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Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori
Un quotidiano culturale
"ascoltare fa pensare"
www.ilpostodelleparole.it
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21 NOV 2024 · Gennaro Carillo
"Festival del Classico"
Cosmo. La natura e i viventi
Circolo dei Lettori, Torino
www.festivaldelclassico.it
www.circololettori.it
Sabato 30 novembre, ore 12:00
Circolo dei Lettori, Torino
L’intelligenza delle piante
con Stefano Mancuso // botanico, Università di Firenze
e Gennaro Carillo // Università di Napoli Suor Orsola Benincasa
Quella di essere i signori del pianeta è una grande – e pericolosa – illusione, del tutto sconfessata dall’evidenza empirica. Le piante costituiscono ben l’80% della biomassa. E sono venute al mondo molto prima di noi. Già questo basterebbe a indurci a un atteggiamento più rispettoso. Se poi si considera che le piante sono esseri non solo senzienti ma intelligenti, allora il nostro pregiudizio antropocentrico, già vacillante, crolla del tutto. Se per intelligenza s’intende l’attitudine alla risoluzione dei problemi, le piante vanno ritenute intelligenti a pieno titolo: le loro capacità di adattamento e di previsione sono formidabili. La sfortuna delle piante è che il loro comportamento sfugge alla nostra vista. È compito della neurobiologia vegetale – non è un ossimoro! – indagare questa vita segreta e meravigliosa.
Sabato 30 novembre, ore 16:30
Circolo dei Lettori, Torino
Deinon: il tremendo dell’uomo, il tremendo della natura
con Gennaro Carillo // Università di Napoli Suor Orsola Benincasa
introduce Luciano Canfora
Sofocle, nel primo Stasimo di Antigone, fa dire al Coro che l’uomo è la più «meravigliosa» tra le molte meraviglie del vivente. Ma l’etimo dell’aggettivo, deinos, rimanda al verbo deido, “temere”. C’è dunque, nel deinon umano, qualcosa di temibile oltre che di mirabile. Ecco perché il Coro da un lato celebra la potenza dell’uomo di trasformare e dominare la natura mediante la tecnica, dall’altro evoca il rischio che questa stessa potenza – il cui limite è solo la morte – induca l’uomo a «strisciare» verso il male.
Cosa manca al nostro tempo dell’effimero?
Forse un paradigma interpretativo, ancorato alla memoria del passato ma capace di orientare il futuro. Perché la storia non è un fluire incessante: se si trovano adeguati strumenti di lettura, noteremo l’esistenza di avvenimenti che offrono occasioni per riflettere sulla vita collettiva.
La cassetta degli attrezzi la mettono a disposizione i classici, libri che non offrono soluzioni semplificate, ma ripropongono antichi dilemmi, non presentano un’immagine unilaterale ed edulcorata dell’uomo e del mondo, ma danno da pensare.
Da questa idea nasce il Festival del Classico, lezioni, dialoghi, letture, dispute dialettiche, presentazione di libri, spettacoli teatrali, alimentati dalle parole della letteratura e della filosofia, sullo sfondo della storia.
Gennaro Carillo è professore ordinario di Storia del pensiero politico nel Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove insegna anche Storia della tradizione classica e Storia della filosofia antica e medievale. Ha lavorato su Vico, oltre che sulla filosofia antica e in particolare su Platone. Ha scritto anche sulla storiografia, i tragici, i comici. Si è occupato di Balzac, tra i moderni. Tra i contemporanei, di Simone Weil. Ripercorre da anni il tema mitico di Atteone nelle sue riscritture infinite. Tra i suoi interessi di ricerca anche il rapporto fra politica e immagini mentali e fisiche. È co-direttore artistico del Festival Salerno Letteratura e curatore dei progetti Gli ozi di Ercole, presso il Parco Archeologico di Ercolano, Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico al MANN (Museo archeologico nazionale di Napoli), Immagine del desiderio, al Museo MADRE, dove co-dirige il LET, Laboratorio di esplorazioni transdisciplinari. Per Tutta l’umanità ne parla (Rai, Radio 3) è stato Socrate, Platone, Machiavelli, Giordano Bruno, Vico.
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21 NOV 2024 · Elisabetta Chiodini
"Realtà Impressione Simbolo"
Paesaggi
Da Migliara a Pellizza da Volpedo
Castello di Novara
Oltre settanta opere straordinarie, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, fanno luce sull'evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dagli anni Venti dell'Ottocento al primo decennio del Novecento. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell’arte, di cui sono stati protagonisti alcuni dei più importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo.
