"La Favola mia", Giorgio Panariello: «Ogni periodo della mia vita ha un personaggio»
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Giorgio Panariello torna a teatro con lo spettacolo La Favola mia dove racconterà la sua vita e tutti i suoi personaggi Ai microfoni di Radio Number One con Giangiacomo Secchi...
show moreAi microfoni di Radio Number One con Giangiacomo Secchi e Andrea Ferrari è stato ospitato Giorgio Panariello per parlare del suo spettacolo teatrale La Favola mia. La prima data a teatro sarà il 26 ottobre a Firenze e poi girerà tutta Italia da Nord a Sud per 13 date totali.
LO SPETTACOLO - Dopo le date estive in piazza Panariello torna a teatro: «La televisione la fai per farti conoscere dal grande pubblico, il teatro però è proprio casa mia. In teatro sono Giorgio che fa lo spettacolo, in televisione faccio Panariello». Nello spettacolo La Favola mia racconta la sua vita come se fosse in un salotto di casa davanti a degli amici che gli fanno le domande e questa è una cosa che si può fare solo in teatro con le persone davanti, senza il filtro della televisione.
I PERSONAGGI - Parlando dello spettacolo che porterà a teatro Panariello racconta: «Ogni periodo della mia vita corrisponde a un personaggio che interpreto. Quando facevo il chierichetto ad esempio imitavo il campanaro del paese che poi è diventato il personaggio Merigo, al mare con gli zii c'era questo bagnino che poi è diventato Mario il bagnino oppure quando da più grande incontrai un PR in discoteca l'ho poi trasformato nel Pierre del Chiticaca di Orbetello».
LA MUSICA - Panariello raccontando la sua vita parlerà anche della musica degli anni '70 e '80: «Racconto alla mia maniera, ad esempio, come è nata la canzone Ti Amo di Umberto Tozzi. Il presupposto sarà far cantare il pubblico, ci sono infatti ancora canzoni che basta intonarle per farle cantare a tutti. Al giorno d'oggi i cantanti hanno un ricambio molto più veloce, chi ora ha successo non sai per per quanto lo manterrà».
IL CINEMA E I COLLEGHI- Secondo Panariello il problema legato al cinema è che: «Subisce troppo dalle serie TV e ormai eviti di andare al cinema perché quel film che ti interessa tanto arriva in poco tempo anche sulle piattaforme streaming. Il teatro invece non arriva a casa, ci devi andare». Parlando del rapporto con Pieraccioni racconta: «Fuori dal palcoscenico siamo uguali, semplicemente nella vita vera non seguiamo un copione. Addirittura Leonardo mi fa più ridere quando ci vediamo in giro che quando è sul palco, Carlo Conti invece è nel mezzo e prende gli schiaffi a destra e manca».
Per saperne di più, riascolta l'intervista!
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