Alessandro De Bei "Conversazione con gli spettri"
Apr 17, 2021 ·
25m 52s
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Description
Alessandro De Bei "Conversazione con gli spettri" La poetica di Alberto Savinio Apogeo Editore https://www.apogeoeditore.it/ Dobbiamo all’acume critico di Leonardo Sciascia la feconda riscoperta dell’opera letteraria di quel gigante del...
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Alessandro De Bei
"Conversazione con gli spettri"
La poetica di Alberto Savinio
Apogeo Editore
https://www.apogeoeditore.it/
Dobbiamo all’acume critico di Leonardo Sciascia la feconda riscoperta dell’opera letteraria di quel gigante del Novecento che è stato Alberto Savinio. È nell’elogio dell’arte della conversazione, in particolare, che Sciascia vede tralucere in filigrana la tessitura di un divagare delle “mete minime e inapparenti” che fornisce una delle cifre più significative di Savinio. Una vita, la sua, dedicata alla scienza metafisica, che rivela, dietro un ostentato polimorfico dilettantismo, una mente proteiforme, in grado di attraversare le arti, dalla musica (esordisce come pianista e compositore, un vero enfant prodige), alla pittura, alla letteratura, al teatro. Un progressivo spodestare l’uomo dalla gravità malinconica degli accademici, dei “poeti laureati”, per portarlo, superando via via il tragico, su un piano lirico, ovvero verso il superamento di un pensiero strumentale. Tutto ciò coi mezzi suadenti e magnifici di una prosa letteraria in cui trionfa il conversare ameno dietro arcaici miti e antiche, ancestrali, memorie, inglobati in una colossale autobiografia. Miti rivissuti come quelli di Ulisse, di Amore e Psiche e soprattutto di quel dio Hermes-Mercurio, messaggero alato, portatore-traghettatore di anime, una sorta di santo protettore di Savinio, sua proiezione e suo alter ego. La personalità dell’autore si finge e si figura nella sua creatura letteraria, la sua autobiografia ingloba personaggi illustri, antichi pensatori che si congiungono, con prodigiosi innesti, alle memorie familiari.
Alessandro De Bei
E' nato a Treviso nel 1971. Dopo il diploma presso il liceo artistico della sua città, si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1995. L’anno successivo si è specializzato in tecniche dell’incisione con una borsa di studio alla Scuola internazionale di Grafica d’Arte “Il Bisonte” di Firenze. Nel 1998 ha vinto il Premio “Tiepolo” alla Prima Biennale dell’incisione italiana di Mirano. Nel 2003 ha esposto le sue opere calcografiche alla Galleria degli Uffizi di Firenze, in occasione della mostra celebrativa dei vent’anni della Scuola de “Il Bisonte”, della quale è ritenuto uno degli incisori più rappresentativi. Collabora con la Stamperia d’Arte Busato di Vicenza. Dal 2013 è socio dell’Associazione Incisori Contemporanei ed ha partecipato a Biennali e Triennali di Incisione e ad esposizioni nazionali e internazionali. Come critico letterario ha curato la postfazione della raccolta "Sottocosta" del poeta Francesco Crosato. Suoi racconti di narrativa sono presenti in varie antologie. Nel 2017, al festival CartaCarbone di Treviso, è stato rappresentato il suo poema teatrale "Per una Musa ritrovata", dedicato ad Arturo Martini e a Giovanni Comisso. Nello stesso anno è stato ospite al Premio “G. Maestri” al Museo d’Arte della città di Ravenna. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. È docente di tecniche pittoriche nella città di Treviso.
Ester Coen
“Savinio. Incanto e mito”
Museo Nazionale Romano
Palazzo Altemps
Mostra aperta fino al 13 giugno 2021
https://museonazionaleromano.beniculturali.it/palazzo-altemps/
La mostra “Savinio. Incanto e mito” al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps crea corti circuiti sorprendenti con le magnifiche opere della collezione di sculture di Palazzo Altemps, suggerendo nuove affinità in un gioco di corrispondenze e accordi liberi e originali.
Qui il link per ascoltare la conversazione con la curatrice della mostra, Ester Coen
https://ilpostodelleparole.it/libri/ester-coen-savinio-incanto-e-mito/
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
https://ilpostodelleparole.it/
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Dobbiamo all’acume critico di Leonardo Sciascia la feconda riscoperta dell’opera letteraria di quel gigante del Novecento che è stato Alberto Savinio. È nell’elogio dell’arte della conversazione, in particolare, che Sciascia vede tralucere in filigrana la tessitura di un divagare delle “mete minime e inapparenti” che fornisce una delle cifre più significative di Savinio. Una vita, la sua, dedicata alla scienza metafisica, che rivela, dietro un ostentato polimorfico dilettantismo, una mente proteiforme, in grado di attraversare le arti, dalla musica (esordisce come pianista e compositore, un vero enfant prodige), alla pittura, alla letteratura, al teatro. Un progressivo spodestare l’uomo dalla gravità malinconica degli accademici, dei “poeti laureati”, per portarlo, superando via via il tragico, su un piano lirico, ovvero verso il superamento di un pensiero strumentale. Tutto ciò coi mezzi suadenti e magnifici di una prosa letteraria in cui trionfa il conversare ameno dietro arcaici miti e antiche, ancestrali, memorie, inglobati in una colossale autobiografia. Miti rivissuti come quelli di Ulisse, di Amore e Psiche e soprattutto di quel dio Hermes-Mercurio, messaggero alato, portatore-traghettatore di anime, una sorta di santo protettore di Savinio, sua proiezione e suo alter ego. La personalità dell’autore si finge e si figura nella sua creatura letteraria, la sua autobiografia ingloba personaggi illustri, antichi pensatori che si congiungono, con prodigiosi innesti, alle memorie familiari.
Alessandro De Bei
E' nato a Treviso nel 1971. Dopo il diploma presso il liceo artistico della sua città, si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1995. L’anno successivo si è specializzato in tecniche dell’incisione con una borsa di studio alla Scuola internazionale di Grafica d’Arte “Il Bisonte” di Firenze. Nel 1998 ha vinto il Premio “Tiepolo” alla Prima Biennale dell’incisione italiana di Mirano. Nel 2003 ha esposto le sue opere calcografiche alla Galleria degli Uffizi di Firenze, in occasione della mostra celebrativa dei vent’anni della Scuola de “Il Bisonte”, della quale è ritenuto uno degli incisori più rappresentativi. Collabora con la Stamperia d’Arte Busato di Vicenza. Dal 2013 è socio dell’Associazione Incisori Contemporanei ed ha partecipato a Biennali e Triennali di Incisione e ad esposizioni nazionali e internazionali. Come critico letterario ha curato la postfazione della raccolta "Sottocosta" del poeta Francesco Crosato. Suoi racconti di narrativa sono presenti in varie antologie. Nel 2017, al festival CartaCarbone di Treviso, è stato rappresentato il suo poema teatrale "Per una Musa ritrovata", dedicato ad Arturo Martini e a Giovanni Comisso. Nello stesso anno è stato ospite al Premio “G. Maestri” al Museo d’Arte della città di Ravenna. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. È docente di tecniche pittoriche nella città di Treviso.
Ester Coen
“Savinio. Incanto e mito”
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Palazzo Altemps
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La mostra “Savinio. Incanto e mito” al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps crea corti circuiti sorprendenti con le magnifiche opere della collezione di sculture di Palazzo Altemps, suggerendo nuove affinità in un gioco di corrispondenze e accordi liberi e originali.
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