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Lezioni di Suono #2 - ABA Roma 2.3.2024

    Lezioni di suono 2# Solo SuonoSabato 2 marzo Dalle 10:00 alle 13:30 Aula Magna ‘’Lea Mattarella’’ Accademia di Belle Arti di Roma Via di Ripetta, 222 L’Accademia di Belle Arti...

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    Lezioni di suono 2#
    Solo SuonoSabato 2 marzo

    Dalle 10:00 alle 13:30
    Aula Magna ‘’Lea Mattarella’’
    Accademia di Belle Arti di Roma
    Via di Ripetta, 222

    L’Accademia di Belle Arti di Roma, in collaborazione con Zerynthia, organizza una giornata dedicata alla sound art. Questa edizione si focalizza in particolare sulla rielaborazione dei suoni e sulle possibilità creative sonore e musicali nell’ambito della ricerca artistica. Le opere dei quattro ospiti che interverranno arricchiranno l’archivio sonoro MPDS donato da parte di Zerynthia all’Accademia di Belle Arti di Roma.

    Gli artisti che interverranno:

    Invernomuto (Milano) presenta il progetto Black Med. Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza 1982) vivono e lavorano a Milano e sono autori di progetti di ricerca articolati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere fra loro interconnesse. Su una base teorica comune Invernomuto tende a ragionare in modo aperto e rizomatico, sviluppando differenti output che assumono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, nel contesto di una pratica definita dall’utilizzo tanto disperso quanto puntuale di media differenti. La realtà vi è osservata secondo principi e interessi documentaristici, ma per restituirne una rappresentazione immaginifica e quasi astratta, che apre a margini di riflessione e interrogazione critici. Sarà presente Simone Bertuzzi.

    Lucia Farinati (Londra) presenta il progetto Audio Arts (1973-2007): la registrazione della voce come pratica critica e sonora. La diffusione del registratore portatile verso la fine degli anni Sessanta ha permesso a molti artisti di sperimentare nuove modalità di produzione e distribuzione artistica incentrata sul linguaggio e sulla parola. Accanto alla proliferazione di libri d’artista, la diffusione di audio riviste a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ha dato vita a una rete di spazi alternativi alla stampa tradizionale e allo spazio espositivo della galleria e del museo. Audio Arts è stato uno degli esempi più eclatanti di questa innovazione. Farinati presenterà la sua metodologia di ricerca applicata allo studio di Audio Arts, frutto della sua stretta collaborazione con Furlong e l’archivio di Tate di Londra.

    Jonathan Frigeri (Ginevra) presenta il progetto Musica per la radio. È un artista radio, performer e produttore di musica elettronica o, in una definizione meno convenzionale, è un artista speleologo e ingegnere psichico che lavora tra arte e tecnologia. Cerca di utilizzare la tecnologia con un approccio lo-fi al fine di rivelare il pensiero critico attraverso un profumo poetico. I media vengono scorticati e messi in discussione nelle loro funzioni comunicative, sociali e filosofiche.
    Spinge i confini e i limiti di una realtà possibile al fine di vedere e sentire dietro le quinte e affrontare lo spazio intermedio, tra qui e là.
    È il direttore fondatore dell’Istituto di Ricerca su Radio e Magia (IIRRM), dedicato alla ricerca di soluzioni immaginarie alla frontiera tra tecnologia e magia. Dirige la residenza per la radio creativa chiamata Radio Picnic, focalizzata su formati radio sperimentali.

    Luca Venitucci (Roma) presenta il progetto azione/ascolto/organizzazione. Polistrumentista, improvvisatore e compositore è attivo negli ambiti delle musiche sperimentali e di ricerca da oltre trent’anni. Con il pianoforte, la fisarmonica e la voce ha sviluppato un approccio espressivo altamente originale, incentrato sull’intensità del momento performativo e su una ricerca sonora variegata che si avvale anche dell’uso di tecniche strumentali estese, dispositivi elettronici e fonti sonore non convenzionali. Esporrà il suo approccio alla composizione sonora e musicale istantanea, descrivendo sinteticamente alcuni elementi topici della propria pratica – improvvisazione estemporanea, ascolto radicale, uso di metodi procedurali – ed evidenziandone le connessioni e le similitudini con aspetti storici e recenti dei percorsi di ricerca di altre discipline artistiche. Alla presentazione verbale seguirà una performance strumentale con fisarmonica, voce e dispositivi elettro-acustici.
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