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In una cava di tufo, nel quartiere Sanità, da secoli i napoletani si rivolgono alle anime pezzentelle per chiedere grazie. Sono le anime del purgatorio, resti (teschi e tibie) di...
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In una cava di tufo, nel quartiere Sanità, da secoli i napoletani si rivolgono alle anime pezzentelle per chiedere grazie. Sono le anime del purgatorio, resti (teschi e tibie) di circa 8 milioni tra appestati, morti per carestie, tumulti e malattie del corso dei secoli a Napoli.
La richiesta della grazia avviene tramite la procedura dell'adozione: ogni questuante adotta una "capuzzella", la cura, la venera, ci parla (in passato le portavano anche a casa) e se l'anima intercedendo fa giungere la grazia, riceve la giusta sepoltura che gli era stata negata, con l'erezione di una piccola casetta di marmo o legno detta scarabattola. Tra queste capuzzelle, anche alcune molto famose e venerate come Donna Cuncetta, il Capitano, la Bambina, "buoni conduttori di grazie".
Nonostante editti reali, leggi, anatemi e divieti della chiesa, il culto è sopravvissuto nel corso dei secoli e si è anche attualizzato, con l'uso di ex voto moderni dalle sigarette ai telefoni ai biglietti dell'autobus.
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La richiesta della grazia avviene tramite la procedura dell'adozione: ogni questuante adotta una "capuzzella", la cura, la venera, ci parla (in passato le portavano anche a casa) e se l'anima intercedendo fa giungere la grazia, riceve la giusta sepoltura che gli era stata negata, con l'erezione di una piccola casetta di marmo o legno detta scarabattola. Tra queste capuzzelle, anche alcune molto famose e venerate come Donna Cuncetta, il Capitano, la Bambina, "buoni conduttori di grazie".
Nonostante editti reali, leggi, anatemi e divieti della chiesa, il culto è sopravvissuto nel corso dei secoli e si è anche attualizzato, con l'uso di ex voto moderni dalle sigarette ai telefoni ai biglietti dell'autobus.
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In una cava di tufo, nel quartiere Sanità, da secoli i napoletani si rivolgono alle anime pezzentelle per chiedere grazie. Sono le anime del purgatorio, resti (teschi e tibie) di circa 8 milioni tra appestati, morti per carestie, tumulti e malattie del corso dei secoli a Napoli.
La richiesta della grazia avviene tramite la procedura dell'adozione: ogni questuante adotta una "capuzzella", la cura, la venera, ci parla (in passato le portavano anche a casa) e se l'anima intercedendo fa giungere la grazia, riceve la giusta sepoltura che gli era stata negata, con l'erezione di una piccola casetta di marmo o legno detta scarabattola. Tra queste capuzzelle, anche alcune molto famose e venerate come Donna Cuncetta, il Capitano, la Bambina, "buoni conduttori di grazie".
Nonostante editti reali, leggi, anatemi e divieti della chiesa, il culto è sopravvissuto nel corso dei secoli e si è anche attualizzato, con l'uso di ex voto moderni dalle sigarette ai telefoni ai biglietti dell'autobus.
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