Imparare a giocare di ruolo prima che a camminare? Si può. Affamati di storie, di avventure, di emozioni, i nostri pargoli sono tutti, senza esclusione alcuna, giocatori in erba. Ogni volta che, dopo aver ascoltato una favola che avrete letto o narrato loro, magari condendola con il vostro tocco home brew, si addormenteranno sognando di essere nei panni di uno dei protagonisti, staranno già giocando. Non vi resta, quindi, che darvi un po’ da fare per alimentare il loro desiderio di impersonare qualcun altro nella fantasia, per vivere storie mirabolanti. Si comincia così, lontani, almeno all’inizio, da dadi, carta e matita, magari partendo semplicemente da una fiaba condivisa nella quale il nostro cucciolo è chiamato a interagire. Sei tu il prode cavaliere, il pirata burlone, la coraggiosa amazzone o la saggia regina, stavolta! Cosa faresti se all’improvviso…? Che il gioco di ruolo, sdoganato da decenni dall’etichetta isterica di passatempo nerd di nicchia, sia ormai considerato in modo positivo da educatori, formatori e terapeuti per il suo potenziale nello sviluppo delle capacità relazionali e organizzative è ormai assodato. I primi educatori, però, siete voi, papà e mamma! Questa puntata è dedicata principalmente ai giocatori appassionati, che sognano di condividere la loro passione più bella con la loro progenie. Penso di dedicarne un’altra in modo più specifico, più in là, a quelli che invece non hanno mai giocato, o quasi, e sono alla ricerca di un modo per passare del tempo di qualità con i loro figli. Intanto, beccatevi questa che male non fa!
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