4 - Invisibili tra i salici da «Morimondo» di Paolo Rumiz
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Description
Così partimmo, increduli di mollare gli ormeggi. Se anche nei viaggi di terra si dice "imbarcarsi in un'avventura", figurarsi in un viaggio d'acqua. Eravamo così trepidanti che bruciamo quattro false...
show moreSe anche nei viaggi di terra si dice "imbarcarsi in un'avventura", figurarsi in un viaggio d'acqua. Eravamo così trepidanti che bruciamo quattro false partenze in un quarto d'ora; lasciavamo sempre a terra qualcosa e per un attimo rimase a terra persino Alex che era sceso a celebrare il varo con la sua macchina delle immagini.
Non eravamo noi che entravamo in acqua, era l'acqua che entrava in noi e ci prendeva.
Io imparai in fretta che in un fiume non serve vogare troppo, basta correggere la rotta.
Un chilometro dopo l'altro, il colpo di pagaia si faceva meno muscolare; l'acqua andava solo accarezzata.
Ed era lì la cosa più bella: essere trasportati, ascoltare e guardare senza far nulla.
Diventare fiume.
Scendemmo invisibile tra pioppi e robinie, finché il fiume alpino incontrò i primi affluenti.
Pensai ai fiumi già visti e non trovai nulla di simile a quanto stavo vivendo.
Ne avevo visti di fiumi, ma nessuno somigliava a quel Dio monosillabico che cercava la sua strada in un cerchio perfettissimo di montagne.
Tra noi volavano brevi richiami, poi tornava al silenzio.
Non c'erano che quelle voci a echeggiare tra gli argini, e nessun contatto col mondo, acustica claustrofobica e il copione del viaggio ridotto a un dialogo a sei.
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Author | Giuseppe Cocco |
Organization | Giuseppe Cocco |
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