Anna Marchitelli "Tredici canti (12+1)"
Jun 7, 2018 ·
16m 49s
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Description
Anna Marchitelli "Tredici Canti" (12 + 1) Neri Pozza Editore www.neripozza.it «Ho preso un impegno con le donne e gli uomini reclusi in questo luogo: prestare loro la mia voce...
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Anna Marchitelli
"Tredici Canti"
(12 + 1)
Neri Pozza Editore
www.neripozza.it
«Ho preso un impegno con le donne e gli uomini reclusi in questo luogo: prestare loro la mia voce per sottrarli all’invisibilità in cui, ancor prima di morire, erano stati relegati».
Anna Marchitelli
Nel 1793, a Bicêtre, nei sobborghi di Parigi, Philippe Pinel libera i malati di mente dalle catene e dà vita al «manicomio moderno». Un’istituzione che in Italia sopravvivrà fino al 1978, anno in cui morirà con la legge Basaglia n. 180. Uno dei monumenti italiani di questa istituzione è stato certamente l’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli. Edificio simile a una fortezza che sin dal 1897 si erge in Calata Capodichino, l’ospedale serba al suo interno un archivio di ben sessantamila cartelle cliniche di pazienti rinchiusi tra le sue mura e tra quelle del precedente manicomio provinciale creato nel 1874 nel complesso di San Francesco di Sales.
Anna Marchitelli è andata a rovistare in quell’archivio e da quel prezioso scrigno della memoria ha tratto tredici cartelle di folli che ha riscritto intrecciando storia e creazione. Tredici casi di pazienti celebri, come il matematico Renato Caccioppoli, il primo pentito di camorra Gennaro Abbatemaggio, l’anarchica Clotilde Peani e il giovane ribelle Emilio Caporali, e meno celebri, come l’avvocato Virginio Mogliazza morto con i suoi 33 anni cristici dopo aver bevuto vino. Tredici canti in cui la follia, con le sue misteriose e divine manifestazioni, illumina il lato oscuro di un secolo.
Anna Marchitelli (1982) è nata, vive e lavora a Napoli. Si è laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Collabora con le pagine della cultura e dello spettacolo per il Corriere del Mezzogiorno. Dal 2010 al 2016 ha collaborato, nelle stesse pagine, con la Repubblica (edizione di Napoli). Nell’ottobre del 2017 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Certe stanze per Manni Editori.
IL POSTO DELLE PAROLE
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«Ho preso un impegno con le donne e gli uomini reclusi in questo luogo: prestare loro la mia voce per sottrarli all’invisibilità in cui, ancor prima di morire, erano stati relegati».
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Nel 1793, a Bicêtre, nei sobborghi di Parigi, Philippe Pinel libera i malati di mente dalle catene e dà vita al «manicomio moderno». Un’istituzione che in Italia sopravvivrà fino al 1978, anno in cui morirà con la legge Basaglia n. 180. Uno dei monumenti italiani di questa istituzione è stato certamente l’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli. Edificio simile a una fortezza che sin dal 1897 si erge in Calata Capodichino, l’ospedale serba al suo interno un archivio di ben sessantamila cartelle cliniche di pazienti rinchiusi tra le sue mura e tra quelle del precedente manicomio provinciale creato nel 1874 nel complesso di San Francesco di Sales.
Anna Marchitelli è andata a rovistare in quell’archivio e da quel prezioso scrigno della memoria ha tratto tredici cartelle di folli che ha riscritto intrecciando storia e creazione. Tredici casi di pazienti celebri, come il matematico Renato Caccioppoli, il primo pentito di camorra Gennaro Abbatemaggio, l’anarchica Clotilde Peani e il giovane ribelle Emilio Caporali, e meno celebri, come l’avvocato Virginio Mogliazza morto con i suoi 33 anni cristici dopo aver bevuto vino. Tredici canti in cui la follia, con le sue misteriose e divine manifestazioni, illumina il lato oscuro di un secolo.
Anna Marchitelli (1982) è nata, vive e lavora a Napoli. Si è laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Collabora con le pagine della cultura e dello spettacolo per il Corriere del Mezzogiorno. Dal 2010 al 2016 ha collaborato, nelle stesse pagine, con la Repubblica (edizione di Napoli). Nell’ottobre del 2017 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Certe stanze per Manni Editori.
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