Dalla campagna all’alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio, METS Percorsi d’Arte porta al Castello di Novara un tema sempre molto amato e foriero di nuovi approfondimenti.
La rassegna, a cura di Elisabetta Chiodini, giunge dopo il grande successo di pubblico e critica registrato dalle mostre Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris (2023-2024); Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022); Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2021) e Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019) ed è organizzata da METS congiuntamente a Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio e il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Commissione Europea e Provincia di Novara, ed è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM (Main sponsor), Esseco S.r.l. e De Agostini Editore S.p.A. (Sponsor), con il contributo di Artekasa S.r.l., Camporelli S.N.C., Comoli Ferrari & C. S.p.A., IGOR s.r.l. e Mirato S.p.A. Si avvale inoltre della collaborazione di Ad Artem, Ente Turismo Terre dell’Alto Piemonte, Big/Ciaccio Arte, EnjoyMuseum S.r.l. e del supporto di Enrico Gallerie d’Arte e Gallerie Maspes Milano.
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21 NOV 2024 · Antonella Cilento
"La babilonese"
Bompiani Editore
www.bompiani.it
Ninive, VI secolo a.C.: la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre immutabile finché alla ziggurat reale non arriva un giovane prigioniero ebreo dagli occhi color lapislazzulo. Tra Avhiram e Libbali nasce una passione travolgente, destinata a essere scoperta con tragiche conseguenze: nel giorno in cui Avhiram viene giustiziato e le figlie della regina pagano con la vita la colpa della madre, Libbali scampa alla morte grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga nel tempo senza fine. Londra, 1848: l’archeologo Henry Layard, scopritore delle città assire, è perseguitato dalla visione di una donna accompagnata da una bambina che porta una lucerna.
Napoli, 1655: mentre la peste infuria il pittore Aniello Falcone incontra la maga Albalì e la sua sfuggente figlia. Nel 1683, l’erudito Sebastiano Resta rinviene un disegno di Falcone che allude a una madonna o a una maga. Ed è il 1881 quando Filomena Argento, ultima di una dinastia di setaioli, eredita quel disegno e incontra Madame Ballu, negromante, e sua figlia... Infine, nella Napoli di oggi una coppia fronteggia il fallimento di un progetto imprenditoriale: anche il loro destino sarà segnato dall’incontro con una giovane e luminosa ragazzina. “Un trauma costruisce un inceppo della memoria: finché non è superato ce lo racconteremo, in attesa che le parole lo esauriscano”. In questo vertiginoso romanzo di romanzi ciascun personaggio ha un immenso dolore e un amore ardente da attraversare, e dunque da narrare. Dalla scrittura cuneiforme alla memoria dei computer, da una favolosa città antica alla Londra vittoriana fino a Napoli, che – come scrisse Malaparte – somiglierebbe a Ninive se non fosse stata distrutta, La babilonese ci interpella: può la fiamma della vendetta sopravvivere a chi la cerca e restare sempre viva, come quella della passione?Non sarà, invece, che la memoria della vita è destinata a perdersi come i segni cuneiformi sulle tavolette d’argilla, come la capa di mummia che Filomena Argento conserva, come la memoria danneggiata degli hard disk?
Antonella Cilento (Napoli, 1970) nel 1993 ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori a proporre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra le sue opere, tradotte in numerosi paesi, ricordiamo Asino chi legge (Guanda, 2010), Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018) e Non leggerai (Giunti, 2019). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.
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21 NOV 2024 · Andrea Valente, Lucia Scuderi
"La foresta che cresce"
Edizioni Lapis
www.edizionilapis.it
Dall’ippocastano di Anne Frank ai cipressi di Michelangelo, fino al ficus di Falcone e Borsellino: una suggestiva “foresta” tutta da esplorare, grazie ai racconti di Andrea Valente con le illustrazioni di Lucia Scuderi.
16 alberi, uno per ogni capitolo, con illustrazioni a piena pagina. A ogni albero è dedicato un racconto che ne narra la storia. Sono differenti per tipologia e si trovano in punti diversi del pianeta. Alcuni ci sono ancora, altri non più, ma a volte i loro semi sono stati piantati e oggi ci sono innumerevoli fratelli di quel capostipite che ha emozionato, ispirato, o tenuto compagnia a personaggi importanti. Al centro di questi racconti che attraversano le epoche e i luoghi, c’è sempre il rapporto tra un albero e un essere umano.
