Fabio Donalisio "Ambienti Saturi"
Dec 23, 2017 ·
20m 50s
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Description
Fabio Donalisio "Ambienti Saturi" Amos Edizioni www.amosedizioni.it Venerdì 29 Novembre 2017, ore 17.30 Savigliano Ex chiesa S. Agostino, piazza Arimondi Presentazione della raccolta di poesia AMBIENTI SATURI di Fabio Donalisio...
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Fabio Donalisio
"Ambienti Saturi"
Amos Edizioni
www.amosedizioni.it
Venerdì 29 Novembre 2017, ore 17.30
Savigliano
Ex chiesa S. Agostino, piazza Arimondi
Presentazione della raccolta di poesia AMBIENTI SATURI di Fabio Donalisio (Amos edizioni), a cura di Nicola Pretti.
Informazioni: Biblioteca Civica tel. 0172/22727
"Ambienti saturi" parla dell'arretramento dell'io, mostrato nel suo ritirarsi negli spazi più angusti di casa: vestibolo, cucinino, ripostiglio. In un contesto in cui ogni gesto e ogni pensiero non fanno che rifrangersi velleitariamente sui muri avvelenando la parola, ridurre al minimo il campo d'azione diventa vitale. Più che un dolore, quello che Donalisio mette in scena, attraverso strofe acide e versi frammentati, è un allucinato fastidio per l'inesorabile emorragia di senso. E, di fatto, la sfida non è trovare un ordine e un significato alle cose, ma cercare riparo, qui dove tutto rifiuta un ordine e un significato.
(Da Cucinino)
in eco
guerra è la parola, l’unica e sola
(una volta rimava – fatale – con
terra ma terra è una cosa dei tempi
remoti, dove il bilancio dei pieni
e dei vuoti viveva – voleva – i pregi
violenti del (sostanziale) pareggio
ora, è soltanto peggio
*
dare fuoco al verbo preservare
incanaglirsi, disimparare: solo così
si dà – a tratti, in pulviscolo, nei denti
dei matti – la tua feroce, sparita
libertà
*
dire le cose non è raccontarle e
spiegarle men che meno; è accettare
che esista il binario e pure il treno
e l’unico senso è che noi
non ci saremo
(Da Zona notte)
ci sono tante cose
e poi le porte, chiuse, ovunque;
fai a meno di chiederti cosa celano
cosa c’è dietro (ti raccomando
o forse prego): sarà comunque
meno, il segno; vivi sommesso
ma fiero attorno al sogno – lui
ti definisce, non dice come
la parola – valica (si sale)
il passo della vita che cavalca
sola; toccala, per quel che vale
e, davvero, cerca di non farle
male.
Fabio Donalisio è nato in provincia di Cuneo, vive a Roma. Cura le pagine dei libri di Blowup e insegna a scuola. Ha pubblicato miti logiche (2007), la pratica del ritorno (2012, in Poesia contemporanea. XI quaderno ita- liano) e nulla più e nulla meno (2013, con i disegni di Marco Corona). È tra i fondatori del progetto editoriale Nervi. Cammina.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
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"Ambienti Saturi"
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Informazioni: Biblioteca Civica tel. 0172/22727
"Ambienti saturi" parla dell'arretramento dell'io, mostrato nel suo ritirarsi negli spazi più angusti di casa: vestibolo, cucinino, ripostiglio. In un contesto in cui ogni gesto e ogni pensiero non fanno che rifrangersi velleitariamente sui muri avvelenando la parola, ridurre al minimo il campo d'azione diventa vitale. Più che un dolore, quello che Donalisio mette in scena, attraverso strofe acide e versi frammentati, è un allucinato fastidio per l'inesorabile emorragia di senso. E, di fatto, la sfida non è trovare un ordine e un significato alle cose, ma cercare riparo, qui dove tutto rifiuta un ordine e un significato.
(Da Cucinino)
in eco
guerra è la parola, l’unica e sola
(una volta rimava – fatale – con
terra ma terra è una cosa dei tempi
remoti, dove il bilancio dei pieni
e dei vuoti viveva – voleva – i pregi
violenti del (sostanziale) pareggio
ora, è soltanto peggio
*
dare fuoco al verbo preservare
incanaglirsi, disimparare: solo così
si dà – a tratti, in pulviscolo, nei denti
dei matti – la tua feroce, sparita
libertà
*
dire le cose non è raccontarle e
spiegarle men che meno; è accettare
che esista il binario e pure il treno
e l’unico senso è che noi
non ci saremo
(Da Zona notte)
ci sono tante cose
e poi le porte, chiuse, ovunque;
fai a meno di chiederti cosa celano
cosa c’è dietro (ti raccomando
o forse prego): sarà comunque
meno, il segno; vivi sommesso
ma fiero attorno al sogno – lui
ti definisce, non dice come
la parola – valica (si sale)
il passo della vita che cavalca
sola; toccala, per quel che vale
e, davvero, cerca di non farle
male.
Fabio Donalisio è nato in provincia di Cuneo, vive a Roma. Cura le pagine dei libri di Blowup e insegna a scuola. Ha pubblicato miti logiche (2007), la pratica del ritorno (2012, in Poesia contemporanea. XI quaderno ita- liano) e nulla più e nulla meno (2013, con i disegni di Marco Corona). È tra i fondatori del progetto editoriale Nervi. Cammina.
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