#4. Mostra d'Arte Degenerata: il paradosso di Hitler
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Adolf Hitler, prima di darsi alla politica, era un pittore. Misero e incompreso ma, comunque, un pittore. E vi dirò di più: proprio perché era stato un pittore, era ben...
show moreMisero e incompreso ma, comunque, un pittore.
E vi dirò di più: proprio perché era stato un pittore, era ben consapevole della potenzialità dell’arte come strumento di dominio delle coscienze e di propaganda politica.
Per lui vi erano due tipologie di arte possibili: l’arte tedesca, perfetta, pura ed eterna, e l’arte immorale (nonché l’arte moderna), figlia di una modernità sempre più “degenerata”.
Pertanto, nel 1937 vengono istituite due mostre: la Grande Rassegna di Arte Germanica, volta a sublimare l’arte tedesca, e la Mostra d’Arte Degenerata, creata al solo scopo di mettere in ridicolo le mostruosità dell’arte non tedesca.
Ma nulla andò secondo i suoi piani.
Hitler non aveva previsto due sentimenti profondamente caratteristici dell’animo umano: la curiosità e il senso del proibito. Questa Mostra d’Arte Degenerata, infatti, aveva riscosso tre volte il successo dell’altra, non solo in termini numerici (con tre milioni di visitatori in quattro mesi), ma anche per quanto a lungo se ne era discusso, tanto da prolungare la data conclusiva dell’esposizione.
Due anni prima, nel 1935, durante il Congresso della Cultura, Hitler dichiarò che << la Germania nazionalsocialista vuole […] un’arte eterna >> senza sapere, però, che sarebbe stato lui stesso… a sopprimerla per sempre.
- Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram @pelo.nell.uovo e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
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Author | Ginevra Rutherford |
Organization | Pelo nell'uovo |
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