Gli alberi attraversano secoli, a volte millenni. Fra tutti gli esseri viventi, nelle loro numerose specie e varietà, sono veri e propri testimoni del tempo, di eventi importanti per noi umani o per il pianeta. Fonte d’ispirazione per artisti e musicisti, simbolo di pace e di lotte civili per la giustizia, gli alberi sono esseri viventi di cui prendersi cura e da preservare.
In queste storie la natura non è solo lo scenario in cui si succedono fortunate o sfortunate vicende, ma diventa protagonista della Storia, in dialogo con la nostra specie. Le radici degli alberi sono nel nostro passato, le fronde parlano al cielo. Andrea Valente ne ha ascoltato i segreti, coltivando una foresta ideale che, dopo tanti anni, ancora oggi cresce e ha qualcosa da raccontarci.
Andrea Valente
Autore e illustratore, Andrea Valente scrive e illustra testi ironici e umoristici. Nel 2011 riceve il Premio Andersen come miglior autore completo. Presenza costante ai più importanti festival letterari, con Lapis pubblica racconti fantastici e testi divulgativi. Andrea incontra volentieri i ragazzi, per parlare di pecore – per lo più nere – e di qualsiasi altra cosa, purché sia almeno un po’ strampalata.
Lucia Scuderi
Illustratrice, pittrice e autrice, vive ai piedi dell'Etna. Ha ideato e progettato numerosi libri per bambini, pubblicando con le più importanti case editrici italiane. Alcuni dei suoi titoli sono stati pubblicati anche all’estero, in Francia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Spagna, Corea, USA e Cina. Le sue illustrazioni sono state selezionate per importanti mostre collettive e rassegne, italiane e internazionali. Nel 2013 ha vinto il Premio Andersen come miglior illustratrice.
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20 NOV 2024 · Stefano Costa
"Tre nidi"
il Saggiatore
www.ilsaggiatore.com
Tre nidi racconta del bello che c’è accanto a ognuno di noi, della gioia di trovare il proprio posto nel mondo.
C’è una Madonnina che è una colomba tutta bianca. C’è un falco azzurro che vuole uccidere Dio. C’è un gufetto che vive assieme al padre nella mansarda di un castello. Da lì, librandosi in volo, si potrebbe sorvolare la corrente dello Scuropasso o le colline di Vallemezzo e arrivare a Montallegro. Raggiungere Eli, una ghiandaia con cui il gufetto talvolta gioca; abbracciare la Madonnina, lei che ha «perduto il suo piccolo quando piccolo oramai non era più»; forse, se si è fortunati, avvistare Dio, che vive nel segreto. Il gufetto però è timoroso, muove i suoi passi sulla terra lì vicino come a misurarla, e ogni punto su cui posa lo sguardo risuona di nomi: attorno a lui ci sono i barattoli colmi di api, i cuochi ranocchi, le chiesette votive abitate da cavalli e astori, il perimetro dolce delle cose che respirano, bruciano e «crodano»; il mondo conosciuto. E poi ci sarebbe l’altrove, «il mondo che continua» oltre la collina di cui gli ha parlato la Madonnina, con il suo miraggio di avventura, con i suoi sogni e i suoi incubi che stentano a prendere forma.
Stefano Costa (Broni, 1982) è editor e redattore. Con il Saggiatore ha pubblicato Il primo giorno d’autunno al mondo (2020).
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19 NOV 2024 · Stefano Rossi
"Sentimenti maleducati"
Coltivare l'intelligenza affettiva per insegnare ai ragazzi le cose dell'amore
Feltrinelli Editore
www.feltrinellieditore.it
Se le emozioni ci vengono assegnate dalla natura, i sentimenti sono figli della cultura. Cosa accade quando la scuola si limita a istruire e la famiglia non trova le parole per educare all’empatia e alle relazioni? Lo vediamo nelle classi, sui treni, sui social, dove dilagano comportamenti guidati da sentimenti maleducati.
“L’amore non si può spiegare, solo i poeti possono custodirne il segreto.” Frasi seducenti come questa di Novalis ci hanno fatto disertare l’educazione sentimentale. I comportamenti violenti, il riaffacciarsi tra i ragazzi di dinamiche relazionali ritenute superate portano il nome dell’analfabetismo sentimentale.
Stefano Rossi, che della cura dei ragazzi ha fatto la sua missione, ha racchiuso in questo libro idee e suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia. I sentimenti nocivi alla base delle trappole dell’amore, di fatto, germinano già in giovanissima età per poi esplodere nella vita adulta sotto forma di narcisismo, manipolazione, dipendenza affettiva, controllo ossessivo, adescamento, violenza e stereotipi di genere. Prevenirli e contrastarli si può.
