Gloria Origgi "Bergamo Scienza"
Sep 30, 2022 ·
11m 34s
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Gloria Origgi "Bergamo Scienza" https://www.bergamoscienza.it/it I fatti e l'incertezza: il problema della fiducia nella scienza con Gloria Origgi Domenica 2 Ottobre Bergamo Scienza Gli scienziati, non meno dei politici, hanno...
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Gloria Origgi
"Bergamo Scienza"
https://www.bergamoscienza.it/it
I fatti e l'incertezza: il problema della fiducia nella scienza
con Gloria Origgi
Domenica 2 Ottobre
Bergamo Scienza
Gli scienziati, non meno dei politici, hanno bisogno di saper comunicare efficacemente i propri risultati e di essere persuasivi. Lo hanno dimostrato in modo particolarmente evidente la pandemia Covid-19 e l’impatto che gli scienziati hanno avuto sul successo della campagna vaccinale: i dati di un recente studio ci dicono infatti che è proprio negli esperti che i cittadini europei – e gli Italiani in primis – hanno riposto fiducia e attenzione, molto più che nei politici, nei giornalisti o nelle persone a loro vicine come amici o familiari. Ma come mediare tra il bisogno di certezza della cittadinanza e l’incertezza che caratterizza la scienza e le sue conclusioni? E come farlo in situazioni di emergenza, dove il margine per l’errore e il tempo a disposizione sono minimi?
Gloria Origgi
"Caccia alla verità"
Persuasione e propaganda ai tempi del virus e della guerra
Egea Editore
https://www.egeaeditore.it/ita/
Siamo in guerra. In guerra contro la verità, in guerra per la verità, in una guerra che sembra aver sconvolto quel poco che resta delle nostre intuizioni su ciò che è vero e ciò che è falso, in una cacofonia di voci che dicono tutto e il contrario di tutto. Non è una guerra nuova. È una guerra cominciata con la filosofia occidentale, la stessa guerra che Platone combatteva contro i sofisti della città, i venditori di incertezza che sovvertivano le coscienze dei cittadini impedendo loro di contemplare l'accordo armonico tra mente e fatti. Oggi la filosofia è ben più scettica sull'esistenza della verità come qualcosa al di fuori di noi, che la mente può riuscire a contemplare con l'esercizio virtuoso delle sue facoltà. Eppure la verità non è scomparsa dai nostri discorsi e dalle nostre preoccupazioni: è alla base delle nostre posizioni politiche, delle nostre decisioni di agire, del nostro senso morale. Ma che cos'è oggi la verità? È una nozione indipendente dalla politica o ne è parte integrante? La questione investe la scienza, che non è più indipendente e neutra rispetto agli interessi e ai valori della società, così come la politica e il concetto di democrazia e di tecnocrazia. Da dove viene l'autorità degli esperti? Ha ancora senso ascoltarli? Che differenza c'è tra persuasione politica legittima e propaganda illegittima? Mai come nell'era della post-verità, la nozione di verità, così vaga, misteriosa, quasi metafisica, è centrale per capire come agire, che cosa credere e a chi credere.
Gloria Origgi vive e lavora a Parigi. Direttore di ricerca ?al CNRS, Institut Jean Nicod dell’Ecole Normale Supérieure e docente? all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, le sue ricerche si concentrano sull’epistemologia sociale, la filosofia delle scienze sociali e le scienze cognitive applicate alle nuove tecnologie. Collabora con vari quotidiani e riviste italiani e stranieri.
IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare
https://ilpostodelleparole.it/
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Gli scienziati, non meno dei politici, hanno bisogno di saper comunicare efficacemente i propri risultati e di essere persuasivi. Lo hanno dimostrato in modo particolarmente evidente la pandemia Covid-19 e l’impatto che gli scienziati hanno avuto sul successo della campagna vaccinale: i dati di un recente studio ci dicono infatti che è proprio negli esperti che i cittadini europei – e gli Italiani in primis – hanno riposto fiducia e attenzione, molto più che nei politici, nei giornalisti o nelle persone a loro vicine come amici o familiari. Ma come mediare tra il bisogno di certezza della cittadinanza e l’incertezza che caratterizza la scienza e le sue conclusioni? E come farlo in situazioni di emergenza, dove il margine per l’errore e il tempo a disposizione sono minimi?
Gloria Origgi
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Persuasione e propaganda ai tempi del virus e della guerra
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Siamo in guerra. In guerra contro la verità, in guerra per la verità, in una guerra che sembra aver sconvolto quel poco che resta delle nostre intuizioni su ciò che è vero e ciò che è falso, in una cacofonia di voci che dicono tutto e il contrario di tutto. Non è una guerra nuova. È una guerra cominciata con la filosofia occidentale, la stessa guerra che Platone combatteva contro i sofisti della città, i venditori di incertezza che sovvertivano le coscienze dei cittadini impedendo loro di contemplare l'accordo armonico tra mente e fatti. Oggi la filosofia è ben più scettica sull'esistenza della verità come qualcosa al di fuori di noi, che la mente può riuscire a contemplare con l'esercizio virtuoso delle sue facoltà. Eppure la verità non è scomparsa dai nostri discorsi e dalle nostre preoccupazioni: è alla base delle nostre posizioni politiche, delle nostre decisioni di agire, del nostro senso morale. Ma che cos'è oggi la verità? È una nozione indipendente dalla politica o ne è parte integrante? La questione investe la scienza, che non è più indipendente e neutra rispetto agli interessi e ai valori della società, così come la politica e il concetto di democrazia e di tecnocrazia. Da dove viene l'autorità degli esperti? Ha ancora senso ascoltarli? Che differenza c'è tra persuasione politica legittima e propaganda illegittima? Mai come nell'era della post-verità, la nozione di verità, così vaga, misteriosa, quasi metafisica, è centrale per capire come agire, che cosa credere e a chi credere.
Gloria Origgi vive e lavora a Parigi. Direttore di ricerca ?al CNRS, Institut Jean Nicod dell’Ecole Normale Supérieure e docente? all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, le sue ricerche si concentrano sull’epistemologia sociale, la filosofia delle scienze sociali e le scienze cognitive applicate alle nuove tecnologie. Collabora con vari quotidiani e riviste italiani e stranieri.
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