato in Francia presso l’Espace Christiane Peugeot di Paris, ottobre 2018 e dal testo sono stati letti stralci durante le iniziative di Torino e a Savona alla Libreria Feltrinelli nel quadro dell’iniziativa mondiale World Without Walls promossa dal World Poetry Movement.
Dal mese di dicembre 2018 è in corso in UK la traduzione in inglese dell’opera che sarà pubblicata in UK nel 2020 e distribuita in UK, USA e Australia.
Stralci, critiche e/o testi di Limbo sono stati oggetto di pubblicazione su riviste internazionali di Letteratura della Migrazione tra le quali: El Ghibli, la rivista marocchina La Vague, la rivista letteraria L’Indice dei Libri.
https://smokestack-books.co.uk/
https://www.foyles.co.uk/witem/fiction-poetry/liminal,laura-fusco-9781916139251
https://www.waterstones.com/book/liminal/laura-fusco//9781916139251
https://smokestack-books.co.uk/
Hanno scritto:
“Il luogo della poesia è il mondo” diceva William Carlos Williams. In Limbo Laura Fusco rinnova il senso di questo assioma con un sentimento d’urgenza. Sono i frammenti di un’Enéide del 21° secolo quelli che si pos-sono ritrovare in questa epopea dolorosa di migranti che la guerra ha cac- ciato dalla loro terra e hanno tutto perduto. Limbo è un immersione totale nel cuore di un errare pieno di pericolo che sfinisce i corpi ma non il sogno di una riva ospitale.
“Le lieu du poème est le monde”, disait William Carlos Williams. Dans Limbo Laura Fusco renouvelle le sens de cet axiome avec un sentiment d’urgence. Ce sont les fragments d’une Enéide du 21e siècle qu’il faut peut-être lire dans cette épopée douloureuse des migrants que la guerre a chas-sés de leur terre et qui ont tout perdu. Limbo est une immersion totale au coeur d’une périlleuse errance qui épuise les corps mais non les rêves d’un rivage hospitalier.
Jean-Baptiste Para, poète, critique
Il titolo ci riporta alla mente il Limbo di Dante. Ma il Limbo della raccolta di Laura Fusco si pone come drammatico ossimoro del migrare: tempo e luogo negato, presente bloccato che da unica realtà possibile diventa metafora potente dell’esistente. Protagoniste tante donne, prigioniere di un passato in cui hanno perduto tutto e del miraggio di un futuro cui non hanno accesso. In un viaggio di dolore e sfide, tra nenie ancestrali, città che brillano, e sullo sfondo persino il Louvre la Parola ci restituisce le loro intense storie e voci. Un’opera corale, ritratto di un mondo sradicato e sospeso, senza una direzione certa eppure in cammino.
Chiara Aimar, critica
Dans Limbo, de Laura Fusco, résonnent les intenses mélodies de la Babel du troisième millénaire exhortations de grands-mères, cantilènes de mères, voix de jeunes filles ayant quitté l’Extrême et le Moyen Orient, l’Afrique du Sud et le Nord du Sahara. Ces femmes et ces mères, suivies de leurs
enfants, ont jeté l’ancre dans les nombreux camps mirages éparpillés comme des blessures dans le coeur et les flancs des villes d’Europe. La poétesse y a recueilli l’écheveau des voix grecques, macédoniennes, arabes, françaises, anglaises, italiennes, turques, amazigh... dans une oeuvre où elle donne à voir la réalité nue de ces limbes, dans des vers d’où se dégage un authentique humanisme... Pap Khouma, journaliste et écrivain
Come interrogare il mondo dei migranti che interrogano il senso dell’Europa? Come afferrarne la presenza, scomoda per chi la vive e per chi non la vuole vedere, oltre le insidie di semplificazioni e stereotipi? Limbo testimonia dell’attivismo poetico internazionale di Laura Fusco e rivela un talento a guardare la realtà con occhi nudi, oltre la condizione di deprivazione che domina la percezione dei migranti, e che li schiaccia in una condizione monodimensionale di mancanza, appiattendone la complessità
Pietro Deandrea, docente Universitè Torino, critico, L’Indice dei Libri
IL POSTO DELLE PAROLE
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