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Raccolta di conversazioni telefoniche con i cittadini della comunità di Altofest. Parola d'ordine di queste giornate che trascorriamo confinati in casa è distanza. Una parola decisamente opposta a prossimità che...
show moreParola d'ordine di queste giornate che trascorriamo confinati in casa è distanza.
Una parola decisamente opposta a prossimità che definisce uno dei principi alla base dell'esperienza di Altofest.
Distanza è una parola che appartiene alla categoria di spazio, proviamo a convertirla in attesa, che è una parola che appartiene alla categoria di tempo, perché nel nostro caso specifico, noi della comunità di Altofest, non siamo solo distanti fisicamente ma siamo tutti in attesa di incontrarci per celebrare insieme la decima edizione.
Per questo abbiamo pensato di attivare questo spazio di conversazione e riflessione, insieme ai donatori di spazio, ospiti residenti, cittadini appunto della città sospesa che dà casa alla comunità di Altofest dal 2011.
Ai microfoni Anna Gesualdi e Giovanni Trono, ideatori e curatori di Altofest.
concept, cura e conduzione Gesualdi | Trono
graphic concept: Luca Mercogliano / Manifatture Digitali
Per la sigla di apertura e chiusura si ringrazia il Collettivo Amigdala per la solidale concessione: frammento di registrazione ambientale di "Elementare", performance a cura del Collettivo Amigdala - registrato presso la Fondazione Pietà dei Turchini, Chiesa S. Caterina da Siena, in occasione di Altofest 2018.
//EN
Distance is the keyword of the pandemic days that we are spent confined at home; for those who have one. A word that is completely the opposite of proximity – a principle that is essential for the experience of Altofest.
Distance is a word that belongs to the category of space. We try to convert it to a waiting, which is a word that belongs to the category of time. In our specific case, the Altofest community is not only physically distant but we are all together waiting to meet and celebrate what should have been the tenth birthday of Altofest. For this reason, we activated this space for conversation and reflection, together with space donors, resident hosts, citizens of the Hovering City, that has been home to the Altofest community since 2011.
To the microphones Anna Gesualdi and Giovanni Trono, creators and directors of Altofest.
concept, editing and run by Gesualdi | Trono
graphic design Luca Mercogliano / Manifatture Digitali
For the opening and closing jingle, we would like to thank the Collettivo Amigdala: a fragment of environmental registration of “Elementary”, a performance by the Collettivo Amigdala, recorded at the Pietà de’ Turchini Foundation – Naples, Chiesa S. Caterina da Siena, on the occasion of Altofest 2018.
Raccolta di conversazioni telefoniche con i cittadini della comunità di Altofest. Parola d'ordine di queste giornate che trascorriamo confinati in casa è distanza. Una parola decisamente opposta a prossimità che...
show moreParola d'ordine di queste giornate che trascorriamo confinati in casa è distanza.
Una parola decisamente opposta a prossimità che definisce uno dei principi alla base dell'esperienza di Altofest.
Distanza è una parola che appartiene alla categoria di spazio, proviamo a convertirla in attesa, che è una parola che appartiene alla categoria di tempo, perché nel nostro caso specifico, noi della comunità di Altofest, non siamo solo distanti fisicamente ma siamo tutti in attesa di incontrarci per celebrare insieme la decima edizione.
Per questo abbiamo pensato di attivare questo spazio di conversazione e riflessione, insieme ai donatori di spazio, ospiti residenti, cittadini appunto della città sospesa che dà casa alla comunità di Altofest dal 2011.
Ai microfoni Anna Gesualdi e Giovanni Trono, ideatori e curatori di Altofest.
concept, cura e conduzione Gesualdi | Trono
graphic concept: Luca Mercogliano / Manifatture Digitali
Per la sigla di apertura e chiusura si ringrazia il Collettivo Amigdala per la solidale concessione: frammento di registrazione ambientale di "Elementare", performance a cura del Collettivo Amigdala - registrato presso la Fondazione Pietà dei Turchini, Chiesa S. Caterina da Siena, in occasione di Altofest 2018.
//EN
Distance is the keyword of the pandemic days that we are spent confined at home; for those who have one. A word that is completely the opposite of proximity – a principle that is essential for the experience of Altofest.
Distance is a word that belongs to the category of space. We try to convert it to a waiting, which is a word that belongs to the category of time. In our specific case, the Altofest community is not only physically distant but we are all together waiting to meet and celebrate what should have been the tenth birthday of Altofest. For this reason, we activated this space for conversation and reflection, together with space donors, resident hosts, citizens of the Hovering City, that has been home to the Altofest community since 2011.
To the microphones Anna Gesualdi and Giovanni Trono, creators and directors of Altofest.
concept, editing and run by Gesualdi | Trono
graphic design Luca Mercogliano / Manifatture Digitali
For the opening and closing jingle, we would like to thank the Collettivo Amigdala: a fragment of environmental registration of “Elementary”, a performance by the Collettivo Amigdala, recorded at the Pietà de’ Turchini Foundation – Naples, Chiesa S. Caterina da Siena, on the occasion of Altofest 2018.
Information
Author | Altofest |
Organization | Altofest |
Categories | Arts |
Website | altofest.net |
info@altofest.net |
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