Troverete questo libro ricco di assist per nutrire il rispetto, l’attenzione e l’approccio all’altro, per insegnare il potere difensivo del “no” e la capacità di liberarsi da invidia, gelosia, paura, rancore, arroganza, che avvelenano la capacità dei nostri ragazzi di vivere relazioni sane e socialmente costruttive.
Da una delle voci più coinvolgenti della psicopedagogia italiana, autore dei best seller Mio figlio è un casino e Lezioni d’amore per un figlio, una guida indispensabile all’educazione sentimentale.
Stefano Rossi, psicopedagogista e conferenziere tra i più amati, è uno dei massimi esperti di educazione emotiva di bambini e adolescenti.Dopo aver lavorato come educatore di strada in contesti di marginalità e coordinato centri psicopedagogici per famiglie e minori, oggi è una voce autorevole nel panorama educativo italiano. Negli ultimi vent’anni ha formato più di ottocento scuole e oltre centomila insegnanti e genitori sugli strumenti da lui creati per l’educazione emotiva.Ogni anno da settembre a luglio è in tour nelle scuole, nelle piazze e nei teatri di tutto il Paese per far prosperare l’intelligenza emotiva nel cuore di bambini, ragazzi e adulti.Per Feltrinelli ha pubblicato Sentimenti maleducati (2024), i best seller Lezioni d’amore per un figlio (2023), Mio figlio è un casino (2022) e, indirizzato ai ragazzi, Se non credi in te, chi lo farà? (2024).
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18 NOV 2024 · Nicola Pesca
"La biblioteca dei libri dimenticati"
Mondadori Editore
www.mondadori.it
Leda è una giovane donna che vuole scappare da un remoto paese di provincia per liberarsi dalle insicurezze e dai traumi che la sua famiglia le ha inflitto. Per farlo decide che l’unico modo è quello di provare a realizzare il suo sogno: aprire una piccola libreria a Venezia. Nel frattempo, un gattino nero di nome Erinni si trova sbattuto fuori dall’appartamento dove era nato e deve cominciare la sua esistenza da randagio per le calli veneziane. Spaesati e soli, Leda ed Erinni sembrano ineluttabilmente destinati a incontrarsi. La piccola libreria, però, non è come le altre, è un luogo protetto, incantato. Infatti un giorno, abbattendo un muro di mattoni, Leda scopre che nel locale è nascosta una biblioteca molto antica e particolare. I suoi scaffali ospitano i libri dimenticati, quelli perduti e gli “pseudobiblion”. Sono le opere che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno anche solo sognato ma non hanno mai scritto: come il seguito delle Anime morte di Gogol, il secondo libro della Poetica di Aristotele o le Odi perdute di Baudelaire. Tuttavia, la libreria non nasconde soltanto questi volumi unici e preziosi. Una sera, infatti, Leda scopre che la stanza segreta è anche un portale che le permette, notte dopo notte, di fare incontri straordinari: di passeggiare con Fëdor Dostoevskij nelle vie innevate della San Pietroburgo dell’epoca o con Giacomo Leopardi tra le stradine arroccate della Recanati di inizio Ottocento. Proprio come avrebbero fatto i loro libri, questi grandi scrittori, attraverso dialoghi profondi e toccanti, guidano Leda verso una nuova comprensione di sé, dell’amore e del senso della vita. La biblioteca dei libri dimenticati è un viaggio magico tra sogni infranti e nuovi inizi in cui le emozioni fluiscono placide come i canali tra le calli e i ponti di Venezia. Un romanzo delicato e poetico, che racconta la fragilità dell’animo umano e il potere salvifico della letteratura.
Nicola Pesce (1984) vive in un bosco, legge libri e spacca legna. Innamorato della vita lenta e delle piccole cose, lavora ogni giorno attivamente per diffondere la gentilezza e l’amore per la cultura.
Attraverso i suoi profili social, organizza numerose iniziative culturali. Ad esempio, nel corso del 2024, ha donato migliaia di libri a scuole, biblioteche e punti di book-crossing.
Poco prima di compiere sedici anni, fondò la sua casa editrice, Edizioni NPE, diventando il più giovane editore della storia. Il successo come scrittore arriva nel 2021, con il romanzo bestseller La volpe che amava i libri, nel quale crea i personaggi Aliosha, Musoritz e Ptiza.
Ama scrivere di notte, alla vecchia maniera, con una penna e un vecchio quaderno, a lume di candela, nel silenzio del suo bosco. Per Mondadori ha pubblicato La volpe che amava le piccole cose (2022) e Il sapore dell’albicocco (2023).
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18 NOV 2024 · Luciano Luciani
"La rapa"
Regina delle radici
Edizioni ETS
www.edizioniets.com
Un libricino che, attraverso la storia, la letteratura, la toponomastica e la paremiologia, intende restituire l’onore alla Brassica campestris, ovvero, la rapa. Questa umile radice che, prima dell’arrivo della patata dal Nuovo Mondo, ha contribuito a sfamare per secoli generazioni e generazioni di Europei e non solo. Sarà che nasce dalla terra e nella terra; saranno le sue forme sgraziate e grottesche o che, nel corso dei secoli, essa s’è andata connotando come cibo per gente povera e bestie, tant’è che la rapa ha visto crescere attorno a sé una fama di ottusità e dabbenaggine che non accenna a estinguersi. Ancora ai nostri giorni, infatti, annoveriamo il diffusissimo epiteto “testa di rapa” che non è certo percepito come un complimento e non si dimentichi, poi, il modo di dire “cavare il sangue da una rapa”.
Luciano Luciani (Roma, 1947), docente di italiano e latino, ha insegnato nei licei di Capannori, Forte dei Marmi, Viareggio e Lucca. Giornalista pubblicista per oltre vent’anni ha collaborato con numerose testate locali e nazionali, di carta e online, attività che lo impegna anche attualmente. Con Edizioni ETS, nella collana Obliqui, ha pubblicato Le donzelline. Donne d’amore nell’Italia rinascimentale, 2014 e La cacca che ci salvò dalla fame. Strane storie e tipi strani, 2015.
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17 NOV 2024 · Edoardo Piazza
"I cattivi poeti"
Les Flaneurs Edizioni
www.lesflaneursedizioni.it
Katia è una bambina con spiccate doti di osservazione, che ama scrivere poesie (e vince premi). Crescendo trova il suo vero amore non nel ragazzo di cui si era infatuata, ma in sua sorella, Valentina, con cui condivide la passione per la politica e per le terroriste. Al liceo, Valentina entra nella colonna romana delle Nuove BR ed è costretta alla clandestinità. Katia la raggiunge nel casale in Maremma in cui si nasconde, e si ritrova in un blitz delle forze dell’ordine. Le amiche riescono a fuggire e decidono di formare una loro “banda artistica”: I cattivi poeti.
Fin dove saranno disposte a spingersi per difendere i loro sogni? Un romanzo irriverente, che si muove al confine tra utopia e ucronia, per inseguire le radici dell’idealismo militante.
Edoardo Piazza (Roma, 1986). Ha studiato Scienze Politiche e fondato un’associazione culturale. Ha pubblicato la raccolta poetica Container! (Ensemble Edizioni). Sempre con Ensemble ha partecipato all’antologia Congiunti e all’Agenda poetica 2022. Secondo classificato al Premio Zeno 2020 sezione poesia. Finalista Premio Leopoldo II di Lorena. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo Il Capodanno di Umberto Rose (Apollo Edizioni) e nel 2023 la silloge Il fosso, edita da Transeuropa. Si occupa di correzione bozze, ghostwriting e revisione testi. Organizza “raduni poetici” con letture collettive e dibattiti sulla poesia contemporanea.
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17 NOV 2024 · Laura Bonalumi
"Anna, la meno 40"
Ancora Libri
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Mi chiamo Anna, ho sedici anni e mezzo.
Sono un'adolescente matura, questo è quello chi si dice. Ma non so cosa sia l'adolescenza, non l'ho voluta e non l'ho vissuta. Nessuna primavera a stuzzicare i miei ormoni, piuttosto un letargo perenne.
Mi trovo in ospedale: io sono la meno 40, cioè peso meno di 40 chilogrammi.
Terzo piano, corridoio B: quello delle più toste.
Siamo il vuoto che cammina, per chi riesce a stare in piedi.
Difficile scrivere un lieto fine in quest'ala di ospedale. Difficile, come scoprire quanto vivere sia un dono meraviglioso.
Laura Bonalumi, dopo una lunga esperienza nel settore pubblicitario, ha scoperto la passione per la scrittura ed è diventata autrice di libri per ragazzi. Vive in provincia di Milano e viaggia molto per incontrare i suoi lettori.
Con ÀncoraWow ha pubblicato https://www.ancoralibri.it/scheda-libro/laura-bonalumi/destinazione-natale-9788851427634-9026.html (2023).
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